CROWNE PLAZA HOTEL DI CASERTA IN VIALE LAMBERTI PRONTO AD ACCOGLIERE IMMIGRATI. BY GIOVANNA PAOLINO

 

Il Crowne Plaza Hotel, accogliente albergo – struttura recettizia a 4 stelle , sito in Viale Lamberti a Caserta , di proprieta’ della famiglia Coppola , quelli del Villaggio di Castelvolturno, sarebbe pronto ad accogliere immigrati avendo partecipato presso la Prefettura di Caserta alla gara per l’affidamento, nel territorio della provincia di Caserta ,del progetto ” Servizi di Accoglienza ed Assistenza ai cittadini stranieri richiedenti Asilo”.Anzi,secondo notizie che si stanno rincorrendo in citta’, sembrerebbe che un congruo numero di immigrati sia gia’ alloggiato in un’ala dell’albergo. Il Crowne Plaza di Caserta fa capo alla societa’ Mirabella Spa , di Francesco e Cristiana Coppola, dichiarata fallita dal Tribunale di Napoli nel 2014, non essendo stata accolta la richiesta di concordato preventivo. Il periodo della accoglienza dovrebbe rientrare dalla data presunta del 01.03.2016 fino alla data presunta del 31.12.2016. Se questa notizia fosse fondata , il Crowne Plaza sarebbe il secondo albergo di Caserta, insieme con l’Hotel City , di San Nicola La Strada, a beneficiare dei finanziamenti previsti dall’Unione Europea per l’accoglienza dei migranti. Un colpo non indifferente, dunque,alla precaria economia della nostra provincia, chiaro ed inequivocabile segnale del declino economico e turistico della citta’ di Caserta che , invece, punta al turismo per la sua riqualificazione economica. Gli alberghi sono vuoti al punto da accogliere gli immigrati , ovviamente con i relativi finanziamenti versati ai titolari e alle cooperative coinvolte nei progetti. Poco importa il problema integrazione fra gli immigrati e la popolazione locale che, in relazione ai recenti fatti verificatisi presso l’Hotel City di San Nicola La Strada – come lo stupro da parte di alcuni immigrati nei confronti della psicologa – , hanno riportato, ancora una volta, la provincia e la citta’ di Caserta alla ribalta nazionale per la incapacita’ di affrontare e gestire sia l’economia locale , per la mancanza di una politica in grado di realizzare accumulazione del capitale, sia il delicato problema della vera integrazione sociale.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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