CONFESERCENTI CAMPANIA: «IL LUNGOMARE DI NAPOLI CHIUSO ALLE AUTO UNA MANNA PER I RISTORATORI, LA NUOVA ORDINANZA CHE VIETA LE FESTE UN GRAVE DANNO ECONOMICO».
Il presidente Vincenzo Schiavo: “I tanti nostri ristoratori del lungomare ringraziano ilSindaco e la Giunta di Napoliâ€Â
Domenica dal doppio volto per le attività di ristorazione della Campania. A Napoli è stata accolta in modo positivo la contestuale chiusura del lungomare con l’apertura della Galleria Vittoria, fortemente spinte da Confesercenti.«I tanti nostri ristoratori del lungomare – dichiara Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania –  ringraziano vivamente il sindaco e gli assessori di Napoli per l’enorme sforzo profuso per consentire la chiusura della zona a ridosso delle festività natalizie. Una nuova chiusura sulla quale sono e siamo totalmente concordi. Vedere il lungomare chiuso alle auto, con le persone e le famiglie che riconquistano questa zona è una delizia per gli occhi e per il cuore e restituisce dignità a una città che è leader nel mondo. La chiusura del lungomare e la contestuale riapertura di Galleria Vittoria rappresentano una ottima opportunità per i nostri ristoratori di via Partenope, felici per questa svolta». Unico neo della domenica è la nuova ordinanza della Regione e del presidente De Luca con il divieto di feste ed eventi anche al chiuso. «Una decisone intempestiva, che crea un chiaro e grave danno economico alle attività che avevano già programmato feste e eventi, acquistando – sottolineaVincenzo Schiavo – prodotti e invitando chef e altre guest star e pianificando di lavorare a Natale e a Capodanno. Ribadisco che il Governatore non ce l’ha ovviamente con le attività commerciali e lo ha anche dimostrato. E sappiamo che la salute collettiva va tutelata sempre. Tuttavia – conclude Vincenzo Schiavo – bisogna dare risposte concrete agli imprenditori che si sono già esposti economicamente. Bisogna dunque sostenere le attività colpite. La Regione riservi un budget finanziario per supportare le attività , le famiglia degli imprenditori e i dipendenti per il grave mancato introito che verrà prodotto».