CASERTA -La città e le zone limitrofe ripiombano nel disagio dell’immondizia
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di Nunzio De Pinto
 La città di Caserta, così come anche le zone limitrofe della conurbazione, sta ripiombando con crescente disagio nell’abisso profondo di una nuova, ennesima emergenza rifiuti. “Siamo stati sempre facili profeti di sventura (non ci vuole molto ad esserlo a Caserta)†– ha affermato Pasquale COSTAGLIOLA, presidente dell’Associazione ambientalista “Terra Nostra†– “ma questa volta possiamo anticipare una condizione che presto dovrebbe risaltare con tutti i suoi risvolti negativi. La pochissima tensione che teneva insieme un minimo di sforzo per la raccolta differenziata è oramai calata. Quasi tutti i condominii stanno sversando senza un minimo di decenza civica, mischiando tutto. Soprattutto la segnalazione che abbiamo fatto già da tempo di cumuli di immondizia per la città è oramai un fatto conclamato†-a tenuto a sottolineare Costagliola – “A questa crisi evidente non c’è nessuna risposta. I mucchi di indifferenziata contengono di tutto anche rifiuti con codice CER di residui speciali. Televisori e materassi sono diffusi negli spazi urbani e suburbani. Le pile coprono i terreni aperti mentre i medicinali condiscono la spazzatura domestica. Una miscela micidiale che mese dopo mese avvelena la terra che viviamo. L’incidenza dei tumori tra Caserta e Napoli è arrivata alla percentuale limite del 40%†– accusa l’esponente ambientalista – “in una regione dove l’acqua affiorante presenta tutte le falde inquinate. L’immondizia che buttiamo nelle strade e nelle campagne ci ritorna come malattia critica attraverso l’acqua e l’aria. Continuiamo a monitorare l’attività della regione Campania che a tutt’oggi non presenta alcuna installazione di impianti per il compostaggio. Niente da registrare riguardo ad una exit strategy dall’uso dei sacchetti di polimeri (shopper in plastica). Il packaging, ovvero gli imballaggi sono la maledizione del nostro territorio considerando in questo ambito bottiglie di pet e lattine. In Germania da anni si restituiscono i resi delle bottigliette con in cambio buoni di pagamento. Non ci vorrebbe molto per installare queste macchine presso i negozi. L’emergenza†– ha, infine, concluso Costagliola – “dovrebbe prevedere un intervento drastico anche per gli oli combusti ed i pneumatici con un servizio di ispezione vero. Tutto questo manca sempre alla campania che ogni giorno che passa perde una residua speranza di vitaâ€.