Cancello Arnone. Berlusconi ha torto a volere lo scioglimento di una camera?

                             di Pasquale Leggiero.

Ho letto con interesse e attenzione l’articolo del signor Veritas, cioè quello che ci fa capire come funziona lo scioglimento di una sola camera del parlamento italiano o di entrambe. Ora in Italia il cittadino va a votare per i deputati ai suoi 18 anni e per il senato (se la mente non m’inganna) a 25 anni di età. Fatto sta che noi diciamo che se da un lato vince una coalizione e dall’altro trionfa un’altra (destra e sinistra per intenderci) è impossibile governare e pure in tal caso questa sarebbe la volontà del popolo, perché tutta via la sovranità appartiene al popolo. In tal caso, però, avremmo ogni coalizione in maggioranza e in opposizione, cosa paradossale. Allora premesso che il sottoscritto in politica è un ignorantone, dico che Berlusconi non erra poi cosi tanto a volere lo scioglimento di una camera, ma quello cui il nostro presidente del consiglio sbaglia, è di non proporre modifiche della costituzione, perché in un paese democratico anche la costituzione si potrebbe cambiare. Cosa, a mio modesto avviso, si potrebbe fare per il cambio della costituzione in tal senso? A: cambio della legge e far votare i cittadini solo la squadra di governo e quest’ultima una volta eletta, nel suo interno sceglierà i deputati e i senatori, ovviamente andremo a votare un’unica scheda e a una sola età. B: abolizione di una camera e il paradosso è evitato. C: e ultima possibile soluzione, i cittadini votano a una sola età per entrambe le camere ma su una sola scheda elettorale che divisa in due, ma su una sola facciata, da un lato riporterà i voti per il senato e dall’altro quelli per la camera, naturalmente la scheda per essere valida dovrà riportare voti alla stessa coalizione per “ambo i lati”. Quindi ritornando a Berlusconi, la sua idea non sarebbe sbagliata, ma sono i modi sbagliati, perché egli dovrà fare in modo che siano prima cambiate le leggi in materia e poi alla prossima legislatura si avrà una sola camera da votare, in modo che i cittadini siano consci di ciò che accade e non si trovino di fronte a quello che potrebbe essere definito un inganno nei loro confronti.  Ho scritto quest’articolo solo con l’intento di dire la mia e non di litigare con qualcuno.

 

 

Cancello Arnone. Perché i comitati non possono girare un anno intero?

                         di Pasquale Leggiero.

Leggendo il commento di Veritas, sulla proposta che i vari comitati festa, almeno quelli delle feste più importanti, dovrebbero girare un minimo di una volta a settimana e per tutto l’anno, ci si accorge che tale ipotesi già fu bocciata da chi di competenza. Chiedo a chi è informato dei fatti: per quale motivo non si potrebbe girare per le vie cittadine almeno una volta l’anno? Ma questa ipotesi è stata almeno sperimentata o è stata soppressa sul nascere? Questa è solo una pura e semplice curiosità.       

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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