Cancello ed Arnone-Veritas commenta le elezioni provinciali

Frattasio

Mirko Russo

Oggi parliamo di elezioni provinciali e dei risultati  avutesi con i nostri compaesani.
La situazione , diciamolo subito, poteva essere migliore. A parte i sig. Raimondo e Peluso che hanno raccolto poche adesioni alla loro causa, la vera sfida si è consumata tra Frattasio e Russo.  Due candidati che hanno avuto il merito di aver incendiato una sfida nello spoglio, con un  testa a testa mozzafiato  , vedendo alla fine una maggiore adesione alla

Agostino Raimondo

 ragioni di Frattasio   per alcune centinaia di voti. A parte le varie considerazioni che in tal sede possono essere fatte circa la conduzione della campagna elettorale di entrambi, dei loro modi di porsi e interfacciarsi con l’elettorato, il vero problema che quivi mi preme è un altro,  ossia:  le alcune centinaia di voti andati a candidati  che non sono del paese. Oggi come ieri,  siamo rimasti nuovamente al chiodo, cosi come predissi, senza riuscire a portare nuovamente la nostra voce allo scranno di corso Trieste, e quindi,  a non poter essere rappresentati nelle nostre necessità e bisogni, affidandoci nuovamente a
 lla magnanimità spicciola di qualche altro amico politico,  che non avendo interesse per noi , riesca a farci avere qualcosa  tanto per darci un contentino e assicurarsi i soliti voti e amicizie per la successiva tornata elettorale. Ecco il vero problema. Siamo    deficitarii sotto l’aspetto della comunità di intenti . Siamo laconici nelle intese ,  quando effettivamente dovremmo trovare un punto in cui essere forieri di senso comune e dare sostegno incondizionato a chicchessia  per il bene di tutti noi, ma soprattutto del paese. Il risultato ottenuto dai nostri compaesani , seppur appagante , non basta in termini di utilità. Siamo cosi,  la colpa è esclusivamente nostra, non possiamo prendercela con nessuno, niente rimpianti e ne lacrime di coccodrillo, il voto cosi come strutturato dà l’idea di questo paese, ovvero fratelli minori di uno maggiore che è  Casal di Principe, e sempre condannati ad assumere un ruolo secondario. Vorrei tanto , ma tanto avere l’occas
 ione di dire a quelle persone che hanno dato ( seppur con la rispettabile e democratica libertà di scelta costituzionalmente prevista) la loro adesione a dei personaggi non paesani, siete contenti essere  derisi e messi da parte proprio da costoro ?
 Perché cari miei     questa , nonostante la vostra scelta conforme alla legge  , è la condizione non solo di chi ha operato diversamente da voi , ma anche per ironia della sorte,  la vostra, visto che siete membri di questa comunità. Per i prossimi cinque anni si elemosinerà ai politici di Casale, come sempre del resto. Quindi  seppur allenati in questo esercizio,   almeno risparmiateci in pubblico le vostre paternali sulla giustezza delle vostre ragioni. Io sono un cittadino di questo paese , ho votato per questo paese e per questa amministrazione, voglio che la mia città sia migliore e che venga considerata con il rispetto dovuto, pretendo che la nostra voce e i nostri interessi vengano patrocinati da chi sa e da chi conosce questo territorio e questa gente, non voglio essere la ruota di scorta ne la  riserva di alcuno. Questo è uno sfogo , dettato dall’amore accorato per questa terra, al di là dei diversissimi aspetti che influenzano il carattere e la tradizione
 politica di ognuno di noi. Meditate dunque, riflettete sul male che avete fatto a questo paese,  e risparmiateci le lagne  ipocrite e le vuote parole di circostanza, anche perché , come disse Cesare , Alea iacta  est ……
Saluti Veritas.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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