Avella – “Aspettando il Museo …. Artisti Contemporanei a confronto”

 

Valentina Angeli e Carlo Roberto SciasciaMostra Eureka 1

Si inaugurerà venerdì 16 dicembre, alle ore 18.00, presso il Palazzo Baronale di Avella, in provincia di Avellino, la mostra d’Arte contemporanea dal titolo “Aspettando il Museo …. Artisti Contemporanei a confronto”; saranno proposte 50 opere, molte delle quali provenienti da importanti collezioni private e frutto di un’attenta selezione effettuata dagli organizzatori.

L’evento è stato organizzato da Eureka Eventi d’Arte di Massimo Picchiami in collaborazione con la Pro Loco Abella di Avella (presidente prof. Pietro Luciano) e con il patrocinio morale del Comune di Avella.

La mostra sarà inaugurata nella sede del Comune di Avella e dell’istituendo Museo Archeologico. L’evento, curato dallo stesso Massimo Picchiami in collaborazione con il Commander. Luigi Trimarco della CCC Assisi – Malta e la Dama Domenica Concilio in arte Nikka, pittrice napoletana, sarà presentato dall’ing. Carlo Roberto Sciascia, uno dei maggiori critici attualmente presenti nel panorama artistico nazionale. Presenzierà il Sindaco di Avella Domenico Salvi.

Gli artisti, alcuni dei quali non italiani, sono stati selezionati dai presidenti di alcune associazioni come Ars Supra Partes, MAP di Cagliari, Fondazione De Nittis di Barletta; folto, poi, è il gruppo degli artisti gestiti e coordinati da Eureka Eventi; essi sono: Angeli, Ara, Baiano Svizzero Lampa, Bertoloni, Campestrin, Caruso, Cataneo, Curti, Di Cosmo, Rosa Di Donna, Explosimetri, Fino, Fiscardi, Gambardella, Giovannini, Guandalini, Karacelik, Lorenzetti, Maino, Marcotulli, Matacena, Menichetti, Mila, Moretti, Napoletti, Nikka, Nuzzo, Pacilio, Pantacchini, Nicoli, Off, Piatto, Piersigilli, Rubinia, Russo, Salvo, Simonetti, Smith, Tambè, Venturi, Verbena, Veschini, Vetrana, Voglio.

“Le opere di alcuni significativi e valenti artisti – ha affermato Massimo Picchiàmi – delineano alcune delle interessanti vie artistiche intraprese nel primo decennio del terzo millennio, valide anche sotto il profilo della qualità e dell’originalità. Essi utilizzano spesso materiali ed espressività particolari e personali e, grazie al dialogo ed a collettive mirate, sono in grado di ravvivare la loro ricerca e la loro sperimentazione mai poste come fine e/o <miraggio> della loro produttività, bensì sottese al fine di un miglioramento e frutto di una passionalità e da una <inquietudine> interna mai sopita, poste alla base della loro stessa arte”.

Le zone di provenienza degli artisti è eterogenea; infatti, alcuni provengono dalla Puglia, altri dall’Umbria e dal Lazio, molti dalle vicine Napoli e Caserta e tre di essi sono stranieri; alcune delle opere presentate fanno parte della prestigiosa collezione “Rosso luce nero tenebra”, proposta ultimamente a Fano dopo una selezione da parte di numerosi curatori e critici d’arte. artisti presenti, tutti affermati, hanno con vitaedi tutto rispetto e sono stati protagonisti quest’anno di eventi in prestigiosi luoghi istituzionali; molti di loro hanno vinto ed ottenuto premi e riconoscimenti nazionali.

L’esposizione propone sia dipinti figurativi classicheggianti, sia informali, sia materici; una sezione, inoltre, sarà dedicata alla fotografia ed un’altra all’arte concettuale. Molteplici sono gli stili pittorici e le tecniche utilizzate. Alcune opere sono inedite, presentate per la prima volta in occasione dell’evento/mostra.

Il critico Carlo Roberto Sciascia ha precisato che “L’Arte contemporanea, con esclusione di quella che si rifà al cosiddetto <sistema dell’arte> ed è dalla maggior parte del pubblico non gradita in quanto basata su logiche commerciali e non <veritiera>, può realizzare una proiezione dell’io in una dimensione più ampia ed aprire porte inaspettate. Essa è valida solo se basata su un’innata predisposizione, sulla passione, ma anche sullo studio e sull’esperienza e sul desiderio di visioni personali del mondo, insomma di trasmettere se stessi; in tal modo l’arte diventa strettamente connessa alle emozioni, per cui le diverse espressività artistiche costituiscono un vero e proprio linguaggio che deve essere un codice inequivocabile e condiviso in vario modo da tutti i fruitori. Importante, oltre che interessante, è l’aver realizzato, grazie all’incessante e disinteressato lavoro di alcuni operatori d’Arte, quale è Picchiàmi,  un itinerario alternativo a quello del sistema, che si sviluppa in luoghi istituzionali proponendo opere di tutto rispetto e, a volte, originali e dotate di personalità, delicatezza o veemenza, di quel quid, insomma, che trasforma il lavoro in opera d’Arte”.

La mostra rimarrà aperta fino al 22 dicembre 2012

 

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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