CASERTA. IL DECOLLO DELLA REGGIA-IMPRESA CHE STENTA AD ARRIVARE IN UNA CITTA’ CONDANNATA AL DEGRADO DALLA SUA STESSA CLASSE DIRIGENTE. LE OSSERVAZIONI DI PASQUALE NAPOLETANO E DI PIO DEL GAUDIO

by giovanna paolino

Al di la’ dell’ entusiasmo che accompagna e che sostiene l’operato di Mauro Felicori , Direttore della Reggia di Caserta, i fatti dimostrano che il Direttore si sta trovando dinanzi ad ostacoli insormontabili.

E si tratta di ostacoli di natura finanziaria.

Nelle scorse settimane e’ stato approvato il bilancio preventivo 2016 per la Reggia di Caserta e lo stesso Mauro Felicori ha operato nel dare priorita’alle esigenze di primaria manutenzione del sito.

Eppure la politica di gestione dell’Ente a lungo termine , cosi’ come proposta dal Direttore, non riesce ad attecchire in una terra difficile come la nostra.

Nei giorni scorsi il convegno “Art Bonus credito d’imposta per favorire le erogazioni liberali a favore della cultura” e’ stato un vero e proprio insuccesso al quale hanno partecipato al massimo 20 persone , principalmente commercialisti. L’iniziativa, organizzata dalla Reggia di Caserta, dalla Camera di Commercio di Caserta e dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Caserta, aveva l’obiettivo di informare il mondo manageriale/industriale sulle opportunità offerte dall’ Art Bonus, il credito d’imposta del 65% per donazioni in denaro a favore della cultura.

Assenti i Sindaci, gli esponenti delle Associazioni, gli Imprenditori , cioe’ i nuovi Mecenati quelli a cui Mauro Felicori si rivolge per realizzare un progetto manageriale che la valorizzi la Reggia. Si pensi alla manifestazione d’interesse richiesta dalla Reggia di Caserta a quanti fossero intenzionati a riqualifcare l’ex Convento dei Passionisti dove Mauro Felicori ” sogna” di poter realizzare un ostello per i giovani che arrivano a visitare la Reggia e , dunque, la citta’ di Caserta.

Un’altra mazzata per la promozione del sito vanvitelliano e’ la ” sopravvenuta mancanza di finanziamento ” per i lavori che prevedono la riqualificazione e la rifunzionalizzazione del percorso di collegamento Reggia -Belvedere di San Leucio . Un appalto Fondi Fesr pari a 1,9 milioni di euro per il recupero del Belvedere. Il progetto riguardava le Stalle Reali,il Terrazzo e il percorso che collega la Reggia al sito di San Leucio.

La notizia e’ stata data dal Dirigente del Settore Marcello Iovino il quale ha affermato che il nulla osta della Stazione Unica Appaltante e’ arrivato troppo tardi rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2015. La Sua avrebbe comunicato l’aggiudicazione definitiva dei lavori solo un mese e mezzo prima del termine entro il quale spendere i fondi che erano stati concessi. Un tempo impossibile considerato il fatto che , sempre secondo il Comune di Caserta,la realizzazione dei progetti incontra notevoli difficolta’ per mancanza di personale, di macchinari , di fondi per la esternalizzazione.

Ma non e’ tutto. Nei giorni scorsi una delle ditte che ha partecipato al bando ha chiesto l’accesso agli atti della intera procedura di appalto. Come si ricordera’ il Tar Campania aveva respinto il ricorso della Casertana Costruzioni , societa’ della famiglia Caprio, che non aveva ottenuto l’assegnazione dei lavori.

Alla fine , e’ stato come se il Comune di Caserta , con il procrastinarsi delle pratiche amministrative che hanno reso impossibile il finanziamento , avesse ribaltato la sentenza che escludeva la famiglia Caprio dall’appalto.

La ditta che, invece, si era aggiudicata l’appalto era l’AD Restauri e Costruzioni a cui i Caprio contestavano, peraltro, la mancata iscrizione nella ” white list” ovvero elenco di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa della Prefettura di Napoli.

La societa’ della famiglia Caprio si era collocata al secondo posto nella procedura aperta con bando del 5 giugno 2015 dal Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche.

Una cosa emerge in modo evidente : il Modello Reggia di Caserta, cosi’ come indicato da Mauro Felicori, stenta a decollare. Intorno al Direttore il vuoto politico e amministrativo e varie entita’ associative , che, nello spietato contesto della nostra terra , servono a ben poco.

Il problema della mancata realizzazione dei lavori di riqualificazione Reggia-Belvedere non e’ politico ma amministrativo. L’operazione era partita con una delibera firmata da Pasquale Napoletano , all’epoca assessore al bilancio e alle finanze del Comune di Caserta. Il bando e’ del 5 giugno 2015 a ridosso dello scioglimento dell’amministrazione Del Gaudio.

” Sto seguendo personalmente questa vicenda – ha detto Pasquale Napoletano – che ancora una volta dimostra come l’assenza di una classe politica alla guida della citta’ provochi danni notevoli”.

Parole inequivocabili che ancora una volta portano alla ribalta il funzionamento della macchina amministrativa casertana in una mentalita’ troppo avulsa dal mecenatismo di cui parla Mauro Felicori.

” E’ una vergogna – ha aggiunto Pio Del Gaudio ex Sindaco di Caserta- Di chi e’ la colpa?”. E afferma : ” Vi sono delle responsabilita’ precise in questa vicenda a partire dal Segretario Generale “.

Sono in tanti a puntare il dito contro i Dirigenti del COmune , che nel 2019 andranno in pensione senza lasciare un ricambio generazionale che consenta di gestire la promozione del territorio nel modo in cui intende Mauro Felicori.

Intanto in queste ore l’amministrazione comunale non riesce ancora a fornire direttive circa la fruibilita’ dei monumenti artistici e architettonici a Caserta nel fine settimana pasquale.

Mauro Felicori parla di impresa turistica in una citta’ che al momento non ha prospettive dinanzi a se’,

Se , a distanza di un anno , la citta’ vive il momento di peggiore degrado della sua storia , nonostante che la sfiducia alla giunta Del Gaudio nel maggio 2015, fu presentata a tutti come la porta verso nuovi orizzonti, viene da chiedersi : ” Chi e perche’ volle la fine di quella amministrazione ? E soprattutto a chi veramente e’ stato utile il commissariamento ?”.

Intanto Mauro Felicori aspetta che arrivi , in una terra come questa, condannata dalla sua stessa classe dirigente al degrado, un Mecenate che trasformi il deserto in oasi

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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2 risposte

  1. Flora caprio ha detto:

    1) La reggia doveva rimanere aperta martedì 8 dicembre , martedì 5 gennaio, martedì 29 marzo, ma dopo tanto ostruzionismo ottuso la città chiede a viva voce APERTURA TUTTI I MARTEDÌ;
    2) autobus ELETTRICO all’interno del pco;
    3 )fuori le auto dei dipendenti;
    4)corso di formazione X giovani tenuto dall’ultimo dei giardinieri del pco;
    5)apertura serale delle stanze e del museo
    6)ripristino dell’iniziativa di successo “percorsi di luce”
    7) organizzazione di una mostra a costo zero sulle tavole dei Borbone( tirare fuori , apparecchiando con cura porcellane, posate e tovaglie del ‘700); coinvolgere ristoranti locali x degustazioni enogastronomiche con ricette dell’epoca;
    8) organizzare un evento o una mostra o l’apertura di un nuovo spazio espositivo a fine dicembre 2016 con una pubblicità a tappeto su tutte le grandi testate, sui settimanali, su internet a partire dal mese di luglio 2016.
    9)non mollare mai la questione “abusivi nelle abitazioni annesse alla Reggia”
    10) utilizzare la reggia come location x
    Il cinema e le TV.

  2. Giorgio Cozzolino ha detto:

    Egregi Signori,
    con la presente Vi informiamo che in data 23 Marzo 2016 è stata fondata la Federico II Regno delle Due Sicilie Ltd. in Scozia.
    Lo scopo di questa società è quello di aiutare finanziariamente il Dr. Mauro Felicori in qualità di Direttore della Reggia di Caserta a riportare la stessa agli splendori del passato.
    Il primo passo sarà quello di proporci come concessionari per la gestione dell’ ex Convento dei Passionisti.
    Auguriamo il Dr. Mauro Felicori un buon lavoro e,cogliamo l’ occasione per ricordargli che non è solo ! I Cittadini del Regno delle Due Sicilie che sono dovuti emigrare non dimenticano la loro terra e,non ci facciamo intimorire da pseudo politici e da altri.
    Cordiali Saluti
    Giorgio Cozzolino

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