Cancello ed Arnone, Veritas non ha divisa
Esimio sig. Leggiero il seguente intervento si articolerà in due fasi , per dare una intelligibilità migliore al lettore.
In primis, sono rimasto molto divertito dalle sue conclusioni con le quali in maniera ardimentosa tentava ancora una volta di identificare la mia persona. Molti e in tante occasioni hanno cercato di individuarmi ora nella veste di primo cittadino ora in chissà quale altro professionista, ma mai in una che indossasse una divisa. Da questo punto di vista lei rappresenta una novità ma ahimè parimenti e oltremodo fuori luogo. Il fatto che abbia dedotto una mia nuova identità  dai riferimenti ai temi da portati alla sua attenzione nell’ultimo confronto , non risultano sufficienti o apprezzabilmente in grado di supportare la sua tesi. Se cosi fosse lo sa quanti mestieri mi sono stati addebitati negli ultimi due anni? Moltissimi…. La verità sig. Leggiero è che il sottoscritto ha una conoscenza profonda delle dinamiche nostrane dapprima che lei nascesse ed ecco la mia erudizione nelle varie fattispecie oggetto di trattazione.
Però questa volta un regalo con una piccola chicca gliela do, cosi da renderle più intrigante questa sua investigazione, quindi, le dico, che nell’ultima Assise ero seduto vicino al sig. Branco, titolare di questo spazio. Ora se riesce a fare mente locale o a farsi almeno dire chi era seduto li vicino forse, ma dico forse, scoprirà la mia persona. La saluto.
In secondis , riprendendo l’Assise sopra citata volevo solo fare un appunto, ovvero se è risaputo che la minoranza consiliare ha il diritto di esprimersi e di dissentire, cosi come dichiarato dal suo capogruppo su un quotidiano locale, è altresì vero che è anche suo dovere farlo nelle sedi opportune ove potrà essere ribattuto nelle singole questioni , non sui manifesti e giornali ove la replica assume quasi un ruolo secondario. Rispetto per le istituzioni e per il popolo, il capogruppo di minoranza dovrebbe averne conoscenza
Saluti Veritas.