BEAU GESTE: UN GENEROSO ATTO DI ALTRUISMO!

 

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BEAU GESTE: UN GENEROSO ATTO DI ALTRUISMO!

 

di Raffaele CARDILLO

 

Un gesto sopraffino che solo i palati più r

PAOLELLA_ROSAMARIA

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affinati possono degustarlo e apprezzarne le intime essenze.

La solidarietà umana è un sentimento che alberga nelle anime più nobili, rinunciare a qualcosa che ti appartiene pur di appagare un tuo simile in palese difficoltà, rappresenta un atto di amore, un coinvolgimento empatico che assume dimensioni inusitate, una felicità che sazia, soddisfa i sensi.

Una società che crea diseguaglianze, pervasa sempre più da gretti utilitarismi, genera inquietudini, spiriti di rivalsa e disfacimento sociale.

Diventa a questo punto necessario il ricorso a qualcosa che travalica il freddo raziocinio e attingere all’unica fonte che disseta e fornisce le soluzioni ai travagli dell’Umanità: ci riferiamo ai dettami della Fede Cristiana, propugnatrice del principio di Fratellanza, l’unico collante capace di mantenere, di rinsaldare il rapporto tra i popoli.

Donare al prossimo senza pretendere corrispettivo, significa condividerne gli affanni e gioirne nell’aver ristabilito una condizione di precarietà, di aver procurato un sorriso, di aver rimosso un disagio.

Per dirla con Foscolo: ”Celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi, celeste dote è negli umani“.

Tutta questa premessa funge da protasi a quanto andremo a notificare, nel raccontare un evento che ha provocato unanimità di consensi e plauso condiviso.

Ero parzialmente convinto che si trattasse del solito giochino della politica, il voler defenestrare un personaggio scomodo, riottoso ai comandamenti dell’establishment e, quindi da relegare nel limbo del dimenticatoio, in attesa di probabili resurrezioni.

Tutto questo, naturalmente a favore di protagonisti perfettamente in linea con la corrente di pensiero dominante e, perciò destinatari di potenziali incarichi, a discapito degli ammutinati di turno.

Per la verità, eravamo piuttosto scettici circa la formulazione di questa teoria, perché ne mancavano i presupposti etici, data la specchiata trasparenza dei componenti la squadra, o perlomeno, non adusi a estemporanei rimescolamenti di carte.

Una notizia sulle prime, deflagrante, quella del cambio della guardia al Comune di Cancello ed Arnone, ci riferiamo alle dimissioni dell’assessore Paolella, la cui delega è stata assunta dal sig. Massimilla, già assessore uscente della precedente amministrazione.

Non conoscendone i risvolti di tale cambiamento di rotta, ogni ipotesi era arguibile ma non legittimata da fatti reali.

Finalmente, dopo attente indagini, è venuta alla luce la verità ufficiale.

Una verità che lascia di stucco, che stravolge i canoni consolidati di una politica becera, abituata a inveterate scelleratezze, pur di conservare l’agognato scranno.

Ebbene nonostante quanto stabilito e consacrato dai sacri testi, circa le regole auree da osservare, nell’agone dell’arte del governare: ecco ergersi all’orizzonte una figura esile, dai lineamenti graziosi, dignitosa nel portamento, supportata da un carattere fiero che ne connotano l’indipendenza di giudizio e la buona disposizione verso il prossimo, che rinuncia a un prestigioso incarico pur di favorire un collega di cordata in palese difficoltà.

Tutto questo potrebbe sembrare un panegirico, un florilegio, invece è la prova luminosa di un altruismo che travalica i normali confini dei rapporti tra i consociati.    

Un gesto oserei dire innaturale dati i tempi di morta fede, di dissacramento dei valori morali, ma riteniamo estremamente contagioso per le generazioni future.

Auspichiamo, quindi, un ritorno agli antichi valori, alla riscoperta di quell’umanitarismo che permeava, di cui era intriso il tessuto sociale dei nostri Padri, una bandiera che sventolava sul pennone più alto, a testimonianza di una fede, simbolo di un credo, di un’appartenenza a dei codici di comportamento che hanno costituito, da sempre, l’ossatura di una società civile degna di questo nome.

Rinnoviamo, a questo punto, il nostro plaudire alla signora Paolella, esternandole i sentimenti di vivo compiacimento e apprezzamento, invitandola a perseguire con determinazione gli idealismi di cui è nobile portatrice, non facendo mai mancare la sua professionalità alla macchina comunale, di cui era e resta una pedina fondamentale.   

 

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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