CELEBRAZIONE DIOCESANA

 XXVIII GIORNATA DELLA VITA CONSACRATA

IL VESCOVO PIETRO CON UNA METAFORA

DONA TUBERI VERI DA FAR GERMOGLIARE.

CELEBRAZIONE DIOCESANA

 

CASERTA – Una Celebrazione di grande intensità cui hanno preso parte numerosi religiosi e tante suore di ogni congregazione della Diocesi di Caserta. A presiedere la funzione l’Arcivescovo Pietro Lagnese, Vescovo di Caserta, eletto dal Papa anche alla guida dell’Arcidiocesi di Capua, dove prenderà possesso canonico domenica prossima 4 Febbraio con una solenne funzione nel pomeriggio.

“Fratelli e sorelle – si è rivolto così, tra l’altro, il Vescovo Pietro ai numerosi consacrati presenti, con una chiara metafora all’ importanza della cura delle radici in un pianta forte – ringraziamo il Signore per il dono della vita consacrata, che lo Spirito Santo suscita nella Chiesa. Voi religiose e religiosi, consacrate e consacrati, rinnovate l’impegno di seguire Cristo obbediente, povero e casto, affinché, per la vostra testimonianza evangelica, Cristo Signore luce delle genti, splenda nella Chiesa e illumini il mondo.”

Intensa l’esegesi biblica offerta dal Vescovo Pietro, riferita al dono del bastone e dei sandali ai due Apostoli, segno evidente del cammino che dovranno compiere nelle loro missioni evangeliche nel mondo.

«Duc in altum! Prendi il largo!» (Lc 5,4). Ci ricorda il nostro Arcivescovo Pietro: il Signore dice con voce perentoria a Pietro di andare in alto mare, di staccarsi dalla riva. L’effetto dell’insegnamento di Gesù è, mettersi in cammino per fare qualcosa di buono, affrontare i pericoli del mare per portare a casa i frutti del lavoro, anche quando tutto sembra difficile.

Ha fatto seguito la “rinnovazione dei voti” da parte dei consacrati, alla presenza di don Andrea L’Afflitto, delegato per la “Vita Consacrata della Diocesi di Caserta, che rifacendosi alla citazione del Vescovo Pietro, ha ripercorso il significato fondante delle radici di una pianta, quelle della Chiesa in metafora, che ha bisogno di essere curata in ogni aspetto, garantendo lunga e rigogliosa vita.

Numerose le suore presenti  in Cattedrale, religiose che operano nelle nostre comunità per garantire assistenza, sostegno evangelico, ma anche istruzione, con le scuole dell’Infanzia e quelle Primarie, scuole pubbliche Paritarie, che meritano in verità, oggi più che mai, maggiori attenzioni dalle Istituzioni anche Regionali, dopo essere state spesso trascurate immeritatamente per lunghi anni.

Suggestivo il dono che ha fatto il Vescovo ai consacrati. Piccoli sacchetti contenente dei tuberi avvolti in veli colorati, che vogliono simboleggiare l’attenzione che i consacrati dovranno dedicare, per assicurare a queste radici/tuberi, chiara la metafora alla Chiesa, una lunga e rigogliosa vita.

La Celebrazione della Giornata per la Vita Consacrata, spesso coincide, con la Candelora. Un rito che simboleggia la luce, la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera. È il momento propizio per i riti che invocano fecondità e fertilità per il raccolto nei campi. Si celebra 40 giorni dopo il Natale e ha tanti significati.

Per la Chiesa cattolica la Candelora è la festa della presentazione di Gesù al Tempio di Gerusalemme. Le candele sono simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”.

Ernesto Genoni

Nella foto: Celebrazione diocesana

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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