CASERTA -Rissa fra extracomunitari fuori la Reggia vanvitelliana, mancano i controlli

 

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di Nunzio De Pinto

 Riprende il  flusso turistico a Caserta e ricomincia davanti alla reggia vanvitelliana il consueto spettacolo miserabile del mercato della contraffazione. Decine di vu cumprà con prodotti taroccati provenienti dalle fabbriche clandestine o made in China affollano piazza Carlo III davanti agli occhi della polizia che osserva indifferente. “Caserta è un porto franco per le attività illecite da sempre grazie all’assenza delle autorità”. È quanto ha affermato Pasquale Costagliola, presidente dell’associazione “Terra Nostra” – “Nello spazio antistante la Reggia si svolgono lotte per il controllo del territorio con bella mostra di catene e bastoni. I venditori clandestini si sono confrontati lunedì 19 aprile alle 16.00 con alcuni autoctoni per qualche diverbio per i traffici davanti ai turisti. Tanto” – ha aggiunto Costagliola – “che è intervenuta la polizia a sirene spiegate per evitare il peggio. Tutto questo mentre sta montando in città un ondata di accattonaggio di massa con presidi di mendicanti presso ogni semaforo, bar e negozio di alimentari”. Per Pasquale Costagliola “la condizione di Caserta sta diventando insostenibile per le decine di persone che vivono di espedienti agli angoli delle strade senza intervento della polizia. Si sta lasciando lievitare un degrado senza limite e controllo. Tutto il contrario di quello che viene decantato dal governo in materia di normalità e sicurezza. Riteniamo” – ha aggiunto – “che vi sono indubbie responsabilità del sistema sicurezza sia a livello locale che statale.”  La soluzione a questa decadenza manifesta per l’esponente di Terra Nostra è l’intervento dell’autorità che ripristini la legalità ed in campo sociale per gli indigenti auspica che la Chiesa apra una comunità accogliendo nel vescovado tutti i senza tetto e clochard assicurandogli un pasto e un letto. Le autorità ecclesiastiche hanno i mezzi per il sussidio dei poveri e possono espletare questa loro vocazione interventistica ed umanitaria in maniera diretta.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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