Cancello Arnone. Dalla protezione civile: grazie Sincerithas.
                                                          di Pasquale Leggiero.
 Pochi giorni orsono dalle colonne di questo sito è stato pubblicato un articolo dal pseudonimo Sincerithas. Che scriveva:
In data odierna prendiamo in considerazione la protezione civile di Cancello Arnone, non questi volontari in se e per se ma le istituzioni e praticamente qui si parla del comune. Come ogni anno i comuni dovrebbero essere dotati di vari fondi e tra questi, ci dovrebbe essere il fondo della protezione civile, che andrebbe speso per quest’ultima. A Cancello Arnone questi fondi non esistono o non vengono spesi per il bene della protezione civile? Viene da chiedersi: come mai un comune che nel lontano 1995/96 con giusta delibera di giunta riconobbe un’associazione di volontariato e protezione civile, operante sul territorio, quale propria protezione civile, poi non fa niente per realizzare che essa s’ingrandisca? In altre località ci sono protezioni civili da far paura. A Cancello Arnone, invece, questi ragazzi sono lasciati allo sbaraglio. Pure va detto che essi non sono mai assenti, in qualcosa che si svolge in paese. Questi volontari non dispongono di alcun mezzo di protezione civile e li vediamo in giro con le loro auto personali, come mai? Il mio augurio e che si possano avere delle risposte alle mie domande.
Il presidente dell’associazione di protezione civile, Giovanni Di Gennaro, e tutti i volontari intendono dire il loro grazie a Sincerithas, perché è un cittadino che ha preso visione della loro associazione nel fare una giusta considerazione e pensano che questa non voglia essere una critica alle istituzioni presenti sul territorio ma solo una pura e semplice curiosità di un libero cittadino che ha voluto rivolgere una semplice domanda, nell’attesa che risponda chi di competenza. Chiaramente i volontari rimangono grati a Sincerithas per aver compreso il senso del volontariato di protezione civile e per aver sentito il bisogno di esternare i suoi pensieri. Concludiamo con le stesse parole dei volontari: Grazie Sincerithas. Â