CASAPULLA. È IN CORSO LA 2^ EDIZIONE DEL PRESEPE VIVENTE “LA PICCOLA BETLEMME”

 

di Paolo Pozzuoli

CASAPULLA. È IN CORSO LA 2^ EDIZIONE DEL PRESEPE VIVENTE “LA PICCOLA BETLEMME” CURATA DAGLI ORATORIANI DI “S. DOMENICO SAVIO” PRESSO LA PARROCCHIA “S. ELPIDIO VESCOVO” E DAL PADRE SPIRITUALE DON LUIGI MORETTI.

Magnificamente interpretato dai ragazzi dell’oratorio ‘S. Domenico Savio’ presso la Parrocchia S. Elpidio in Casapulla, dai genitori e da provetti artigiani che con grande sensibilità si sono lasciati coinvolgere nell’affascinante progetto, è vivo e vive nella parte bassa della vecchia cava di Centopertose, in territorio di Casagiove, dove, ospitato alla grande all’atto del debutto, ha lasciato il segno nel corso di ogni singola rappresentazione in riferimento alla prima edizione, e donde è stato sfrattato come un qualsiasi inquilino indesiderato. Come dire, scacco matto ai Casapullesi e, in particolare, a quanti si ritrovano presso l’oratorio, guidato ed animato con avvedutezza e saggezza da don Luigi Moretti, mente e braccio di tanti progetti. Purtroppo, impreparati e turbati, non avevano ideato vie di fuga e nemmeno trovato altri spazi per poter continuare a dare vita allo straordinario evento. Ad essi ed a tanti altri rimaneva soltanto il dolce ricordo dell’ottimo lavoro svolto e della esaltante esperienza passata assieme. Finché, provvida e inaspettata, è giunta l’offerta dello spazio a ridosso della superstrada Maddaloni-S. Maria C. V. che l’anno scorso fungeva da parcheggio per i visitatori del presepe vivente. Ed allora tutti all’opera con rinnovata lena al fine di realizzare le strutture necessarie per una degna rappresentazione presepiale de “La piccola Bethlemme” giunta alla 2^ edizione. Mirabilmente incastonati in uno scenario reso ancora più suggestivo da tutta una serie di lampade diversamente cromate spiccano la grotta, realizzata in fondo, con gli eccellenti inquilini (il ‘neonato’ con i genitori, due angeli e due animali: bue ed asinello), e poi, in ordine,  con dovizia di particolari, il castello di Erode, il pozzo con la noria (antica macchina costituita da una serie di secchie fissate ad una catena senza fine che scorre tra due tamburi rotanti posti uno orizzontalmente e l’altro verticalmente per portare verso l’alto acqua), la lavandaia, la ricamatrice, l’oste ed i tanti personaggi della taverna, il gregge con il pastore, i porci con il guardiano, il forno, il falegname, il castagnaio, il salumiere, il casaro, il fabbro, il fruttarolo, l’osteria, ecc.. A partire da domani e, a decorrere dalle ore 16.00, quattro sono le rappresentazioni programmate per l’anno nuovo: 1,6,7,8. Davvero speciale quest’ultima. Dedicata ai disabili dalle ore 9 alle ore 15, prevede la partecipazione alla S. Messa, quindi colazione, momenti di giochi vari, pranzo e visita al presepe vivente. “La realizzazione di questa seconda edizione del presepe vivente che ha consentito per il secondo anno consecutivo di poter vivere insieme momenti di serenità e sana aggregazione” – ha dichiarato don Luigi Moretti – “è stata un dono della provvidenza nelle persone dei proprietari del suolo su cui abbiamo potuto realizzare tutto ciò che necessitava; ad essi vanno la mia benedizione ed il grazie sentito ed affettuoso da parte dell’intera comunità parrocchiale”.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *