+ VANGELO (Lc12,1-7)

Venerdì 14 ottobre 2022

XXVIII Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Lc12,17)

Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

Il lievito dei farisei inteso da Gesù era l’ipocrisia e la paura di migliaia di persone di non ricevere aiuti dal Maestro era immotivata. Nella sofferenza molti perdono il controllo e la capacità di trovare la soluzione, la confusione invade la mente e non si cerca Dio con piena sincerità.

Vasta parte della società vive nell’egoismo e ha perduto l’amore per la verità, trova conveniente e comodo rifugiarsi nella giustificazione se non nella menzogna. La perdita della sincerità rende l’uomo sempre più debole e pronto a rifugiarsi nel suo mondo apparente.

NEL MONDO GRECO ANTICO LA PAROLA IPOCRITA DESIGNAVA L’ATTORE CHE, CON UNA MASCHERA E UN TRAVESTIMENTO, ASSUMEVA UN’ALTRA PERSONALITÀ. FINGEVA DAVANTI AL PUBBLICO DI ESSERE UN ALTRO, SPESSO ASSAI DIVERSO DALLA PROPRIA REALTÀ: A VOLTE ERA UN RE, ALTRE UN MENDICANTE O UN GENERALE.

Gli bastava nascondersi dietro a una maschera e assumere caratteristiche e sentimenti posticci, artificiosi. Recitava il suo ruolo davanti al pubblico, e la regola suprema e l’obiettivo primo della sua azione era l’applauso di approvazione degli spettatori.

L’essenza -il lievito- di molti farisei era «l’ipocrisia», l’agire con modi ingannevoli al cospetto degli altri e non al cospetto di Dio.

La loro vita era finta come quella degli attori durante la rappresentazione, ogni giorno indossavano la maschera che nascondeva le loro corruzioni. Erano caduti nella tentazione di dare importanza al giudizio degli uomini e di non curarsi più delle Leggi di Dio.

Il giudizio degli uomini rimane sempre inconsistente ed effimero.

Gesù in un’altra circostanza dirà loro che erano come dei «sepolcri imbiancati»: di fuori appaiono belli e splendenti, ma dentro celano ossa putride. In realtà conducevano una doppia vita: una mascherata, di apparenza, di falsità, preoccupata del giudizio degli uomini; l’altra, quella al cospetto di Dio, indifferente, trascurata e poco generosa.

Il Signore chiede ai suoi seguaci di essere «lievito», un modo di essere ben diverso da quello che hanno fatto e fanno i nuovi farisei ipocriti.

Gesù vuole che abbiamo davanti a Lui e a tutti gli altri una sola identità, senza maschere, senza travestimenti, senza doppiezze, senza menzogne. Uomini e donne tutti di un pezzo, che tengono in massimo conto la verità.

Nel Vangelo di oggi Gesù dice: «Non abbiate paura».

La paura spesso nasce dall’insicurezza e dalla confusione, dal timore di sbagliare o dal modo avventato di agire. Molti vogliono eliminare la paura con una sicurezza imprudente che diventa arrogante, ma non è questo il modo migliore per «dimenticare» la paura.

Essa è sempre presente nella vita, ma intesa come diffidenza di sé deve essere presente per evitare pericoli e imprudenze, anche le cadute rovinose. La paura verso l’esterno spesso non si avverte ma le situazioni ti fanno capire che ce l’hai e la devi avere perché i pericoli sono sempre incombenti, anche il Male è sempre in agguato.

Cosa sarà di ognuno di noi tra mezz’ora?

Può forse l’uomo stabilire che si sveglierà sicuramente la mattina dopo?

L’uomo non abbandona mai la paura anche quando si sente potente, solo Gesù dà il coraggio di controllare la paura che diventa fiducia in Lui.

Chi adora veramente il Signore e rimane nel suo mite Cuore, non ha paura dei diavoli e degli uomini/diavoli, non ha paura degli eventi esterni perché la sua vita è nelle mani di Dio. La paura scompare e aumenta l’abbandono alla Volontà di Dio, svanisce l’angoscia e si espande la serenità.

Questo è il modo per considerare lucidamente la paura senza temerla: è la Fede in Gesù Cristo. Più si adora e si rimane nel suo Cuore, più cresce nel cristiano la pace che rasserena stabilmente e allontana tutto ciò che è correlato alla paura.

Una delle cause che fa sorgere sofferenze è la paura. Essa riesce a bloccare l’attività umana, causa malattie gravi e fa perdere la lucidità.

L’agitazione, l’angoscia, il nervosismo, l’apprensione, l’afflizione, la paura, scompaiono non appena si prega bene e molto. Come mai?

Chiedete ai Sacerdoti di imporvi le mani benedette sulla testa per aiutarvi nelle sofferenze, liberarvi dai mali quali le paure, le ansie e le malattie.

Se una malattia è in uno stato avanzato sono sempre necessarie le cure mediche, per poi sospenderle con la guarigione, ma se la sofferenza è ancora nella fase spirituale, le preghiere fiduciose guariscono con maggiore facilità perché Gesù ascolta soprattutto i suoi Sacerdoti che vivono per Lui, quanti Lo invocano con grande Fede. Anche quando la malattia è in uno stato avanzato, sempre Gesù può guarirla in un istante, ed occorre molta Fede.

Gesù è sempre disponibile a guarire anche le malattie inguaribili, è la nostra Fede a ottenere i miracoli, è la Fede di chi obbedisce a Dio con amore!

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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