CLP SPA : IMPROVVISA TREGUA TRA COMMISSARI E AZIENDA.

Tregua in casa Clp spa , azienda concessionaria del Tpl , destinataria di due provvedimenti di interdittiva antimafia e sottoposta all’Amministrazione Straordinaria dei Commissari Vincenzo Molisso e Giovanni Armonioso: la procedura di licenziamento collettivo per 63 unita’, avviata con procedura del 24.09.2015, e’ stata limitata a 63 unita’ dopo che in data 23.12.2015 , in sede Ormel, si era chiusa con esito negativo la procedura di esame congiunto di cui all’articolo 4 legge 223/91. Vi e’ stata dunque una improvvisa inversione di marcia dei Commissari Armonioso e Molisso che, all’improvviso, hanno trovato una intesa con le organizzazioni sindacali. Nella giornata di ieri , 28 gennaio, si sono incontrati presso gli uffici della Clp spa in Pomigliano D’Arco le parti sociali coinvolte in questa vicenda con l’intento di verificare la possibilita’ di salvaguardare per quanto possibile i livelli occupazionali mediante l’implementazione di nuove misure dell’organizzazione sindacale e del lavoro.  Questi i presenti al vertice: per la Clp spa Vincenzo Molisso, Giovanni Armonioso, e Francesco Viale procuratore speciale di Giuseppina Esposito, amministratore unico della societa’- per Filt Cgil  Angelo Lustro, Michele Guadagno e Giuseppe Schioppa –  Federico Pasquale e Raffaele Medici, invece, rappresentanti di Fit Cisl – per la Uilt , infine, Pierino Ferraiuolo, Vincenzo Sperlongano e  Salvatore Nocerino. Questi i punti salienti dell’accordo. Gli 11 lavoratori per i quali e’ previsto il licenziamento saranno sottoposti ad una procedura di mobilita’ volontaria nella quale potrebbero essere inseriti anche i lavoratori  con i requisiti per il pensionamento. Altro punto essenziale dell’accordo e’ il programma di riqualificazione professionale dei dipendenti e, dunque, una congrua attivita’ di formazione e di aggiornamento finalizzata ad abilitare i lavoratori a nuove mansioni  anche per sopperire alla mancanza di  risorse di lavoro in determinati settori dell’azienda.  Saranno , per la precisione 24 , i nuovi autisti  riqualificati. Niente di fatto, invece, per i lavoratori ex Acms , licenziati e mai piu’riassunti dalla Clp spa nonostante i reiterati accordi sindacali in tal senso. Al programma di riqualificazione hanno sono stati inseriti  gia’  9 dipendenti.L’accordo prevede, inoltre, che l’Azienda potra’ disporre l’inquadramento e l’adibizione a mansioni operative di Operatore di Esercizio Area Professionale 3 di ulteriori 17 unita’ lavorative che saranno individuate dall’azienda nei seguenti parametri : 1 dipendente parametro 116 – 14 dipendenti parametro 151- 4 dipendenti parametro 154- 3 dipendenti parametro 155 – 2 dipendenti parametro 160 – 2 dipendenti parametro 175.  Altro punto all’ordine del giorno e’ stato il problema delle turnazioni  causa di molte denunce da parte delle organizzazioni sindacali. Fra 10 giorni, inoltre, l’azienda provvedera’ a convocare un tavolo di lavoro per risolvere il problema delle turnazioni e che dovrebbe sfociare nella costituzione di una commissione paritetica incaricata di risolvere anche questo problema.L’ azienda , inoltre, riconoscera’ ai lavoratori adibiti a mansioni di operatore di esercizio un assegno ad personam in misura pari a 6 euro per ogni giornata di effettiva prestazione e questo soltanto per i lavoratori provenienti dalla ex Acms. Indubbiamente questa rotta di tendenza della Cpl spa ha suscitato un acceso dibattito. ” Si tratta di una grande vittoria dopo mesi di trattative- ha commentato il Consigliere Regionale  di ‘Campania libera – Psi – Davvero Verdi’ Luigi Bosco, membro della commissione Trasporti- Sono soddisfatto  per la felice risoluzione della vicenda e per essere riusciti a tutelare l’occupazione di numerosi lavoratori. Colgo l’occasione per ringraziare il presidente della commissione regionale ai Trasporti Luca Cascone, per l’impegno profuso in queste settimane».  Non sono dello stesso avviso i dipendenti ex Acms. ” Per quale ragione – chiedono- la ex Acms continua ancora ad essere gestita dalla Clp spa essendo il periodo di due anni previsto ormai scaduto. Chi e’ che risponde di questo fallimento della provincia di Caserta ? E per quale ragione gli ex Acms licenziati non vengono riassunti ?”.