CASERTA – Il Colonnello Zizzo nuovo aiutante di campo del Ministro della Difesa

 

Col Zizzo

di Nunzio De Pinto

“Grazie cittadini onesti della Provincia di Caserta”, con questo sentito ringraziamento, che vale più di qualsiasi altra parola, il Colonnello Aldo Zizzo, comandante del 186° Reggimento Folgore, i cui uomini e donne per cento giorni (dal 4 ottobre 2008 al 13 gennaio 2009) sono stati, nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, nei territori dell’agro aversano e del litorale domizio (un vero e proprio “triangolo delle Bermuda”, dove la criminalità organizzata la fa da padrone da decenni), lasciò la piazza di Caserta al termine della missione lasciando nei casertani onesti una favorevole impressione per la serietà, la professionalità, la capacità di interagire con il territorio casertano. Ai loro posti di blocco, la gente si avvicinava con entusiasmo portando thermos di caffè napoletano, fatto con la moka e li trattava come fossero figli propri. Ora il Colonnello Zizzo, dopo sei mesi in Afghanistan, è stato nominato “Aiutante di campo” del Ministro della Difesa. Un incarico prestigioso che è stato accolto con viva soddisfazione da parte dei casertani. Soprattutto dai giovani dell’agro aversano (del Santuario della Madonna di Briano) che di persona distribuirono ai paracadutisti del Colonnello Zizzo  nelle strade di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Frignano e Casapesenna, una lettera con la quale ringraziavano i militari della Folgore per la loro presenza ed erano anche nella Reggia di Caserta alla cerimonia di cambio della guardia fra i parà ed i militari del 66° Reggimento aeromobile “Trieste” per sottolineare tutta la loro vicinanza con i militari e per dire nuovamente loro “Grazie”, “Un grazie, semplice, forse banale, ma assolutamente sentito” hanno tenuto a sottolineare. Nel corso di cento giorni furono state oltre 5.500 le pattugli svolte, 350 le attività di cinturazione a favore di attività di perquisizione delle FF.OO., 23 le operazioni condotte per la ricerca di latitanti, 60.000 gli individui controllati e 43.000, invece, i veicoli”. 34 le persone arrestate, 46 quelle indagate in stato di libertà, 5 arrestate in ausilio e 137 le persone denunziate. I dati snocciolati danno l’esatta misura del lavoro che i 450 parà del 186° hanno compiuto in cento giorni. 449 sono stati gli autoveicoli sequestrati, 45 quelli rubati e rinvenuti, 1.659 le contravvenzioni al Codice della Strada elevate, 24 le armi sequestrate, 434 grammi di droga rinvenuta e sequestrata, 343 le perquisizioni effettuate, 212 le violazioni amministrative accertate. Ed i parà di Zizzo, nonostante le attività svolte, non hanno perso l’abitudine di tenersi in forma come paracadutisti. Infatti, sono riusciti a svolgere sei giornate di aviolanci, effettuando oltre 720 dal cielo dell’agro aversano (zona di Grazzanise, da dove è partito il Dornier dell’E.I., ndr.). Ed anche il rientro dei parà del 186° Reggimento è stato all’altezza della loro fama. Infatti, 80 paracadutisti, fra cui, ovviamente, il Colonnello Zizzo ed il suo Stato Maggiore, si imbarcarono a Grazzanise su un C130 proveniente dall’aeroporto militare di Pisa e si paracadutaron a Siena, sull’aeroporto di Ampugnano. Un rientro che fotografa in pieno lo spirito delle aviotruppe della Folgore che, all’attività militare, affiancano anche l’attività aviolancistica.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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