Vangelo di domenica 31 ottobre 2010
a cura di Giuseppe Paolo
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là .
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Per tutti i defunti
Amabilissimo Gesù, umilmente ti prego d’offrire tu stesso all’Eterno Padre, per le anime sante del Purgatorio, il Sangue Preziosissimo scaturito dalle piaghe del tuo Corpo adorabile nella tua agonia e nella tua morte.
Ed anche tu, addolorata Vergine Maria, presentagli con la dolorosa Passione del tuo Figlio diletto, tutti i dolori sofferti nel tuo cuore affinché esse ottengano refrigerio e libere dai loro tormenti cantino in eterno nel cielo le divine misericordie. Amen.
S. Peml