AL PEGGIO NON C’E’ MAI FINE!

DI RAFFAELE CARDILLO
Il casus belli di questa nostra filippica, catilinaria è da addebitarsi all’oscena, quanto mai inopportuna tassa, denominata addizionale che mostra i suoi tentacoli asfissianti in due diversi scenari: ci riferiamo a quella regionale e, non poteva mancare, quella comunale.
Due ignobili tributi che stritolano i già vessati vitalizi da fame e che contribuiscono a rendere ancora più precaria e grama l’esistenza dei pensionati.
Ebbene su una pensione erogata ad aprile, nella misura di euro 350,00, vi è stata una falcidia di euro 100,00 relativamente all’imposta di cui sopra, con un netto complessivo di euro 250,00.
Il nostro malcapitato amico, a cui va tutta la nostra solidarietà, come potrà sopravvivere a cotanto oltraggio?
Uno sconcio fiscale che non tiene conto delle esigenze vitali del cittadino, ormai al di sotto della soglia di povertà e che è costretto a rovistare nei cassonetti o, ancora peggio, a improvvisarsi ladro per raccattare del cibo.
Un insulto e uno schiaffo alla dignità umana, vilipesa e mortificata da uno stuolo di gaglioffi, cialtroni e buoni a nulla che gozzovigliano nel nostro Parlamento, sempre alla ricerca di prebende e sussidi, misconoscendo e disattendendo le loro responsabilità: una deriva di valori mai registrata nel nostro contesto istituzionale.
Uno stato gabelliere ostaggio di una classe politica bulimica, insaziabile, sempre alla ricerca strenua di qualcosa da sgraffignare , da sottrarre, con la consapevolezza di non essere perseguita e di non pagare il fio per le diuturne scorrerie nell’ambito delle finanze dello Stato: ormai esangui e a rischio default.
Ormai è diventato , il motivo conduttore di una classe ladrona tutta dedita al raggiungimento del , ossia al raggiungimento egoistico di fini personali, e non inteso nel suo significato più nobile ovvero la realizzazione di risultati che vadano a confortare gli interessi della collettività.
Siamo certi che questi aculei vengono percepiti dai nostri come grossolane facezie e, quindi, da non essere interiorizzati anche per la loro levatura, caratura mentale, non confacente al ruolo a cui sono preposti, naturalmente sempre con le debite eccezioni.
Non passa giorno che la cronaca ci metta a conoscenza di eventi delittuosi contro il patrimonio pubblico: emendamenti per favorire congiunti (vedi Tempa Rossa), decreti ad hoc per salvare banche e squisitamente di parte (vedi Banca Etruria) e tante altre amenità che affollano il proscenio di inqualificabili guitti che si piccano di interpretare tragedie scespiriane, mentre non sono altro che attorucoli da operetta!
Che dire, che fare?
Incominciamo a dare una svolta significativa col privilegiare con un eloquente <SI’> il referendum sulle trivelle, in modo da scompaginare i piani dei lobbisti sui combustibili fossili e dei loro scherani politicanti, dando un impulso risolutivo alle energie rinnovabili, unica via percorribile per la salvezza della Terra.
E poi ci sarà il referendum sulle riforme costituzionali di ottobre 2016: un vero banco di prova per il governo Renzi, una vera e propria resa dei conti!
Sarà una Waterloo o un’ennesima Austerlitz per il Napoleone fiorentino?
Noi auspichiamo sempre l’arrivo di un Von Blucher che con le sue armate possa ristabilire le sorti di una battaglia decisiva per il futuro della nostra amata Italia

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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