VANGELO (Mt 11,25-30)

Venerdì 27 giugno 2014

12ª Settimana Tempo Ordinario
 
SACRATISSIMO CUORE DI GESÙ
 
+ Gesù che parla alla genteIo sono mite e umile di Cuore
 
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del Cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e Io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di Cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». Parola del Signore
 
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Voglio inizialmente ricordare il tifoso napoletano morto l’altro ieri dopo due mesi di lotta tra la vita e la morte. Lo ricordo perché non era un teppista, sicuramente un tifoso idolatrico che viveva anche lui per la sua squadra del cuore. È sempre il cuore ad adorare i calciatori come divinità, fino a identificarsi in loro e a ripetere ogni loro stupidità.
In Italia si parla di nuove leggi negli stadi da decenni e non si è fatto nulla se non la condanna ai teppisti dopo però che hanno commesso reati. Non c’è la prevenzione, il deterrente, non ci sono leggi severe per i fanatici. La colpa è di tutta la classe politica, sono responsabili i politici che non vogliono perdere il loro elettorato composto prevalentemente da ultras, centri sociali e altri gruppi parassiti.
In Europa è scomparso il tifo violento e l’Italia rimane come al solito ultima in fatto di legalità e rispetto delle leggi.
La responsabilità è anche di moltissimi giornalisti ruffiani di calciatori con difetti vergognosi ma che vengono coperti per l’amicizia ed altro che si instaura. Le notizie pubblicate parlano sempre in modo positivo e non lasciano scorgere la vera identità arrogante di questa gente viziata, adorata, superpagata, protetta.
C’è una sorta di protezione che sconfina il legale. Per un’amicizia fittizia o per cene con i loro idoli si può tacere e sorvolare su tutto.
La responsabilità dello stallo negli stadi è voluta anche da quei calciatori che devono accontentare i loro amici ultras, quelli che tifano negli stadi e fanno sentire a voce amplificata i nomi dei loro beniamini.
Sono responsabili anche quei calciatori dell’Italia che in questi giorni hanno agito con modi arroganti nello spogliatoio nell’intervallo e dopo l’ultima partita, trasformando un incontro sportivo in una resa di conti, fino alle minacce. Ho sentito al Tg due brevi interviste a due calciatori italiani, il tono era da fine del mondo, pronti ad uccidere verbalmente altri e a mettersi sul piedistallo.
Sono senza vergogna. Sono loro i primi ad avere trasformato un gioco in una faida, in una sfida tra morte sociale e vita ipocrita.
Non ho tempo per scrivere altro su quanti sono lontani anni luce dai valori del Vangelo.
Un’altra notizia che ieri ha sorpreso molti è stata l’assegnazione degli arresti domiciliari alla mamma di Cogne. Non mi esprimo sull’opportunità, sono sorpreso dal cambiamento del parere. Dopo le varie perizie che la dichiaravano pericolosa fino un mese fa, in questi giorni la sentenza del Tribunale di sorveglianza di Bologna ha cambiato opinione e ha stabilito che non è più in grado di fare del male. Non ci sarebbe la possibilità o il rischio che la donna commetta un altro delitto.
Se queste perizie ballerine valgono anche per tutte le altre mamme detenute sono contento, sorprende il cambiamento del parere in poco tempo. La donna era stata condannata a 16 anni ma dopo soli 6 anni le concedono gli arresti domiciliari. Questo trattamento viene eseguito con tutte le altre mamme in carcere? Allora agiscano lo stesso con le altre mamme detenute e le facciano ritornare nelle loro famiglie.
Oggi è la festa del Cuore di Gesù, il suo invito è la bontà e la mitezza, ma anche la richiesta di un alto senso di giustizia che deve possedere il potere giudiziario e tutta la società. Per costruire una società civile occorrono imparzialità, onestà, equità.
Il silenzio assordante sulla mitezza di Gesù risuona nei credenti che ignorano i suoi sentimenti, quindi le prerogative del Signore. La conoscenza di Gesù in moltissimi cattolici è minima o inesistente, una carenza che si è stabilizzata per un mancato messaggio pastorale e la scelta di parlare quasi sempre di temi sociali. Fa parte della missione dei Consacrati interessarsi ma non dedicarvisi pienamente.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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