CAPODANNO.. SENZA IL BOTTO!

di Ilaria Ambrosca

Quello dei botti di Capodanno è un trend poco decoroso che da anni ormai è sottoposto all’attenzione delle Istituzioni da parte delle numerose associazioni animaliste, preoccupate per i risvolti che un’unica notte di baldoria può avere sugli animali.
Il problema persiste anche nel 2015 ma, di recente, molti Comuni hanno accolto positivamente l’appello degli animalisti a limitare o perlomeno regolamentare il fenomeno; e c’è chi ha fatto di più vietando radicalmente l’uso di petardi, botti ecc.
Sono oltre 850, infatti, i Comuni in Italia ad aver emesso ordinanze di tale stampo: tra questi spiccano Cortina d’Ampezzo, la ‘Regina delle Dolomiti’ che festeggerà più silenziosamente del solito l’arrivo del nuovo anno, Bologna che ha esteso il divieto fino al 7 gennaio con multe salate per i trasgressori dai 100 ai 500 euro, Casamarciano in provincia di Napoli, il cui sindaco vieta i botti ed incita all’uso delle bellissime lanterne luminose lanciate in aria, e ancora Lucca, Chieti, Messina, Sulmona.
Le ordinanze sono volte a tutelare non solo il benessere degli esseri umani (anziani e bambini sono le maggiori vittime di un pericoloso gioco d’inizio anno) ma anche quello degli animali.
La Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha pubblicato poche importanti righe-guida per limitare quanto più possibile i danni della notte di San Silvestro sui fedeli amici ed illustrare i comportamenti da tenere nelle diverse situazioni ipotizzabili.
In effetti la sensibilità del cane ai rumori è di gran lunga maggiore di quella dell’uomo, e la soglia uditiva più sviluppata comporta, in reazione al frastuono di mezzanotte, una sensazione di panico che talvolta può portare a situazioni di angoscia, terrore e disperazione tali da disorientare l’animale, portarlo alla fuga e malauguratamente causarne la morte.
Il consiglio che viene dato è quello di rivolgersi con anticipo ad un veterinario che saprà indicare in che modo limitare i danni per i soggetti più anziani o cardiopatici, e di assicurarsi che l’animale, munito di microchip, possieda una medaglietta con recapito del proprietario in caso di fuga.
Ma come affrontare la notte più movimentata dell’anno quando si ha un amico a quattro zampe spaventato dai troppi rumori?
La medicina migliore è, come al solito, la presenza: cercare di stare quanto più possibile con il proprio cane, tranquillizzarlo, cercare di ricreare una situazione normale per mettere a suo agio l’animale, sistemarlo possibilmente in un luogo chiuso, con tutti i suoi giochi, e le cose che solitamente ha a ‘portata di zampa’, bloccare le entrate di luoghi angusti che potrebbero essere scelte come riparo ma diventare trappole, e allo stesso tempo evitare di tirar fuori con la forza, da essi, il cane spaventato.
Infine, se il fido compagno vive con noi e per il gran cenone abbiamo ospiti a casa, questi vanno informati degli atteggiamenti da tenere nei confronti del nostro animale per evitare che la situazione di ansia in cui riversa l’amico a 4 zampe possa degenerare.
Sbagliatissimo invece tentare di legare il cane alla catena, potrebbe infatti ferirsi gravemente, o lasciargli libero accesso al balcone poiché, disorientato e terrorizzato, potrebbe gettarsi nel vuoto.
Per questo Capodanno allora seguiamo i consigli dei tanti Sindaci Italiani, spegniamo i fuochi, accendiamo l’amore: gli animali valgono più di un botto.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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