Acqua del rubinetto: poca fiducia. Gli italiani preferiscono la bottiglia

Fonte Virgilio

Il 30% delle famiglie italiane non si fida di bere l’acqua del rubinetto e il 60% acquista la minerale in bottiglia.

Pubblicato il 23/05/12 in News, Ambiente & Energia| TAGS: acqua del rubinetto, acqua minerale, acqua potabile, sprechi acqua, rete idrica

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Acqua a fontanelle: meglio se dal rubinetto e senza sprechi 

Bere l’acqua del rubinetto è facile da insegnare ai bambini, perchè se uno da sempre la beve penserà che sia naturale farlo, e non si porrà il problema. Più complicato spiegargli che non ci si può giocare, perché l’acqua è un bene prezioso e non deve essere sprecata.

«Le acque per il consumo umano devono essere salubri e pure, non devono contenere microrganismi e parassiti né altre sostanze in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute, pertanto la norma fissa dei valori limite le possibili sostanze in essa contenute». Questo è quanto prevede il decreto legislativo 31/2001 che recepisce la direttiva comunitaria 98/83/CE relativa alla qualità delle “acque destinate al consumo umano”. Ed è per questo che le reti idriche vengono sottoposte a un duplice controllo: controlli interni, effettuati dal gestore del servizio idrico e controlli esterni, eseguiti dall’azienda unità sanitaria locale competente per territorio secondo i criteri generali dettati dalle regioni.

Eppure, gli italiani non si fidano: nel 30% delle famiglie almeno un componente ha un atteggiamento diffidente nei confronti dell’acqua pubblica. Una predisposizione particolarmente diffusa al Sud, in Sicilia, Sardegna e Calabria, dove i diffidenti sono rispettivamente il 60,1%, il 53,4% e il 47,7% (fonte: Istat, Indagine multiscopo sulle famiglie “Aspetti della vita quotidiana”).

È questo uno dei fattori che spinge il 60% dei nuclei familiari italiani ad acquistare acqua in bottiglia con il conseguente aumento dei volumi di plastica da smaltire. Questa percentuale potrebbe forse scendere se fosse estesa in tutta Italia la proposta milanese di rendere gratis l’acqua del rubinetto nei locali pubblici, come già accade abitualmente nei paesi stranieri.

Una delle prime cose su cui intervenire è il risanamento della rete idrica del nostro paese che, in totale, perde il 32% della risorsa. La dispersione complessiva, ossia l’acqua immessa negli impianti comunali che non raggiunge il rubinetto, arriva a 120 litri a testa al giorno. Puglia e Sardegna sono le regioni peggiori con una dispersione di oltre il 40%.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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