VANGELO (Lc 4,38-44)

Mercoledì 2 settembre 2015
XXII settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc 4,38-44)
È necessario che Io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato.

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a Lui. Ed Egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demoni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma Egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era Lui il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle Lo cercavano, Lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che Io annunci la buona notizia del Regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea. Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La sottilissima e nefasta attività di numerosi teologi in questi ultimi decenni, è stata abilissima nel minimizzare la sacralità del sacerdozio. Hanno insegnato l’opposto e hanno ignorato le impressionanti prerogative del sacerdozio cattolico. È stato compiuto un grande sacrilegio contro questo Sacramento.
Perché c’è stata tanta animosità subdola e persistente nel compiere questa operazione contro il sacerdozio?
La prima risposta è la protestantizzazione di molti teologi e non solo loro, i quali si sentono “attratti” dalle eresie protestanti/evangeliche per il permissivismo contenuto, la libertà di peccare senza necessità di confessarsi, anzi Lutero -l’eretico agostiniano che tradì la Chiesa per le sue convenienze-, affermava: “Più pecchi più grande è la misericordia di Dio”.
Anche in certe omelie si trova il pensiero protestante, sottile, quasi non percettibile inizialmente ma si va a collocare nella sfera inconscia del tutto è permesso. La vita spirituale così comincia a indebolirsi, non si prega più con convinzione, si tralascia il Santo Rosario e la Santa Messa non viene più considerata come Sacrificio Eucaristico.
La grande crisi nella Chiesa inizia nei decenni passati proprio con questa apertura al protestantesimo, un frutto velenoso presente in tutte le comunità ecclesiali evangeliche. Da una di queste comunità, i Pentecostali, nacque il Rinnovamento nello Spirito cattolico, nato sicuramente con finalità buone e seguendo la Chiesa Cattolica.
In qualche caso può nascondersi la mentalità del non/peccato, magari senza rendersene conto oppure seguendo alcuni insegnamenti distorti.
Se nel Rinnovamento c’è tanto bene mi dà solo gioia, auguro una maggiore crescita spirituale e una maggiore devozione alla Madonna. Ho voluto sottolineare quanto si trova sul web, la provenienza dai Pentecostali del Rinnovamento cattolico. Che poi ci sia stata una separazione dagli evangelici non può che rallegrarmi, per il bene di tutti i partecipanti al Rinnovamento.
Anche se gli evangelici pregano Gesù e sono cristiani, non accettano la Santa Messa come Sacrificio del Calvario, rifiutano la Confessione e il Papa, non hanno devozione alla Madonna, non credono nel sacerdozio, ripudiano le statue e le immagini sacre, non credono nel Purgatorio.
Danno una interpretazione della Bibbia opposta alla sana Tradizione della Chiesa, perché non considerano i meriti che si acquistano in questa vita e per loro sono inutili tutti gli sforzi che i cristiani fanno, anche se sono richiesti da Gesù nel Vangelo. Una forte contraddizione.
Purtroppo, si conosce sempre sul web, che sono milioni nel mondo i cattolici del Rinnovamento che abbandonano la nostra Chiesa e passano tra i protestanti/evangelici, mentre nessun protestante/evangelico passa nella Chiesa Cattolica. Questo è un dato che dispiace molto, ma la responsabilità non è certamente dei buoni fedeli partecipanti al Rinnovamento.
Sono arrivato a questo trattando del pericolo del protestantesimo che distrugge la figura del Sacerdote cattolico, mentre noi sappiamo bene che per suo mezzo riceviamo l’Eucaristia e il perdono nella Confessione.
La prova dell’autenticità sacra del Sacerdote ci arriva, per esempio, dalle benedizioni che fa quando impone le mani.
In questi casi si può notare la reazione dei diavoli nelle persone disturbate dalle negatività, e non appena il Sacerdote poggia le mani sulla testa o addirittura quando dà una semplice benedizione, i diavoli tremano, reagiscono e vogliono fuggire perché sono sconfitti da un semplice uomo ma divinizzato.
Vi invito ad amare tutti i vostri parroci, a pregare molto per loro e a considerarli sacri, e dovete fare attenzione ad evitare atteggiamenti troppo umani e profani. Sforzatevi di vedere sempre Gesù che agisce nei Sacerdoti, valutando la debolezza umana dell’uomo, perché il Sacerdote rimane un uomo come gli altri. Ma è sacro. È un “Alter Christus”.
“Imponendo su ciascuno le mani, li guariva”. Lo faceva Gesù, lo fanno i Sacerdoti che agiscono con una Fede pura e forte.
Avviene la liberazione, ma non sempre subito, quando un Sacerdote con Fede impone le mani e comanda ai diavoli di andare via.
Vi invito a recitare ogni giorno, anche più volte questa potente preghiera di liberazione da ogni negatività demoniaca. Questa preghiera è validissima quando si è sicuri di disturbi di origine demoniaca, con umiltà si prega Gesù e la liberazione diventa possibile.
Ci si può liberare definitivamente dagli spiriti che tormentano anche con malesseri fisici e da disturbi ad esso legati.
Per obbligare i diavoli ad allontanarsi per sempre, occorre l’autorità di Cristo e solamente nel suo Nome dobbiamo rivolgere questa preghiera, con Fede e autorità, ma ognuno può recitarla solamente per se stesso:
«Nel nome di Gesù Cristo e per la potenza del Suo Santissimo Sangue, io ti ordino spirito di preveggenza, medianicità, odio, ira, sesso, invidia, vendetta, confusione mentale, malattia, fallimento, povertà, divisione, separazione, alcool, droga, follia, demenza, ansia, paura, ecc. di allontanarti da me immediatamente e di non fare più ritorno.
Vai ai piedi della Croce e sarà Cristo Signore ad assegnarti la destinazione».

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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