Caserta-Presentazione del libro:Brutti sporchi e cattivi. I meridionali sono italiani? (Longanesi)

Venerdì ore 9 novembre 2012 ore 17.30

Libreria Feltrinelli – Caserta, Corso Trieste 154

 

Presentazione del libro:

Brutti sporchi e cattivi. I meridionali sono italiani? (Longanesi)

di Giovanni Valentini, scrittore –  editorialista di La Repubblica.

Il Libro
Se l’Europa non può fare a meno dell’Italia, può l’Italia fare a meno del suo Sud? I meridionali sono davvero brutti, sporchi e cattivi? A queste e a molte altre domande, nello stesso tempo retoriche e provocatorie, risponde in questo libro Giovanni Valentini, pugliese d’origine, che si sente a tutti gli effetti non solo cittadino italiano, ma europeo. E proprio perciò non si rassegna all’idea che l’Italia possa perdere il Sud. Dagli anni immediatamente successivi all’Unità – quelli dell'”annessione” al Piemonte, e più tardi dei saggi di Salvemini e Gramsci – ai nostri giorni, la questione meridionale è sempre stata la questione nazionale. Le regioni del Mezzogiorno non si sono mai davvero sentite parte integrante di uno Stato, perché quello Stato si è sempre manifestato come qualcosa di esterno e invasivo, fonte perenne di sfruttamento e oppressione. Da qui si è sviluppata, fino ad assumere le dimensioni odierne, la realtà dell’anti-Stato nelle sue varie forme: clientelismo, assenteismo, false pensioni, malavita organizzata. Ma il Sud, sostiene l’autore, ha in sé gli anticorpi e le risorse (cultura, patrimonio storico-ambientale, turismo, energie rinnovabili, nuove tecnologie, senza dimenticare la fantasia e il calore umano propri di un popolo generoso) per guardare con fiducia al futuro. Sono molti nel Meridione i settori che lo Stato può e deve finalmente valorizzare in tutte le loro potenzialità. Perché se non si salva il Sud è destinata ad affondare l’intera Italia.
L’Autore
Giovanni Valentini

Nato a Bari, si è iscritto all’Ordine dei giornalisti il 30 giugno 1971. Comincia il suo percorso giornalistico alla Gazzetta del Mezzogiorno. Dopo aver lavorato presso la redazione romana de Il Giorno, partecipa alla fondazione de La Repubblica, nel 1976, e vi svolge la funzione di inviato speciale prima e di capo della redazione di Milano poi. Dal 1977 al 1979 è stato direttore de L’Europeo: aveva solo 29 anni e può essere ricordato come il più giovane direttore d`Italia.
In seguito ha diretto i quotidiani veneti il Mattino di Padova e la Tribuna di Treviso. Fu direttore de L’Espresso dal 1984 al 1991 e vicedirettore de La Repubblica dal 1994 al 1998 su nomina di Eugenio Scalfari. È stato uno dei fondatori di repubblica.it, l’edizione sul web del quotidiano.[1] Attualmente è editorialista de La Repubblica, dove si occupa di politica, informazione, ambiente e diritti civili e tiene la rubrica settimanale Il Sabato del Villaggio con cui ha vinto nel 2000 il Premio Saint-Vincent di giornalismo. Nel 2008 ha conquistato il premio alla carriera nell’ambito del concorso Giornalista di Puglia.

Ufficio stampa

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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