CONTINUAZIONE DELLA LETTERA INVIATA AL SINDACO DI CAPUA 3 LUGLIO.

DI DINO MANZO

“Variante al progetto per rinforzare i dissuasori. Premesso che in conseguenza dei danni a pedoni e automobili causati dai predetti dissuasori, la precedente Amministrazione Comunale ha proposto, con una variante al progetto, un intervento di rinforzo (la variante nasce in seguito a un incidente per il quale, a seguito di un urto accidentale, un paletto ha sfondato il vetro di una macchina dove stava per salire un bambino ed il Comando di Polizia Municipale, Prot. 781/14, ne ha attestata la pericolosità).Che in occasione dell’incontro tenutosi presso gli uffici del Provveditorato, in Caserta, lo stesso D.L., arch. Menditto, ci comunicava che il paletto rinforzato è stato sottoposto a prova con l’ausilio di un escavatore, in che modo non è stato chiarito.Si rappresenta quanto segueRiguardo alle presunte prove effettuate è chiaro che non hanno valenza alcuna, poiché normalmente, non solo nel campo in questione, le prove, codificate, sono eseguite da enti riconosciuti o laboratori autorizzati.Dall’analisi di schede tecniche di elementi similari si desume che il rinforzo del paletto, pure previsto dal costruttore, e quindi prevedibile nell’installazione limitrofa alla carreggiata, avviene per il tramite di una molla, realizzata con un tondo per c.a. adeguatamente sagomato, successivamente iniettata con malta in pressione. Nell’installazione eseguita, invece, nella quasi totalità dei casi il rinforzo è stato conseguito mediante l’installazione di elementi vari, spesso anche con elementi tubolari e l’inghisaggio è avvenuto con malta fluida versata dalla testa del paletto preventivamente rimossa e successivamente saldata (senza buon esito poiché in molti paletti la testa si è poi staccata). Detta operazione senz’altro avrà inficiato sulla rigidezza dell’elemento. Per quanto è stato possibile accertare i paletti rinforzati sarebbero “manomessi” facendo venir meno così la certificazione di conformità, riferita al prodotto integro, come uscito dalla fabbrica, che non ne consentirebbe l’installazione.C)Variante al progetto per sistemazione  sottoservizi. Premesso che con una successiva variante in c.o., senza aumento di spesa, si è provveduto alla sistemazione dei sottoservizi in alcune strade interessate dal progetto di riqualificazione.Si rappresenta quanto segue:Se non per i paletti, sicuramente per la sistemazione dei sottoservizi si ritiene non solo che si sia superato il limite del 5% dell’importo originario del contratto (così come previsto dal codice degli appalti) ma anche quello del cosiddetto quinto d’obbligo.Per tutto quanto esposto i sottoscritti chiedono l’immediata sospensione dei lavori e la verifica del progetto in c.o. in relazione a tutte le carenze e problematiche esposte;l’immediata rimozione, nei modi e nelle forme previste dalla legge, di tutti i paletti collocati palesemente in difformità alle vigenti normative;la messa in sicurezza di tutti i restanti paletti, in relazione ai quali si chiede la chiamata in garanzia della ditta esecutrice, tanto più che trattasi di un cantiere tuttora in corso.In attesa di un riscontro da parte della fascia tricolore della città rivierasca denominata la Regina del Volturno auguriamo buon lavoro a tutti.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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