Agnese Ginocchio: sdegno e dolore per la morte di “Noureddine Adnane”, lavoratore immigrato che si é dato fuoco, vittima degli effetti del “pacchetto-sicurezza”.

Condanna per quanto accaduto a Palermo! Ancora una volta un nostro fratello immigrato é stato vittima del sistema di potere e del cosiddetto “pacchetto – sicurezza” legge fortemente razzista che ammazza gli ultimi e le fasce più indifese. Ancora una volta sono solo e sempre le fasce più deboli e precarie a pagare le conseguenze di un sistema colluso, marcio e corrotto, di una politica perversa e disumana. La politica non é più politica si é trasformata in un’ orge d ‘inciviltà, di disonestà e di vergogna. E l’ Italia sarebbe il paese dell’accoglienza? Se fosse veramewnte il paese dell’accoglienza questi fatti non dovrebbero verificarsi. E invece accade il contrario! L’ Italia, che si appresta a festeggiare il 150° dell’ Unità, dimostra di essere un paese senza cuore, dove governa gente senza cuore, perché al rispetto per la vita e per la dignità della persona, all’accoglienza verso gli stranieri e alla difesa dei senza voce, prevale solo l’arroganza razzista dimostrata da azioni, parole e comportamenti. 150 anni per dimenticare tanto facilmente le nostre radici, che cioé anche i nostri genitori sono stati immigrati e che grazie al fenomeno dell’immigrazione, l’Italia povera del dopoguerra, si é potuta risolelvare ed arricchire. Ed é sempre grazie alla presenza di questi nostri fratelli immigrati, che si abbassano a svolgere tutti quei lavori che invece gli italiani rifiutano, é grazie soprattutto a loro che l’ Italia si risolleverà dalla crisi. L’immigrazione apporta ricchezza e il governo cosa fa in cambio? Chiede la caccia allo straniero! Questo é davvero il colmo. Vergogna!  Povero “Nouredine”, per essere stato capace di compiere un gesto simile si sarà sentito al massimo dell’ esasperazione! Come avrà sofferto, come si sarà sentito solo, abbandondato e deluso da questo stato di oppressione che calpesta sogni e speranze dell’uomo.   E l’ Italia sarebbe il paese dell’accoglienza? Che invece continua a calpestare i diritti umani e la dignità degli stranieri e delle fasce più deboli? Festecggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia non serve proprio a nulla, non prendiamoci in giro, se continuano ad accadere queste tragedie, significa che dimenitichiamo le nostre radici, che siamo un paese che uccide i suoi figli, complice di misfatti, di omertà di omicidi. Se viene trattato così male lo straniero, cosa ne sarà dei nostri giovani del futuro? Quali insegnamenti potremo lasciare loro?  Dio ci disse di amare e di rispettare il prossimo come noi stessi! Qual’é il nostro prossimo? Chi é? Perdonaci “Noureddine”, perdona quest’ Italia ingrata che uccide i suoi figli…che tu ora possa riposare in Pace! (Agnese Ginocchio, cantautrice e Testimonial per la Pace)

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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