CANCELLO ED ARNONE – “LETTERATITUDINI” INCONTRO MESE DI FEBBRAIO 2012

 

E’ del 23 u.s. l’incontro mensile del gruppo di lettura “Letteratitudini” di Cancello ed Arnone.

Questo mese è stato trattato uno scrittore molto attuale e la relatrice di turno avv. Pina Manzo ci ha relazionato con grande maestria e competenza in merito a questo personaggio dalla vita molto travagliata, ma autore di best-seller mondiali:

 

Paulo Coelho è nato a Rio de Janeiro, in Brasile, nell’agosto del 1947. Ha condotto una vita molto intensa. Prima di acquisire una notorietà internazionale e divenire un autore di best-seller mondiali, ha dovuto superare molti ostacoli. Durante l’adolescenza, ha subito la brutale terapia degli elettroshock: accadde quando, tra il 1966 e il 1968, i genitori lo fecero ricoverare per tre volte in un ospedale psichiatrico, reputando un segno di pazzia il suo atteggiamento ribelle.

A causa della frequentazione di alcuni ambienti artistici, venne incarcerato e sottoposto alla tortura fisica per presunte attività sovversive contro la dittatura brasiliana.

Più tardi, Paulo Coelho incontrò la rock-star Raul Seixas e aderì al movimento hippie, vivendo quella che venne considerata l’età “dell’amore e della pace”, l’epoca di “sesso, droga e rock’n’roll”. Insieme, tra il 1973 e il 1982, i due artisti composero circa 120 canzoni, che rivoluzionarono la musica pop in Brasile – alcune di esse sono ancora oggi dei successi. Hérica Marmo ha descritto questo periodo della sua vita nel libro A Canção do Mago. A trajetória musical de Paulo Coelho, pubblicato nel 2007. Hippie, giornalista, rock-star, attore, commediografo, regista teatrale e produttore televisivo… un vortice di attività che si interruppe nel 1982, durante un viaggio in Europa. A Dachau, e qualche tempo dopo ad Amsterdam, Paulo ebbe un incontro mistico con “J”, il suo futuro mentore, che lo convinse a percorrere il Cammino di Santiago de Compostela, un pellegrinaggio medievale la cui strada si snoda tra Francia e Spagna. Nel 1986, all’età di 38 anni, Paulo Coelho percorse il Cammino di Santiago: fu lì che riabbracciò il cristianesimo, ritrovando quella fede che gli era stata trasmessa dai gesuiti durante il periodo della scuola. Coelho avrebbe descritto questa esperienza nel suo primo libro, Il Cammino di Santiago, pubblicato nel 1987. L’anno successivo, uscì la sua seconda opera, L’Alchimista, quella che gli consentì di ottenere una fama mondiale. Oggi il romanzo viene considerato un classico moderno, ed è ammirato universalmente. La storia raccontata – che molti giudicano senza tempo – è destinata a incantare e a ispirare intere generazioni di futuri lettori. L’Alchimista fu seguito da Brida (1990), Il dono supremo (1991, un’opera che trae spunto da un testo di Henry Drummond), Le Valchirie (1992), Maktub (1994), Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto (1994), Monte Cinque (1996), Lettere d’amore del Profeta (1997, basato su un lavoro di Kahlil Gibran), Il manuale del guerriero della luce (1997), Veronika decide di morire (1998) e Il Diavolo e la Signorina Prym(2000). Tra le pubblicazioni più recenti si ricordano: Undici minuti (2003), Lo Zahir (2005), Sono come il fiume che scorre (2006), La strega di Portobello (2007) e Il vincitore è solo (2009), tutti editi in Italia da Bompiani.

Paulo Coelho ha ricevuto numerosi premi internazionali assai prestigiosi. I critici hanno lodato il suo stile poetico, realistico e filosofico, e il suo linguaggio simbolico, che non parla solo alla mente ma anche al cuore. Dal 2002 è membro della prestigiosa Accademia Brasiliana delle Lettere. Paulo Coelho compare nel Guinness dei Primati per il maggior numero di traduzioni (53) di un singolo titolo (L’Alchimista) firmate in una sola seduta (45 minuti). Questo record è stato raggiunto durante una gara internazionale di “sedute di firma”, svoltasi alla Fiera del Libro di Francoforte nel 2003. Dietro lo scrittore c’è un uomo che ama leggere e viaggiare, un individuo al quale piacciono i computer, internet, la musica, il gioco del calcio, che adora fare passeggiate e praticare il kyudo – una disciplina orientale che unisce la pratica del tiro con l’arco alla meditazione. Ha sempre nutrito un profondo interesse per il cinema, e attualmente sta lavorando al suo primo progetto cinematografico, intitolato La strega sperimentale. Al mattino si alza sempre molto presto e, dopo una passeggiata di due ore, si dedica al lancio di 24 frecce con uno dei suoi tre archi. Insieme con la moglie Christina Oiticica, divide la propria esistenza tra Rio de Janeiro e l’Europa.

Aleph

Nel suo romanzo più personale, Paulo Coelho torna con un meraviglioso viaggio alla scoperta di sé. Come Santiago, il pastore dell’Alchimista, anche Paulo sta affrontando una profonda crisi di fede ed è alla ricerca di un cammino che lo aiuti nella sua rinascita spirituale. L’unica vera possibilità è di ricominciare tutto da capo.

Così intraprende un viaggio che lo condurrà attraverso l’Africa, l’Europa e l’Asia lungo il percorso della Transiberiana, un viaggio che gli riporterà energia e passione.

Quello che Paulo non sa è che incontrerà Hilal, una giovane violinista piena di talento, che ha amato cinquecento anni prima, ma che ha tradito con un gesto di codardia talmente estremo da impedirgli di raggiungere la felicità in questa vita. Insieme inizieranno un viaggio mistico nel tempo e nello spazio che li porterà più vicino all’amore, al perdono e al coraggio di superare tutti gli ostacoli che la vita, inevitabilmente, ci presenta.

Meraviglioso e illuminante, Aleph ci invita a riflettere sul significato del nostro viaggio personale. Siamo davvero quello che vogliamo essere, facciamo davvero quello che vogliamo fare?

Molti libri si leggono. Aleph si vive.

 

L’ Alchimista

Un pastorello andaluso, Santiago, ha un grande desiderio: viaggiare. E, dopo un sogno premonitore, si mette in viaggio per Tarifa, dove una zingara lo invita a raggiungere le piramidi d’Egitto, dove, a sua detta, troverà un tesoro. L’incontro con il vecchio Melquidedec, re di Salem, che si offre di svelargli il sito del tesoro in cambio di un decimo del suo gregge, rafforza Santiago nei suoi propositi. Ritroviamo il pastorello a Tangeri, derubato di ogni suo avere e costretto a lavorare per mesi presso il Mercante di Cristalli. Raccolto il denaro necessario, si rimette in viaggio nel deserto e qui incontra un inglese alla ricerca della pietra filosofale. Da ogni incontro Santiago trae qualche perla di saggezza. Giunto infine alle piramidi, si accinge a scavare alla ricerca del tesoro, ma un cavaliere lo avverte che esso si trova in Ispana, sotto un sicomoro accanto a una chiesetta. Santiago rientra in patria, dove infine troverà il baule pieno di monete d’oro.

Il Cammino di Santiago

quando si va verso un obiettivo, è molto importante prestare attenzione al Cammino. È il Cammino che ci insegna sempre la maniera migliore di arrivare, e ci arricchisce mentre lo percorriamo.”

“Lo Straordinario risiede nel Cammino delle Persone Comuni.”

Il Cammino di Santiago racconta il viaggio del narratore Paulo lungo il sentiero dei pellegrini che conduce a Santiago di Compostela, in Spagna. In compagnia della sua guida spirituale, il misterioso ed enigmatico Petrus, Paulo affronta una serie di prove ed esercizi, incontra figure che mettono a repentaglio la sua determinazione e la sua fede, schiva insidiosi pericoli e minacciose tentazioni, per ritrovare la spada che gli permetterà di diventare un Maestro Ram. Il Cammino, realmente percorso da Paulo Coelho nel 1986, diventa così luogo letterario di un ispirato romanzo d’avventure che è nello stesso tempo una affascinante parabola sulla necessità di trovare la propria strada nella vita. Composto nel 1987, Il Cammino di Santiago occupa un posto peculiare nell’opera di Paulo Coelho, non soltanto perché è il suo primo romanzo – cui farà seguito L’Alchimista – ma soprattutto perché rivela pienamente l’umanità del suo messaggio e la profondità della sua ricerca interiore.

Guerriero della luce.

La prima biografia ufficiale di Paulo Coelho, per scoprire finalmente la verità di una vita trascorsa tra le esperienze più estreme, affrontate con il coraggio di un Guerriero della Luce. L’autore, Fernando Morais, ha avuto libero accesso alle carte segrete di Paulo Coelho, ai suoi diari, ai suoi registri.

In anni di lavoro, ha dato vita alla biografia entusiasmante di un uomo che ha affrontato e vinto le sfide delle sue tante vite: ha rischiato di morire alla nascita, ha flirtato con il suicidio, ha sofferto il ricovero in un ospedale psichiatrico, ha subito le brutalità dell’elettroshock, è caduto nell’abisso della droga, ha provato tutte le esperienze sessuali, ha incontrato il diavolo, è stato arrestato sotto la dittatura, ha contribuito alla rivoluzione del rock in Brasile, ha riscoperto la fede ed è divenuto uno degli scrittori più letti al mondo.

“A Fernando ho detto cose che non ho mai detto a nessuno… neanche a me stesso” – Paolo Coelho.

Il Dono supremo

“L’Amore è la vera energia della vita.”

Una moltitudine di persone, assetata di saggezza e spiritualità, si raccoglie intorno a un predicatore.

La parola viene data a un giovane missionario seduto fra gli ascoltatori, Henry Drummond, che ha vissuto per alcuni anni in Africa. Henry apre la Bibbia e legge la prima Lettera di San Paolo ai Corinzi.

Al centro dell’epistola è l’amore, che è superiore a tutto, non ha confronto con nessun’altra facoltà dello spirito, neanche la fede, ed è il dono supremo che culmina nell’inno alla carità del capitolo tredicesimo.

A partire dal libro La migliore cosa del mondo del pastore protestante Henry Drummond, Paulo Coelho riflette sul messaggio contenuto nella prima Lettera di San Paolo ai Corinzi.ù

Amore

 

CATALINA ESTRADA, quando era bambina, si meravigliava davanti ai lussureggianti giardini e alla natura vibrante del suo paese natale, la Colombia. Ora che è diventata un’illustratrice di successo a livello internazionale e vive a Barcellona, Catalina non ha dimenticato le sue radici. La sua capacità di meravigliarsi come una bambina è ancora evidente nel suo lavoro, attraverso esplosioni di colore e vivida eleganza.

 

 

Sulla Sponda  del fiume  Piedra Mi sono seduta  e ho pianto.

 

L’amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita:

ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo.

L’amore può condurci all’inferno o in paradiso,

comunque ci porta sempre in qualche luogo.

E’ necessario accettarlo,

perché esso è ciò che alimenta la nostra esistenza.

Se non lo accettiamo, moriremo di fame

pur vedendo i rami dell’albero della vita carichi di frutti:

non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli.

E’ necessario ricercare l’amore là dove si trova,

anche se ciò potrebbe significare ore, giorni,

settimane di delusione e di tristezza.

Perché, nel momento in cui partiamo in cerca dell’amore,

anche l’amore muove per venirci incontro, e ci salva…

E’ necessario correre dei rischi …

riusciamo a comprendere il miracolo della vita solo quando

lasciamo che l’inatteso accada.

Se non rinasceremo, se non torneremo a guardare la vita

con l’innocenza e l’entusiasmo dell’infanzia,

non ci sarà più significato nel vivere.

Colui che è saggio, lo è soltanto perché ama.

E colui che è sciocco, lo è soltanto perché pensa di poter capire l’amore.

So che l’amore è come le dighe:

se lasci una breccia dove possa infiltrarsi un filo d’acqua,

a poco a poco questo fa saltare le barriere.

E arriva un momento in cui nessuno riesce più a controllare

la forza delle barrierreSe le barriere crollano,

l’amore si impossessa di tutto.

E non importa più cio’ che è possibile o impossibile,

non importa se possiamo

continuare ad avere la persona amata accanto a noi:

amare significa perdere il controllo.

Certe persone vivono in lotta con altre, con se stesse, con la vita.

Allora si inventano opere teatrali immaginarie

e adattano il copione alle proprie frustrazioni.

Esistono le sconfitte. Ma nessuno puo’ sfuggirvi.

Percio’ è meglio perdere alcuni combattimenti

nella lotta per i propri sogni,

piuttosto che essere sconfitto

senza neppure conoscere

il motivo per cui si sta lottando.

L’universo ci aiuta sempre a lottare per i nostri sogni,

per quanto sciocchi possano sembrare.

Perchè sono i nostri,

e soltanto noi sappiamo quanto ci costa sognarli.

Esistono cose nella vita

per le quali vale la pena di lottare sono alla fine.

E’ inutile parlare dell’amore

perchè l’amore ha una propria voce e parla da sé.

La felicità è qualcosa che si moltiplica quando viene condivisa.

 La nostra grande sorpresa siamo noi stessi.

Sia fatta la tua volontà Signore.

Perchè tu conosci la debolezza dl cuore dei tuoi figli

e a ciascuno concedi solo il fardello che puo’ sopportare.

Che tu comprenda il mio amore,

perchè è l’unica cosa che possiedo realmente,

l’unica cosa che potrò portare con me nell’altra vita.

Fa che esso si mantenga coraggioso, puro e sempre vivo,

malgrado gli abissi e le trappole del mondo.

Anche se avesse dovuto significare partenza, solitudine, tristezza,

l’amore valeva comunque ogni centesimo del suo prezzo.

L’amore si scopre soltanto amando.

I sentimenti devono essere sempre in libertà.

Non si deve giudicare un amore futuro

in base alla sofferenza passata.

Dio è qui ora, accanto a noi.

Possiamo vederlo in questa nebbia, in questo suolo,

in questi abiti, in queste scarpe.

I suoi angeli vegliano quando noi dormiamo e ci aiutano quando lavoriamo.

Per ritrovare Dio, basta guardarsi intorno.

Raramente ci rendiamo conto che siamo circondati da ciò che è straordinario.

I miracoli avvengono intorno a noi, i segnali di Dio ci indicano la strada,

gli angeli chiedono di essere ascoltati

Va a prendere le tue cose…

I sogni richiedono fatica.

 

Aforismi

1.Una vita senza causa è una vita senza effetto.

2.Le parole sono lacrime fermate con la scrittura.

Le lacrime sono parole che hanno urgenza di sgorgare.

3.Di tanto in tanto avremmo davvero bisogno di essere stranieri a noi stessi. Dimodoché la luce nascosta nella nostra anima illumini ciò che esiste intorno a noi.

4.Nessuna vita può dirsi completa senza un pizzico di follia.

5.Se fossi stato persuaso di vincere, anche la vittoria avrebbe creduto in me.

6.Se cerchiamo qualcosa, anche quel qualcosa è in cerca di noi.

7.Da molto tempo, ho appreso che posso curare le mie ferite solo quando ho il coraggio di affrontarle. E ho imparato anche a perdonarmi e a correggere i miei errori.

8.Mi è sempre stato accanto, mi ha dato il meglio di sé, e io desidero stargli vicino sino alla fine dei miei giorni. Ma i moti del cuore sono un mistero, e io non capirò mai ciò che è accaduto. Di certo, so che quell’incontro accrebbe la fiducia in me stessa, mostrandomi che ero ancora capace di amare e di essere amata, e rivelandomi un insegnamento che non dimenticherò mai nella vita, quando ti trovi di fronte a una cosa importante non significa che devi rinunciare a tutte le altre.

9. Amare significa comunicare con l’altro e scoprire in lui una particella di Dio.

10. In ogni minuto dell’esistenza, rammenterò sempre che l’amore è libertà. .

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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