VANGELO (Lc 8,19-21)

Martedì 22 settembre 2015
XXV settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELO (Lc 8,19-21)
Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, andarono da Gesù la Madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua Madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la Parola di Dio e la mettono in pratica». Parola del Signore
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Gesù dà la priorità alla sua Parola piuttosto che alla parentela, ma la sua risposta includeva una verità che i discepoli conoscevano: l’unica vera credente che metteva in pratica la Parola del Figlio Divino era la Madre di Dio.
Senza esitazioni Gesù pronuncia la frase che oggi molti non riescono a capire per la lontananza dallo Spirito di Dio o per l’assenza di vera devozione alla Madonna. Eppure è semplice collegare la frase con la presenza di Maria Vergine e ci chiediamo: poteva Gesù screditare la Madre? L’Immacolata che Lo ha concepito senza peccato originale?
Vediamo invece se la Parola di Dio è presente nella famiglia di oggi. Abbiamo visto nei giorni scorsi che in famiglia si parla di tutto tranne che di Gesù e del Vangelo, mentre in poche famiglie si recita il Santo Rosario tutti insieme, la maggior parte rimane in una situazione spirituale scadente.
Non sarà mai possibile praticare le virtù che richiedono violenza interiore e non si riuscirà mai a compiere qualche atto eroico.
Le giornate trascorrono tra preoccupazioni umane, lavoro per chi lo conserva ancora, impegni familiari, passatempi e altre distrazioni.
Quando ci si ricorda di Gesù e della Madonna e si rimane dinanzi una statua o un’immagine e si apre il cuore, parlando di tutto?
Tranne quei credenti autentici che hanno scoperto il vero tesoro, Gesù, tutti gli altri si accontentano di poco, o meglio si convincono di avere fatto moltissimo con il minimo… Questo succede anche ai Sacerdoti, a quanti ricoprono cariche di responsabilità e se la Grazia di Dio non riesce a irrompere nei loro cuori, continueranno a pregare poco pur impegnandosi molto nelle attività .
Le opere buone sono molto importanti per vivere la propria Fede, ma queste opere si possono compiere anche per compiacimento personale.
È la preghiera prolungata e contemplativa a trasformare il credente e a permettergli di assimilare gli stessi sentimenti di Gesù.
I Sacramenti sono molto importanti perché donano la Grazia, ma la Grazia come potrà sostenerla il credente che non prega molto e non medita sulle Verità del Vangelo? Come potrà ricevere le Grazie che richiede se non prega molto e bene?
La Maestra di preghiera è la Madonna e chi si mette alla sua scuola cambia vita, la sua mentalità viene trasformata. Verso quelle cose che considerava indispensabili e non lo erano in realtà , prova un distacco sereno e convinto. Così avviene verso i vizi e tutti i peccati mortali. Si potrà ancora peccare ma per debolezza e non per l’amorosa ricerca del peccato.
Dobbiamo recitare ogni giorno più Corone del Santo Rosario e offrirle alla Madonna, poi Ella provvederà a donarci quanto occorre a noi e ai nostri familiari. Sarà sempre pronta a proteggerci e a illuminarci verso le migliori scelte, e per renderla contenta dobbiamo consacrarci al suo Cuore Immacolato.