VANGELO (Mt 6,7-15)

Martedì 11 marzo 2014 1ª Settimana di Quaresima +

 Voi dunque pregate così. +

Gesù con gli apostoli Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo Nome, venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe». Parola del Signore Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro La preghiera parolaia è stata giustamente combattuta da Padre Andrea Gasparino, morto nel 2010 e molto conosciuto per le catechesi radiofoniche e per le sue pubblicazioni. Non sbagliava affatto perchè lo ha detto Gesù di “non sprecare parole come i pagani”. Gesù invita ad andare all’essenza della preghiera e a ripetere quelle richieste che Lui non condanna come ripetitiva. Innanzitutto dobbiamo mettere in evidenza il tipo di preghiera che Gesù ritiene inutile, che non ascolta nè accoglie. Questo indica che non tutta la preghiera è buona, non sempre quando si invocano i Nomi di Gesù e di Maria in realtà si sta pregando. Quando Gesù dice di non sprecare parole, non intende che dobbiamo rinunciare alle richieste di Grazie o parlare poco davanti al Tabernacolo o di non pregare durante la giornata. Non dice di ridurre le parole ma di non sprecare parole. Non dice di amarlo poco ma di amarlo bene, come merita, riconoscendolo come Dio, Salvatore e Liberatore. La vera preghiera nasce quando si ama Gesù, si conosce la sua Persona e i miracoli compiuti, si applica il Vangelo nella vita. Gesù condanna la preghiera chiacchierona, quando si parla senza limiti, pensando che le molte parole ottengano di più. Quella inconcludente, fatta senza una finalità spirituale, come quando nell’incontro di preghiera si prega per dovere e non per amore. Quella falsa, recitata anche malamente e priva di convinzione. Quella vanagloriosa, esibita per ostentare una certa spiritualità, sprovvista della minima caratteristica spirituale e piena di superbia. Ho scritto che per pregare bene bisogna prima entrare nella preghiera, diventa importante preparare la preghiera per trovare la concentrazione, l’umiltà, la devozione, il raccoglimento e la lotta contro le distrazioni.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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