SAN NICOLA LA STRADA –Sorrentino (IDV), tutti a firmare referendum contro porcellum e provincie

 

Nunzio De Pinto

 Ha ripreso a pieno ritmo l’attività politica sannicolese ed uno dei partiti più attivi è la sezione cittadina dell’Idv, di cui è segretario Antonio Sorrentino. “In questi giorni in tutt’Italia” – ha affermato Sorrentino – “l’Idv è al lavoro per raccogliere le firme per i referendum per l’abrogazione della legge elettorale c.d. Porcellum, che nega agli elettori di poter scegliere il proprio candidato al parlamento sia alla camera che al senato, e per l’abrogazione delle Province italiane al fine di abbattere concretamente i costi della politica. Nei prossimi giorni anche noi installeremo un gazebo alla Rotonda per contribuire, numerosi, a raggiungere e superare il quorum delle 500.000 entro il 30 settembre prossimo”. Con l’attuale legge elettorale, la scelta del parlamentare avviene non su base territoriale ed il cittadino può scegliere solo il simbolo del partito di riferimento ma non il proprio candidato nell’ambito della rosa dei candidati già prestabilita. IDV ritiene che questa sia l’ennesima aberrazione democratica, forse la più importante, perché sposta l’asse delle decisioni dal popolo alle segreterie dei partiti. Deputati e senatori rispondono oggi solo alle segreterie dei partiti e non ai cittadini che li hanno indirettamente eletti barrando il simbolo di appartenenza. Di qui l’invito a firmare numerosi per sottoporre il seguente quesito referendario ai sensi dell’art. 75 della costituzione: “Volete voi che sia abrogata la legge 21 dicembre 2005, n. 270. Modifiche alle norme per l’elezione della camera dei deputati e del senato della repubblica, come modificata dal decreto legge 08.03.2006, n. 75, convertito in legge 21 marzo 2006 n.12?”. Il secondo quesito è in realtà una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare che è consentita dall’art. 71 comma 2 della Costituzione ed attiene alla abrogazione delle province. Questa legge ed è uno degli elementi che contribuisce ad abbattere concretamente i costi della politica. Abrogando le province le funzioni verrebbero ovviamente svolte dagli altri enti territoriali, in primis la Regione. Il testo è così rubricato: “Modifiche agli articoli 114,117,118,119,120,132 e 133 della Costituzione, nonché degli statuti speciali della regione Sicilia Sardegna e Friuli Venezia Giulia in materia di soppressione delle province”. “Sono convinto” – ha concluso Sorrentino – “che il nostro impegno a promuovere e a sostenere i referendum per l’acqua pubblica, contro il nucleare e contro il legittimo impedimento sia stato molto apprezzato dalla gente. Ora è il momento di serrare le fila per raggiungere l’obiettivo di raccogliere almeno 500.000 firme entro il 30 settembre per il referendum abrogativo del Porcellum e per la legge di iniziativa popolare per l’abolizione delle province”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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