Santa Messa Domenica 29 Dicembre

gesu-7LA PAROLA
29 dicembre 2013
Domenica
S. Tommaso Becket (mf)
Santa Famiglia (s) – P

PREGHIERA DEL MATTINO
Santa Famiglia, ti preghiamo oggi per le famiglie cristiane di tutto il mondo; concedi la perseveranza a coloro che sono “insieme” nella celebrazione della loro fede; mostra il cammino da seguire a coloro che cercano la comunione e l’unità: la via che tu stesso hai percorso, la via della croce; fa’ scoprire la saggezza della comunione nelle gioie e nei sacrifici a coloro che si sentono soli, nonostante siano in mezzo agli altri. Concedi la pace a ogni famiglia, ora e sempre.

ANTIFONA D’INGRESSO
I pastori si avviarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe, e il Bambino deposto nella mangiatoia. (Lc 2,16)

COLLETTA
O Dio, nostro creatore e Padre, tu hai voluto che il tuo Figlio, generato prima dell’aurora del mondo, divenisse membro dell’umana famiglia; ravviva in noi la venerazione per il dono e il mistero della vita, perché i genitori si sentano partecipi della fecondità del tuo amore, e i figli crescano in sapienza, età e grazia, rendendo lode al tuo santo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo…

PRIMA LETTURA (Sir 3,2-6.12-14)
Chi teme il Signore onora i genitori.
Dal libro del Siracide
Il Signore ha glorificato il padre al di sopra dei figli
e ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
Chi onora il padre espìa i peccati e li eviterà e la sua preghiera quotidiana sarà esaudita.
Chi onora sua madre è come chi accumula tesori. Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
Chi glorifica il padre vivrà a lungo, chi obbedisce al Signore darà consolazione alla madre.
Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. Sii indulgente, anche se perde il senno, e non disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore.
L’opera buona verso il padre non sarà dimenticata, otterrà il perdono dei peccati, rinnoverà la tua casa.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 127)
R. Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie.
Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene. R.
La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa. R.
Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita! R.

SECONDA LETTURA (Col 3,12-21)
Vita familiare cristiana, secondo il comandamento dell’amore.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi
Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro.
Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza. Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino.
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (cf. At 16,14)
R. Alleluia, alleluia.
La pace di Cristo regni nei vostri cuori;
la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza.
R. Alleluia.

VANGELO (Mt 2,13-15.19-23)
Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo».
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino».
Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».
Parola del Signore.

OMELIA
Contempliamo la Santa Famiglia e, nelle parole del vangelo di questa festività, consideriamo Gesù, Maria e Giuseppe.
Subito dopo l’adorazione dei Magi, Matteo narra nel suo Vangelo la fuga in Egitto, la strage degli innocenti e il ritorno dall’Egitto: tre episodi collegati alla storia della Santa Famiglia e presentati nel Vangelo come altrettanti compimenti di profezie dell’Antico Testamento.
L’angelo del Signore è apparso in sogno a Giuseppe e gli ha detto: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo”.
Dio, colui che è il Salvatore, agisce in diversi modi.
Un tempo aveva salvato un altro Giuseppe, sempre in Egitto, facendo sì che sfuggisse ai suoi fratelli, uscisse dalla prigione e avesse, infine, autorità e potere per aiutare i suoi fratelli e l’intera famiglia di Giacobbe, suo padre. Davvero Dio salva in diversi modi. Questa volta salva la Santa Famiglia grazie all’aiuto di un altro “giusto”: san Giuseppe, spinto ad obbedire alle parole dell’angelo proprio dalla sua fiducia nel disegno divino e nel compimento della volontà celeste.
“Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto”, proprio mentre Betlemme e i dintorni stavano per risuonare di pianti e lamenti, provocati dalla strage degli innocenti. Dopo la morte di Erode, sempre obbedendo alle parole dell’angelo, Giuseppe ritorna dall’Egitto, portando con sé Gesù e Maria, per stabilirsi a Nazaret.
La fede in Dio e l’obbedienza alla sua parola possono cambiare il cammino della nostra vita. Così, è per la nostra salvezza che Dio ha salvato la Santa Famiglia.

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli, Signore, questo sacrificio di salvezza, e per intercessione della Vergine Madre e di san Giuseppe, fa’ che le nostre famiglie vivano nella tua amicizia e nella tua pace. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Giuseppe ritornò in Galilea e andò ad abitare a Nazaret, perché si adempisse la profezia: sarà chiamato Nazareno.

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Padre misericordioso, che ci hai nutriti alla tua mensa, donaci di seguire gli esempi della santa Famiglia, perché dopo le prove di questa vita siamo associati alla sua gloria in cielo. Per Cristo nostro Signore.

MEDITAZIONE
L’angelo che ha esortato Giuseppe alla fuga in Egitto con Gesù e Maria, ha aggiunto: “Perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo”. Quel bambino era, come sappiamo, il Figlio di Dio. Nelle parole dell’angelo si scorge il primo “segno” della croce, la prefigurazione di ciò che sarebbe accaduto più tardi, quando altri avrebbero cercato il Figlio di Dio per mandarlo a morte. Se i tre re magi simboleggiano, nei Vangeli, tutti coloro che, in buona fede, si mettono alla ricerca di Gesù per adorarlo, Erode rappresenta coloro che cercano il Figlio di Dio per mandarlo a morte. Gesù è stato cercato. Lo è e lo sarà sempre.
Anche noi lo cerchiamo, per adorarlo.
Rifugiandosi in Egitto, Giuseppe ha protetto il Figlio di Dio. Momento misterioso in cui la creatura protegge il suo Creatore. Giuseppe ci insegna a proteggere la vita di Gesù in noi, nella Chiesa, nel mondo: difendendo la sua vita, difendiamo in realtà la nostra.
La Famiglia di Nazaret è un modello per le famiglie cristiane, una scuola dove si impara a difendere la vita divina e la vita umana. Beato l’uomo che obbedisce al Signore! L’obbedienza al Signore è la santità; la santità è la vita divina, che dobbiamo sempre conservare e proteggere. Il Gesù che riceviamo nella santa Comunione è quello stesso Gesù protetto da Giuseppe contro Erode. San Giuseppe ci insegna a difendere Gesù, a difendere la sua vita nella nostra. Noi non dobbiamo fuggire Erode, ma il peccato, soprattutto il peccato mortale, che annulla la vita della grazia, la nostra comunione con Dio.
Le famiglie che si lasciano ispirare dal modello della Famiglia di Nazaret sapranno difendere non solo la vita divina, fatta di grazia e di santità, ma sapranno anche proteggere la vita umana. L’immagine del bambino Gesù richiama quella di ogni bambino che, debole e fragile, si attende da noi amore e protezione.
Matteo ci dice che, dopo la morte di Erode, di ritorno dall’Egitto, la Santa Famiglia, dovendo evitare la Giudea, dove regnava Archelao figlio di Erode, si stabilirà a Nazaret. Ci sarà sempre un luogo dove la famiglia possa stare lontana dal male e dal Maligno; ci sarà sempre un riparo per coloro che si lasciano guidare da Dio sul cammino che conduce alla santità.
Mons. IOAN ROBU

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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