+ VANGELO (Mc 3,31-35)

Martedì 29 gennaio 2019

III Settimana del Tempo Ordinario

+ VANGELO (Mc 3,31-35)

Chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre.

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, giunsero la Madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a Lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua Madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma Egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre». Parola del Signore

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro

È un passo del Vangelo che i modernisti filo-protestanti all’interno della Chiesa utilizzano per minimizzare l’Onnipotenza per Grazia della Madonna, cercando cavilli insignificanti per insinuare la poca influenza della Madonna nell’opera del Figlio. È l’opera di chi vuole danneggiare qualcuno, per odio o per invidia si inventano tanti pretesti per screditare.

Qui si tratta della Madre di Dio e i suoi peggiori nemici non sono quelli che apertamente si dichiarano atei, sono teologi e Sacerdoti cattolici.

Analizzando il passo biblico di oggi, sappiamo che la Vergine Maria fu «costretta» da alcuni suoi parenti a recarsi nel luogo dove predicava il magnifico Gesù, per la diceria di una presumibile follia del Figlio di Dio.

I parenti e tutti gli altri non erano a conoscenza della vera identità di Gesù, della sua singolare prerogativa, la Madre Immacolata sapeva tutto. La sua preoccupazione era grande per l’incolumità di Gesù, Ella temeva la cattiveria dei nemici ed inoltre conosceva le profezie di Isaia sul «Messia, Servo sofferente».

Anche i parenti di Gesù Lo consideravano un folle e volevano farlo zittire. Nessuno però riuscì a far tacere la Parola eterna, quella Parola che parlò ad Abramo e a Mosè e che si è incarnata in un Uomo per svelare Dio Uno e Trino.

Tutti i veri seguaci di Gesù patiscono la sua stessa sorte, trovano un po’ ovunque persone disturbate o possedute dai diavoli, pronte ad ostacolare la diffusione del Bene. Chi compie questo e si oppone al Bene è uno schiavo del Male. È un seguace di satana, anche se non è intenzionale.

Gesù rimane sempre l’Incompreso, non solo tra i suoi parenti, la storia ci illustra che molti eminenti cristiani hanno dubitato di Lui fino a rifiutarlo nel segreto e nel silenzio del cuore privo di amore, ed è una conseguenza l’abbandono del suo Vangelo.

Senza Gesù la vita è incompiuta, rimane imperfetta e difettosa in tantissimi aspetti.

Il ricco o il potente, il personaggio famoso o il politico momentaneamente celebrato per il suo impegno o nonostante le sue contraddizioni e l’assenza dell’impegno per il bene comune, tutti questi «protagonisti» sono piccoli esseri dinanzi all’infinita maestosità di Dio.

Quanto è lunga la loro vita dinanzi all’eternità di Dio? Quale segno speciale lasciano se non osservano i Comandamenti di Dio?

Lo sguardo di Dio controlla l’Universo e si proietta fino all’infinito, conosce il numero preciso delle galassie, una ad una miliardi di stelle che come lampadine attaccate nel cielo, suscitano nell’uomo meraviglia e attrazione.

Cosa è in ultima analisi il ricco o il potente di turno davanti al Creatore di tutto? Come una formica quasi invisibile ma osservato bene da chi è dall’eternità l’Invisibile, si muove nel mondo spesso disordinatamente e però possiede la coscienza di essere una persona umana.

Senza Gesù si perde la dignità che distingue l’uomo dagli animali, e dalle opere che compiono molti, dalle parole espresse da tanti personaggi pubblici, è assente la dignità che adorna l’essere di bellezza morale, gli fa emanare onestà e bontà dagli occhi e dal volto, rende la sua intelligenza buona come il pane.

Gesù non è cercato dai benestanti e dai potenti, neanche dai poveri ma ricchi di superbia, e tutti vivono in attesa della morte, senza speranza, lasciando un memoriale non scritto ma impresso nei ricordi di quanti li hanno conosciuti e non apprezzati per la loro frivola, mutevole rilevanza.

Noi abbiamo compreso che senza Gesù siamo sbandati, confusi, incapaci di fare bene ogni cosa, perché l’orgoglio domina e l’inclinazione è sempre rivolta verso le cose materiali e spesso inutili. Conosciamo la bontà e la misericordia del Signore e non vogliamo perdere questo tesoro impareggiabile, altrimenti resteremmo privi della sua protezione e tutto potrà accadere di brutto.

Tutti quelli che recitano il Santo Rosario in qualunque momento della giornata, acquisiscono nuove forze, maggiore lucidità, una volontà determinata nel fare il Bene, la facilità nella pratica delle virtù, una profonda spiritualità, un amore che aumenta sempre più verso Gesù Cristo.

Abbiamo molti motivi per recitare più Corone del Rosario ogni giorno, basta organizzarsi e stabilire i tempi per pregare. La Madonna è con noi.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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