CAPUA MUSEO CAMPANO
Al Direttore Metropolitan Museum di new York   Â
Oggetto:        150° fondazione del Museo Campano
                       Gemellaggio con il Metropolitan Museum
Egregio Direttore,
alcuni miei amici che vivono negli USA ci hanno segnalato che la ricorrenza del 150° della fondazione del Museo Campano di Capua – di cui di seguito forniamo alcuni cenni storici – si collega a quella di uno dei più prestigiosi al mondo, il vostro Metropolitan Museum di New York (conosciuto come MED). Sul loro sito ricco già abbiamo visto il format dedicato alle grandi manifestazioni che stanno dedicando a tale evento.                                                                  A tal fine proponiamo a Lei ed al presidente CdA del Museo Campano arch. Francesco di Cecio (con cui collaboriamo come rete Amici del Museo Campano) di avviare un gemellaggio tra i due monumenti per scambio di buone pratiche ed anche con itinerari turistici. In sede locale coinvolgeremo anche alcune istituzioni, come il Comune di Capua – una città dalla storia millenaria, conosciuta nell’antichità come “l’altera Romaâ€, sede di uno degli anfiteatri romani tra i più importanti – il Presidente della Provincia (che è titolare del monumento) e la Regione Campania. Tra le principali collezioni esposte nelle sale del nostro museo ricordiamo quelle di arte antica e greco-romana (a partire dalle Matres Matutae e dalle Tanagrine fino al Dio Volturno e al Lapidario Mommsen)
Cenni storici
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ll Museo Provinciale Campano di Capua è un museo storico dell’antica Campania (poi di Terra di Lavoro e oggi compresa nella Provincia di Caserta), oltre che uno dei più importanti della Campania e d’Italia. È di proprietà dell’ente Provincia. Può essere considerato come un vero e proprio tesoro di storia e di cultura,“un monumento insigneâ€, uno scrigno di opere d’arte e di cultura. Nella sede prestigiosa del palazzo degli Antignano contiene 32 sale espositive, in cui si conservano la più importante collezione mondiale di Matres Matutae, dette anche Madri di Capua, provenienti dall’antica Capua,  e il più grande Lapidarium Mommsen (insieme di epigrafi, steli e lapidi su pietra di epoca sostanzialmente romana) dell’Italia Meridionale; oltre alla sala dedicata a Federico II. II Museo è diviso in due reparti: Archeologico e Medievale; occupa 32 sale di esposizione, 20 di deposito, tre grandi cortili, un vasto giardino; con annessa una delle più importanti una Biblioteche, con Archivio ed Emeroteca in cui sono raccolti oltre 90000 volumi e documenti preziosi sui comuni di Terra di Lavoro.                                                                                                                                                    Il 2 maggio 2020 ricorre il 150° della sua costituzione, che avvenne grazie alla passione e
lungimiranza di uomini politici e personalità illuminate del mondo della cultura, come l’on. Angelo Broccoli ed il canonico Gabriele Iannelli. Come rete di associazioni Amici del Museo Campano – in collaborazione con la Presidenza del CdA e con l’APS Italia nel Mondo – ricorderemo questa data con una manifestazione nella Sala Liani che organizzeremo, con il Patrocinio della Provincia di Caserta e del Comune di Capua. Nello stesso tempo riteniamo utile e necessario per il futuro del Museo Campano rilanciare uno dei progetti più significativi: Adotta una Madre, progettato ed ideato da Andrea Vinciguerra e Livio Marino Atellano, per conto di Capuanova ed Aislo Campania.
Punteremo ad organizzare un nuovo percorso progettuale dal titolo: Capua, la Terra delle madri. Il primo atto può essere la realizzazione di una mostra internazionale per esporre le opere di Mail Art (una collezione di oltre 150 opere) offerte in omaggio alle Matres Matutae dagli artisti di tutto il mondo. La destinazione finale dovrà essere nelle sale dello stesso Museo Campano per poter creare una giusta contaminazione di arte antica e moderna.
Descrizione.
Il Museo Provinciale Campano di Capua venne fondato dal Canonico Gabriele Iannelli nel 1870 ed inaugurato nel 1874 è proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Caserta.
E’ stato definito da Amedeo Maiuri “il più significativo della civiltà italica della Campaniaâ€, regione a cui Capua ha dato il nome. Il Museo è ospitato nello storico palazzo Antignano la cui fondazione risale al IX secolo ed incorpora le vestigia di San Lorenzo ad Crucem, una chiesetta di età longobarda nel sito di uno dei tre Seggi nobiliari della città .
Il primo Direttore il Prof. Gabriele lannelli, insigne archeologo, storico, epigrafista che al dire di Norbert Kamp “possedeva una visione davvero unica per i suoi tempi dell’intera tradizione capuana” e tenace organizzatore che con la sua opera illuminata resse le sorti del Museo per oltretrentaanni.
Nel 1933 si rese opportuno, per il notevole accrescimento delle collezioni, un riordinamento del Museo che fu curato dal Prof. Amedeo Maiuri, che ha definito il Museo Campano:                   “Il più significativo della civiltà italica della Campania“. I reperti che accoglie, monumenti e documenti di preziosità incalcolabile, sono stati illustrati negli ultimi secoli da studiosi di prim’ordine da Michele Monaco ad Alessio Simmaco Mazzocchi, da Gabriele Iannelli a Teodoro Mommsen, da Julius Belloch a Jaques Heurgon ad Amedeo Maiuri, e sono tuttora oggetto di acute ed accurate indagini da parte di personalità culturali di alta qualificazione scientifica.
II 9 settembre 1943 un violento bombardamento aereo (da parte degli alleati contro i nazisti) si abbatté su Capua riducendola un ammasso di rovine. II Museo seguì le sorti di molti altriedifici rasi al suolo, fortunatamente tutte le collezioni erano state preventivamente messe al sicuro e custodite dal Direttore, Luigi Garofano Venosta. II faticoso e lungo lavoro di ricostruzione iniziato nel 1945 fu portato al termine nel 1956 epoca nella quale si riaprirono al pubblico le nuove sale nelle quali le collezioni furono sistemate con i più moderni criteri museografici tali da rendere il Museo Campano tra i più importanti d’Italia e notevoli d’Europa. Nel 2012 vi furono lavori di ammodernamento, con una inaugurazione e riapertura a cui partecipò l’allora Presidente della Repubblica, on. Giorgio Napolitano.
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Pasquale Iorio – Amici del Museo Campano                        Â