CAPUA: AL RUA IL GIURAMENTO DEI VOLONTARI DEL 1° BLOCCO 2010
Prof. Raffaele Raimondo
cronista free lance
Via A.Diaz, 33
81046 GRAZZANISE (Caserta)
tel 0823-96.42.12 – 340-500.67.64
e-mail: raffaeleraimondo1@virgilio.it                  COMUNICATO-STAMPA del 21 maggio 2010
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                Stamane si è svolta la cerimonia dedicata a Negri, un eroe del Risorgimento
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                Il generale-comandante Borreca ha ricordato con grande commozione i sottufficiali
                Ramadù e Pascazio caduti in Afghanistan
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CAPUA (Raffaele Raimondo) – Sparse nuvole e sole a tratti in cielo, specchi della commozione e dell’ardimento che hanno caratterizzato, stamane, presso il Raggruppamento Unità Addestrative (Rua) dell’Esercito, la cerimonia di giuramento dei volontari in ferma prefissata del 1° Blocco 2010. Fin dalle prime ore del mattino i familiari dei giurandi appartenenti al 17° Rgt. “Acqui†e al 47° “Ferrara†(rispettivamente al comando del col. William Russo e del col. Sergio Antonelli) hanno raggiunto la caserma “Salomone†per seguire da vicino l’attesissimo evento. Puntualmente, alle 10,30, il programma rituale ha avuto inizio con lo schieramento dei Reparti e l’ingresso dei labari e dei medaglieri delle Associazioni combattentistiche e d’Arma, nonché dei gonfaloni di Comuni decorati del casertano ai quali sono stati resi gli onori riservati, subito dopo, al comandante dello schieramento, col. Russo, alla Bandiera di Guerra del 17° Rgt. “Acqui†e al comandante del Rua, generale di Brigata Attilio Claudio Borreca. Numerose autorità civili, militari e religiose in tribuna; foltissimo pubblico, come sempre, dietro le transenne.
Dopo aver ricordato ai volontari l’intima soddisfazione dei loro familiari, per essere riusciti ad inculcare “quei valori che avranno certa evidenza nella sceltaâ€operata dai giovani ormai pronti a giurare fedeltà alla Repubblica, il col. Russo, durante la sua allocuzione, ha annunciato che il 1° Blocco 2010 è stato intitolato a Pier Eleonoro Negri, un “eroe che ha dedicato la propria vita in armi alla realizzazione di quel sogno di indipendenza che ci consente oggi di riconoscerci nella Nazione italianaâ€, un valoroso soldato immolatosi nella ricognizione del Garigliano del 29 ottobre 1860.
L’intervento della massima autorità , il gen. Borreca, si è snodato attraverso un ampio e vibrante discorso, ricco di ringraziamenti, di fervidi moniti e spiegando fra l’altro che “il coeso e partecipe senso del dovere, l’altissima professionalità e la spiccata sensibilità che vengono manifestati in ogni occasione, denotano un raro e prezioso retaggio di valori umani che i nostri soldati profondono, senza risparmio di energie, in ogni circostanza in cui sono chiamati ad operareâ€. Spontaneo e profondo, in questo slancio ideale, un doveroso omaggio tributato così dal comandante del Rua: “Su questo giorno speciale aleggia una tristezza infinita ed un vuoto incolmabile lasciato dai due nostri soldati, il sergente maggiore Massimiliano Ramadù e il caporal maggiore Luigi Pascazio, caduti in Afghanistan a seguito di un vile attentato. Sicuro di interpretare i sentimenti di tutti voi qui presenti, rivolgo ad essi il mio riverente e commosso pensieroâ€. Le toccanti note del Silenzio solennemente lanciate da tre trombettieri e l’Inno d’Italia più volte eseguito dalla banda militare hanno suscitato, nel corso della cerimonia, profonde emozioni.
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            Raffaele Raimondo                                       Â
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