CAPORALATO NERO AGRICOLTURA, SOLIDARIETÀ AI CARABINIERI

 

La Segreteria della Confederazione Cisas, in merito al caso immigrati di Rosarno, ha espresso, con una sua nota, la propria solidarietà alle Forze dell’Ordine, in questo caso Carabinieri, che svolgono un duro e pericoloso lavoro anche a favore degli immigrati giunti in Italia in modo non regolare:

Immigrazione e caso Rosarno – Si è arrivato ormai al massimo. Gli Italiani e le Forze dell’Ordine fanno tanto per aiutare le migliaia di migranti, che arrivano continuamente, evidenzia la Cisas.
Nonostante ciò, dalle minacce si è arrivati addirittura ad aggredire le Forze dell’Ordine che, come i Carabinieri, fanno molto più del loro dovere. A loro va la più viva solidarietà da parte della Confederazione Cisas.
Tutti gli accordi fra Enti non sono serviti sinora a risolvere i problemi, come anche quelli di Rosarno, dove vanno pure molti degli immigrati ospitati a migliaia in provincia di Caserta, prevalentemente a Castelvolturno e Villa Literno, quando non hanno lavoro.
Abbiamo, personalmente – precisa la Cisas – sempre aiutato gli immigrati, ma non è più possibile vederli quasi sempre in ozio, con cellulari a doppi auricolari e con bottiglie di birra o vino. Né è possibile più tollerarli quando delinquono od aggrediscono cittadini ed agenti, come avviene dovunque, anche nella nostra Provincia di Caserta.
L’Europa ha stanziato 70 miliardi per aiutarli nel lavoro in Africa. La Segreteria della Cisas si augura e spera che questi soldi non serviranno solo ad arricchire le solite Cooperative o le pseudo Onlus, come avviene in Italia ed anche in zone come Rosarno.
La Cisas richiede che effettivamente, si riduca l’arrivo di irregolari in Italia, che vuole ospitare quei lavoratori corretti e con lavoro regolare, non favorire il lavoro nero, l’evasione fiscale ed il caporalato, più o meno tollerato, come è stato constatato – di notte e nel periodo di Ferragosto – da alcuni dirigenti della Cisas, i quali hanno perlustrato, a loro pericolo, le zone del Liternese e particolarmente la famosa Rotonda di Villa Literno, strapiena di immigrati di colore in attesa degli automezzi dei caporali agricoli.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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