AFFAMIAMO LA BESTIA!

 Parlamentodi Raffaele Cardillo

Le insulse vicende del LAZIOGATE mettono a nudo un’oscena classe politica tutta dedita ad arricchimenti indebiti, e, a far man bassa delle pubbliche risorse senza freni inibitori, togliendo disponibilità economiche ai meno abbienti, quindi distruzione totale del Welfare con aumento vertiginoso della tassazione.

Un paradosso vergognoso quello dei rimborsi elettorali, un affronto senza precedenti alle decisioni del popolo sovrano che, con un referendum aveva sancito l’abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti.

Siamo nelle mani di una classe dirigente indegna di rappresentare il cittadino, se si pensa che una notevole parte di essa è rinviata a giudizio per peculato, concussione e quantaltro: un quadro davvero disgustoso da oscurare perfino quello di Dorian Gray.

Una legge elettorale denominata ‘Porcellum’ dal suo estensore, rappresenta la summa del degrado della politica, dunque un Parlamento di Nominati con dentro un’accozzaglia di loschi figuri per di più protetti dall’immunità parlamentare, una vera e propria corte dei miracoli ove l’illecito diventa una costante e il libero arbitrio una scelta di vita.

Come ci si può liberare da questo puzzo nauseabondo, non certamente turandosi il naso ma invocando gli istituti di democrazia diretta e modificando certi dettati costituzionali non più al passo con i tempi.

Bisogna che vi sia una rivoluzione copernicana, rottamando i volti ‘ sempiterni’ della politica e istituendo la regola aurea per essere eletti per non più di due legislature, il tutto corredato da un curricula ove traspaia la competenza, la serietà di comportamento e non ultimo il non aver mai infranto il codice penale.

Una nuova legge elettorale diventa necessaria per consentire al cittadino di scegliere il proprio rappresentante istituzionale, in modo che s’instauri quell’osmosi ideale vero fiore all’occhiello di ogni democrazia rappresentativa.

Il colpo di maglio finale avrà il suo effetto destabilizzante instaurando l’abolizione dei rimborsi elettorali, dimezzando il numero dei parlamentari e i loro emolumenti, e con l’eliminazione dei vitalizi e dei benefit.

Il varo di una legge anticorruzione, peraltro in itinere, potrebbe rappresentare il deterrente a qualsiasi forma di tentazione a delinquere e, sgombrerebbe il campo agli investitori internazionali con la conseguente immissione di denaro fresco nella nostra economia.

Affamare la bestia, dunque, potrebbe essere il mezzo per abbatterla, toglierle il sostentamento, la linfa vitale che la rende vorace e perniciosa per la comunità.

In ultimo sarebbe auspicabile l’istituzione di un organo terzo, teso a garantire la congruità delle leggi che riguardino gli appannaggi della classe parlamentare, a evitare assurde commistioni tra controllori e controllati.

‘O tempora O mores’ sentenziava Cicerone nelle Catilinarie per rimarcare il marciume e la corruzione che dilagava nell’antica Roma, pur tuttavia bisogna convenire che, nonostante il passare dei secoli, la storia si ripete e la teoria dei corsi e dei ricorsi è sempre di drammatica attualità.

 

                                                      

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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