Cancello ed Arnone- Come si vota il 26 e 27 maggio

di Luca Gravante

Municipio Cancello Arnone

In vista della prossima tornata elettorale del 26 e 27 maggio,  che vedrà interessato anche il  nostro comune nel rinnovo delle cariche amministrative, è bene che si ponga l’attenzione su una fattispecie di notevole importanza ai fini del voto,   ossia,  la cosiddetta  doppia preferenza.

Con la legge  del 23 novembre 2012 , n. 215  titolata “Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte degli enti locali e nei consigli regionali.”, il Parlamento, sulla scorta di una legge di ugual tenore promulgata dalla regione Campania,  ha apportato delle modifiche sostanziali al testo unico degli enti locali, stabilendo la vigenza su tutto il territorio nazionale di quella che  tecnicamente viene definita  “parità dei generi”.

In sostanza, il   legislatore traccia  linee guida affinché si addivenga ad  una formale e  concreta  parità tra i sessi mediante le soluzioni di seguito indicate.

Innanzitutto l’art. 2   “Parita’ di accesso alle cariche elettive e agli organi esecutivi dei comuni e delle province” , al punto 1  lettera  a) stabilisce  “«Le  modalita’ di elezione dei consigli circoscrizionali e la nomina o la designazione dei componenti degli organi esecutivi sono comunque disciplinate in modo da garantire il rispetto del principio della parita’ di accesso delle donne e degli uomini alle cariche elettive…”  proseguendo  alla lettera  c)  “…Nelle liste dei candidati e’ assicurata la rappresentanza di entrambi i sessi. Nelle medesime liste, nei comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti, nessuno dei due sessi puo’ essere rappresentato in misura superiore ai due terzi dei candidati…”.

Quindi  il punto cardine è  garantire il principio di parità di accesso alle cariche a cui  bisogna aggiungere, o meglio,   “assicurare”  (termine non a caso scelto) che tale crisma  venga applicato , anche e soprattutto nello stilare materialmente le liste  indicandone persino la misura. Ma non solo. Se tale disposizione non venisse rispettata addirittura il punto 2 lettera a) del medesimo articolo impone in prima istanza  una riduzione del numero dei componenti il cui genere ( uomini o donne)  risulti  eccedente i 2/3 nella composizione della lista e successivamente, in seconda istanza,  come  previsto al punto 2 lettera b)   n. 1, addirittura la ricusazione della lista se dalla riduzione si oltrepassi la misura minima prevista.

Volendo essere pragmatici, con riferimento al nostro comune il numero dei candidati previsti per ogni lista  è  di 10 persone.  Nel momento in cui dalla redazione  della lista si evince che ci sono 8 uomini  e 2 donne , si ridurrà la stessa da 10 a 7 (misura minima)  eliminando gli uomini, in quanto sesso preponderante. In questo caso la lista sarebbe ammessa, ma se avessimo  9 uomini e 1 donna , pur operando tale taglio, comunque avremo una misura del genere maschile eccessiva, quindi si realizzerebbe la ricusazione.

Ciò per  quanto riguarda  l’ amalgama di una lista , tuttavia il successivo punto 2 dice anche altre cose, ovvero  “…Ciascun elettore può  altresì esprimere, nelle apposite righe stampate sotto il medesimo contrassegno, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista da lui votata.  Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.”

In sostanza ognuno di noi quando andrà a votare avrà la facoltà di poter esprimere o una singola preferenza oppure   due preferenze. Tuttavia se questa è una facoltà, l’obbligo inizia a sussistere nella identificazione non dei candidati ma dei generi, ossia necessariamente un uomo e una donna. Se questa condicio non venisse rispettata, si potrà  procedere alla convalida solo della prima scelta con relativo  annullamento della seconda.

Quindi  bisogna prestare attenzione, in quanto il singolo elettore dovrà essere ben informato di ciò che col proprio voto potrà fare e di come vorrà dare il proprio contributo. Sarebbe opportuno improntare un’attività di sensibilizzazione che abbia come fine unico informare i cittadini.

Dott. Luca Gravante

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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