CASERTA: “BENVENUTI IN CASA ESPOSITO” CON PAOLO CAIAZZO AL “PARRAVANO”

Sabato 2 aprile e domenica 3 risate e riflessioni sulla scia del romanzo di Imperatore CASERTA: “BENVENUTI IN CASA ESPOSITO” CON PAOLO CAIAZZO AL “PARRAVANO”

CASERTA (Raffaele Raimondo) – Dal bestseller “Benvenuti in casa Esposito” di Pino Imperatore ecco l’omonima trasposizione teatrale che andrà in scena, al teatro comunale Parravano, sabato 2 aprile (ore 20,45) e domenica 3 (ore 18). Protagonista di successo Paolo Caiazzo (che, fra l’altro, si fregia di due interessanti titoli d’origine: essere concittadino di Massimo Troisi e aver mosso i primi passi artistici, nel mondo di Talìa, alla fine degli anni Ottanta, sotto la direzione del grande Antonio Casagrande). Con Caiazzo reciteranno Loredana Simioli, Nunzia Schiano, Salvatore Misticone, Mimmo Esposito, Maria Rosaria Virgili, Gennaro Silvestro e Federica Altamura. Oltretutto, lo spettacolo, prodotto da Tunnel Cabaret, sarà arricchito dalla partecipazione straordinaria in video di Nello Iorio, Alessandro Bolide, Rosaria Russo, Flavio D’andrea, nonché dall’iguana Sansone cui darà voce Giacomo Rizzo. Regia video di Gianluca Ansanelli; musiche di Frank Carpentieri; scene di Roberto Crea; costumi di Mattia Sartoria; make up di Ciro Florio e regia di Alessandro Siani (coautore dell’adattamento testuale insieme con lo stesso Paolo Caiazzo che, nella rappresentazione, assumerà le vesti di Tonino Esposito). Questo personaggio principale, sebben “sfigato e imbranato”, avverte forte la vocazione del delinquente, specialmente “perché è perseguitato dal ricordo del padre Gennaro, che prima di essere ucciso è stato un boss potente e riverito nel rione Sanità, a Napoli. Così Tonino, tra incubi e imbranataggini, resta coinvolto in una serie di tragicomiche disavventure che lo portano a scontrarsi con i familiari, con le spietate leggi della criminalità e con il capoclan Pietro De Luca detto ’o Tarramoto, che ha preso il posto del padre. E quando non ce la fa più, quando tutto e tutti si accaniscono contro di lui, va nell’antico Cimitero delle Fontanelle a conversare con un teschio che secondo la leggenda è appartenuto a un capitano spagnolo. Nel tentativo di riportarlo sulla strada dell’onestà, il teschio del capitano si trasforma in un fantasma e appare a Tonino ogni volta che lo vede in difficoltà. Dalla comica “collaborazione” tra i due co-protagonisti della commedia nascono episodi esilaranti, che trovano il loro culmine nel periodo in cui Tonino, dopo aver messo nei guai ’o Tarramoto, assume la reggenza del clan e adotta un “programma di governo” che prevede, tra l’altro, comportamenti virtuosi ed ecocompatibili da parte dei camorristi che fanno parte della cosca. Intorno a Tonino, al capitano e a De Luca si muovono altri personaggi memorabili: Patrizia, moglie di Tonino, procace e autoritaria; i suoi genitori Gaetano e Assunta, che si strapazzano di continuo; Manuela, vedova del boss Gennaro, donna dai nobili sentimenti; Tina, figlia di Tonino e Patrizia, ragazza ribelle e contestatrice. Non manca, in casa Esposito, una presenza animalesca: Sansone, un’iguana del genere meditans, che fa da contrappunto a tutti i divertenti momenti della commedia”. Infatti, in essa abbondano diversi colpi di scena e gustosi battibecchi, ma pure subliminali incursioni di spessore morale: tutto ciò facendo il verso agli “aspetti più cafoni e ridicoli della criminalità” e così esaltando la sostanza prevalente nel romanzo di Imperatore che, alla sua uscita, seppe scalare “le classifiche grazie al passaparola e all’entusiasmo di migliaia lettori in tutta Italia e che è stato adottato da scuole, istituzioni pubbliche, associazioni antimafia, comitati civici, gruppi che si battono per la Legalità”. In sintesi “Benvenuti in casa Esposito” è uno spettacolo da non perdere, giacché, sulla scia della grande tradizione comica partenopea, diverte e induce a schiacciare certi radicati “luoghi comuni” della peggiore napoletanità che finalmente è ormai tempo di abbandonare per sempre. Info e prevendita al n. 0823.44.40.51.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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