CASAGIOVE -Successo del gazebo del PD in piazza San Michele contro aumento ticket sanitari

 

Gazebo_PD_in_piazza_San_Michele_a_Casagiove1

di Nunzio De Pinto

 Il Gazebo del PD Casagiovese, installato in Piazza S. Michele domenica scorsa, è stato letteralmente preso d’assalto dalla cittadinanza che voleva conoscere, nel merito, i gravi rincari nei tickets sanitari decisi dal Presidente della Regione Campania per cercare di risanare una parte dei 5 miliardi di euro lasciati da dieci anni di allegra gestione della cosa pubblica in Campania. Stavolta l’iniziativa, che si ripeterà la prossima domenica su altra Piazza cittadina, è stata incentrata sulla stangata che ha colpito i cittadini per l’acquisto di medicine, visite specialistiche e ricoveri ospedalieri. I democratici casagiovesi, in gran numero, hanno distribuito migliaia di volantini nei quali è spiegato il perché degli aumenti e, in particolare, per gli aspetti relativi alle esenzioni che riguardano le fasce più deboli, anch’esse penalizzate. “L’aumento dei ticket sul pronto soccorso” – recita il volantino distribuito in piazza San Michele – “su visite mediche e ricette è una misura di inaudita gravità che colpisce in maniera dura e indiscriminata ed espone a un grave rischio i soggetti più deboli, i malati cronici, gli anziani e quelli che maggiormente e più frequentemente necessitano di cure e di assistenza medica. Come se non bastasse l’aumento di Irpef e Irap, di quello assai probabile degli abbonamenti di Unico Campania e di quelli certi della Tassa Rifiuti decisi dal Presidente della provincia di Caserta, ecco che il presidente Caldoro vara anche aumenti a raffica sulla sanità. Di questo passo l’ondata di aumenti su settori cruciali della vita dei nostri concittadini rischia di allargare la già enorme area di bisogno che c’è nella nostra terra. La Giunta regionale colpevole di aver assunto un atteggiamento di assoluta gregarietà nei confronti del Governo nazionale, non riesce a mettere in campo l’impegno necessario per  sbloccare il trasferimento di 2,5 miliardi di euro del fondo sanitario nazionale e di 500 milioni di euro dei fondi FAS, ma decreta: 1) aumentato il ticket sulle ricette di 2 € che si aggiungono ai 3 € già in vigore portando il costo per ricetta a 5 € complessivi sotto la voce compartecipazione alla spesa farmaceutica; 2) aumentato a 50 € il costo della prestazione per  pronto soccorso non seguito da ricovero (codice bianco); 3) aumento a 10 € la visita  specialistica ambulatoriale; 4) Ridotte e modificate le esenzioni per anziani e invalidi per cui anche chi è invalido al 100% e ha l’accompagnamento  paga la ricetta con 1 €. In media” – prosegue il testo diffuso dal PD – “le famiglie sborseranno 500 € in più all’anno. Questa è la risposta del governo regionale all’aumento della disoccupazione, alla perdita di potere d’acquisto delle famiglie, alla precarietà. A scelte rigorose che puntassero decise alla ristrutturazione del sistema sanitario, nella prospettiva di migliorarne la funzionalità e di recuperarne i costi inutili lottando anche la corruzione e l’illegalità,  si sceglie  la via più facile e più odiosa:togliere a chi meno ha e colpire i più deboli”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *