I.C.C. L’ISTITUTO DI CREDITO COMPLEMENTARE CON LA SUA MONETA VIRTUALE FIDESPAY STA RIVOLUZIONANDO POSITIVAMENTE L’INTERA ECONOMIA NAZIONALE

 

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DI DINO MANZO

 

 

 

SALERNO Grande apprezzamento  ed elogio da parte del ministero dell’economia italiana  ai fondatori dell’I C,C.(ISTITUTO DI CREDITO COMPLEMENTARE ) che ha la sua unica sede legale a SALERNO.  Ma per saperne dipiù ci siamo rivolti ad un pool di esperti dipendenti appunto dal ministero  dello sviluppo e dell’economia ItaIiana  ed ecco cosa ci dicono: ”Nel mercato attuale non manca l’Offerta, le imprese sono piene di merce invenduta, e non manca la Domanda, tutti vorrebbero poter comprare dei nuovi beni, quello che realmente manca è la liquidità per effettuare gli scambi. L’attuale sistema monetario è costretto ad affrontare grandi sfide: crisi finanziaria, l’indebitamento pubblico, quello dei consumatori e lo squilibrio delle bilance commerciali. Le valute nazionali, regolate da Leggi di Mercato che hanno ormai dimostrato le loro criticità, diventano quindi sempre più instabili e incapaci di adattarsi al cambio di Paradigma del Mercato. Una possibilità per affrontare questi problemi è costituita dalla creazione di Nuove Regole in linea con l’attuale Paradigma. Le monete complementari avendo caratteristiche diverse, possono essere strutturate in modo mirato a sostegno del nuovo modello di mercato. Stiamo parlando del miglioramento concreto dell’economia reale. Le monete complementari, andando a ripensare daccapo al ruolo di queste e ristabilendo un nuovo equilibrio tra creditori e debitori, stanno dimostrando con i fatti che un altro Mercato è possibile. Un modello “ideale” di circuito di credito complementare prevede un sistema di compensazione dei crediti basato su una moneta elettronica, non cartacea e parallela alla valuta ufficiale.
La moneta complementare non sostituisce quella ufficiale, anzi é legata ad essa da un cambio 1:1.
Questa nuova valuta non soffre gli effetti dell’inflazione perché non é soggetta ad un cambio con la moneta ufficiale. Ció  é possibile perché la moneta complementare, una volta acquistata, non puó  essere riconvertita in quella ufficiale. In questo modo, pur rispettando le condizioni derivanti dal monopolio di emissione della banca centrale, la nuova moneta supera i vincoli del sistema monetario e finanziario ufficiali.. Lo scopo è delineare un sistema monetario complementare che sostenga gli scambi e la produzione locale e che agevoli l’incontro tra bisogni insoddisfatti e risorse inutilizzate.
In questo modo, domanda e offerta non saranno piú condizionate da una banale mancanza di denaro. Un circuito di compensazione presuppone un’entità terza che permetta e registri gli scambi economici tra gli aderenti facendosene garante e fungendo da camera di compensazione .ICC è Tutto Questo e Molto Altro Ancora. La valuta complementare rimane all’interno della comunità favorendo gli affari dell’economia del paese. Se crediti e debiti si compensano per tutte le imprese, l’effetto macroeconomico del circuito è di sostenere la domanda locale senza aumento della quantità di moneta o della spesa pubblica locale, ma solo grazie a un aumento degli scambi e della velocità di circolazione della moneta. E’ per questo che un circuito creditizio di compensazione del genere non è inflazionistico.” Pare ovvio che oramai è una realtà  il vantaggio in favore delle aziende di qualsiasi volume di affari  .Infatti in pochi mesi L’ISTITUTO DI CREDITO COMPLEMENTARE HA AFFILIATO MIGLIAIA DI COMMERCIANTI OPERANTE IN TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE .

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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