VANGELO (Mc 10,32-45)
Mercoledì 27 maggio 2015
VIII settimana del Tempo Ordinario
+ VANGELO (Mc 10,32-45)
Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’Uomo sarà consegnato.
Â
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre erano sulla strada per salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti ai discepoli ed essi erano sgomenti; coloro che Lo seguivano erano impauriti. Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire loro quello che stava per accadergli: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’Uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; Lo condanneranno a morte e Lo consegneranno ai pagani, Lo derideranno, gli sputeranno addosso, Lo flagelleranno e Lo uccideranno, e dopo tre giorni risorgerà ». Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che Tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che Io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che Io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui Io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che Io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’Uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». Parola del Signore
Â
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Da lunedì stiamo meditando il capitolo 10 di San Marco, sono stati tralasciati un po’ di versetti per concentrare il discorso sulla vocazione dei primi discepoli, l’importanza del distacco dalla mentalità del mondo, il rifiuto delle ricchezze, la ricompensa moltiplicata cento volte tanto a quanti abbandonano le cose terrene per dedicarsi pienamente alla causa del Vangelo.
Gesù cerca moltissimi nuovi Consacrati per la scarsità di vocazioni nei conventi, cerca vocazioni pronte a vivere la rinuncia ai piaceri mondani, pronte a non correre più dietro alle favole del mondo e a donarsi senza condizioni al Vangelo.
È una rinuncia dura e non si attua senza la Grazia di Dio, ci sono persone che fanno questa scelta di amore proprio perché toccate dalla Grazia e consapevoli che il loro sacrificio penitenziale e il martirio spirituale salverà incalcolabili anime. Diventano mediatori tra Gesù e l’umanità , ma prima devono davvero spogliarsi di tutto.
È un percorso eroico che richiede l’annullamento della propria volontà per lasciare operare la santa volontà di Gesù, qualunque essa sia. È un abbandono totale che devono compiere i Religiosi soprattutto, e i laici se scelgono di mettere Gesù al centro della loro vita. Il Signore ha detto che dona cento volte tanto quanto lasciamo!
Con la profonda crisi che sta vivendo la Chiesa, con la mentalità protestante presente anche in modo strisciante, è indispensabile lanciare un esercito mariano guidato dall’Immacolata e formato da Frati e Suore di tutto il mondo che già vivono nella vera penitenza e nel rinnegamento quotidiano di tutto ciò che è avverso al Vangelo.
Dietro ad essi ci sono milioni di cattolici mariani fervorosi e consapevoli che per il trionfo del Cuore Immacolato di Maria dobbiamo offrire a Lei molte Corone del Santo Rosario. È questa preghiera che distrugge le opere dei diavoli, annienta i piani criminosi dei maliziosi, libera i posseduti e guarisce gli ammalati.
Noi appartenenti a questa Parrocchia virtuale vogliamo aiutare la Madonna e vogliamo anche lasciarci formare dal suo Spirito.
Ritornando al capitolo 10, fino al versetto 31 tratta della questione sul divorzio, l’insegnamento di Gesù sui bambini, la richiesta dell’uomo ricco di entrare nella vita eterna ma senza staccarsi dai suoi beni materiali, quindi sul pericolo delle ricchezze utilizzate malamente e la ricompensa con la promessa della rinuncia.
Il Vangelo di oggi ci invita a riflettere sul terzo annuncio di Gesù sulla sua Passione e Morte; la richiesta un po’ avventata ma piena di amore di Giacomo e Giovanni a Gesù, i quali  chiedono di sedere alla destra e alla sinistra del Signore nel suo Regno; la precisazione che i capi devono servire.
Gesù e gli Apostoli si avviano verso Gerusalemme, “ed essi erano sgomentiâ€, questa la precisazione che fa San Marco. Sgomenti possiamo tradurlo con terrorizzati, impressionati, scombussolati. Questo lo stato d’animo dei discepoli, non certo dei migliori e non aiuta il piano di Gesù, ma proprio perché Dio non si lascia influenzare dal loro timore, cammina avanti.
Gesù è avanti e i discepoli a testa china sono dietro. “Coloro che Lo seguivano erano impauritiâ€. Un altro passaggio del Vangelo manifesta la confusione dei discepoli ma essi non abbandonano Gesù, questo è un dato molto importante. Sono terrorizzati, tremano al solo pensare alle sue profezie, che Lui, Figlio di Dio, operatore di grandi miracoli dovrà patire pene inenarrabili.