A Picinisco importante convegno su Giustino Ferri
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Un evento culturale che si preannuncia di notevole interesse si terrà sabato 18 maggio prossimo, alle ore 16, a Picinisco (FR), Chiesa di San Rocco – Piazza E. Capocci. Si tratta di un convegno sullo scrittore, giornalista e saggista Giustino Ferri (Picinisco, 1856 – Roma, 1913), nel centenario della morte. Il programma prevede, dopo i saluti delle Autorità , i seguenti interventi: Marcello Carlino, docente di letteratura italiana contemporanea all’Università “Sapienza†di Roma: “G. Ferri e il racconto dell’eclettismoâ€; Amerigo Iannacone, scrittore: “Le opere di G. Ferri in una nuova collanaâ€; Giuseppe Norcia Santoliquido, scrittore e traduttore: “La Camminante di G. Ferri in franceseâ€; Raffaele Pellecchia, critico letterario: “Interventi censori su ‘Gli orecchini di Stefania’â€; Gerardo Vacana, Presidente del Centro Studi Letterari “Val di Cominoâ€: “La Camminante: un viaggio all’interno della scritturaâ€. Modera Simone Ionta. Segue concerto d’onore del Maestro Luca Pelosi. A conclusione: buffet. Organizzazione: Associazione Pro-Loco “Prof. Orfeo Vaccaâ€; Comune di Picinisco; Centro Studi “Val di Comino†di Alvito.
Chi era Giustino Ferri? Un nome oggi purtroppo pressoché dimenticato, se non negli ambienti colti, ma che ebbe una notevole popolarità e un ruolo rilevante negli ambienti letterari a cavallo tra XIX e XX secolo.
Dopo aver compiuto gli studi nel Liceo Tulliano di Arpino, nel 1878 si laureò in Giurisprudenza a Napoli. Trasferitosi a Roma nel 1880, dove collaborò a importanti giornali come il “Capitan Fracassaâ€, la “Cronaca Bizantinaâ€, dove con Matilde Serao teneva la rubrica “Salotti Romaniâ€, la “Domenica letteraria“ il “Fanfullaâ€, il “Don Chisciotte della Manciaâ€, il “Don Chisciotte a Roma†e il “Caffaro“. Come critico teatrale dal 1889 fino alla morte scrisse dapprima su “La Rivista d’Italiaâ€, poi su “Il Tirsoâ€, e infine sulla “Nuova Antologiaâ€.
Frequentatore e animatore dell’ambiente letterario romano, ebbe rapporti intensi con Gabriele d’Annunzio, Luigi Capuana e Luigi Pirandello. Sulle riviste di cui era collaboratore spesso pubblicò novelle, note letterarie e anche romanzi a puntate. La sua opera narrativa e giornalistica è molto vasta: sedici romanzi (di cui tre incompiuti), un centinaio di racconti e un migliaio di articoli.
I critici sottolineano nella sua opera la dipendenza dal clima culturale creato della Scapigliatura, l’influenza del verismo e l’influsso del D’Annunzio narratore, ma contestualmente mettono in evidenza la difficoltà di ascriverlo ad una scuola letteraria definita. In sintesi «Ferri – come ha scritto Gerardo Vacana – non si lasciò imprigionare dentro i confini di un movimento o di una scuola. Fu un eclettico per vocazione e per convinzione»
Ricordiamo tra i suoi numerosi libri: Roma gialla, La vergine dei sette peccati: romanzo romantico, Il Capolavoro, Roma sotterranea, La fine del secolo XX: storia futura, La Camminante, Dea Passio: studio di vita provinciale.
Le opere di Ferri sono oggi tutte pressoché introvabili, se non, qualcuno, in qualche biblioteca e in qualche libreria antiquaria. Ed è per questo che è nato il progetto di ristamparle. In occasione del convegno sarà presentata l’importante collana delle Edizioni Eva di Venafro “Tutte le opere di Giustino Ferriâ€, a cura di Gerardo Vacana. La collana viene inaugurata col volume “La Camminante†(pp. 336, € 20), che sarà in distribuzione a partire dal giorno 18. Seguiranno, a scadenze piú o meno regolari , tutte le altre opere di Ferri, edite e inedite.