Cusano Mutri-Pietraroja -Un documento rivolto ad alunni e genitori a firma della dirigente scolastica Giovanna Caraccio e della responsabile di Slow Food Valle Telesina Maria Giovanna De Lucia

ALL’ISTITUTO COMPRENSIVO ‘KENNEDY’ GRAZIE AL PROGETTO SUI  150 ANNI DELLA PROVINCIA PROTAGONISTA  ANCHE  IL CIBO, ELEMENTO IDENTITARIO 

 

Cusano Mutri panorama

L’importante progetto ‘I 150 anni della Provincia: Protagonisti e Istituzioni, Fatti e Idee’, che ha coinvolto l’Istituto Statale Comprensivo ‘J. F. Kennedy’ di Cusano Mutri-Pietraroja guidato dalla dirigente scolastica Giovanna Caraccio, ha voluto puntare l’attenzione anche sul tema del cibo e dell’alimentazione.

Tra le collaborazioni al progetto si è registrata, infatti, anche quella della Condotta Valle Telesina di Slow Food, rappresentata da Maria Giovanna De Lucia. La responsabile della Condotta ha incontrato in diverse occasioni i ragazzi della scuola cusanese, prestando una validissima collaborazione soprattutto in occasione della cerimonia di chiusura del progetto, arricchita da un buffet di prodotti tipici.

La dirigente scolastica e la responsabile di Slow Food hanno rivolto all’attenzione dei ragazzi e dei loro genitori un messaggio teso a rimarcare l’importanza  del cibo visto come valore identitario di una comunità.

“L’occasione della celebrazione di un anniversario così importante – si legge nella nota firmata dalla Caraccio e dalla De Lucia – stimola riflessioni sulla matrice storica e culturale del nostro territorio. Il punto di partenza in questa giornata è dato dal cibo, inteso tanto come sostentamento quanto come elemento identitario di una Comunità. Per questo oggi ci siamo impegnati a riflettere insieme a voi su questo tema con una consapevolezza nuova. Spesso i racconti dei nonni cominciano proprio dal cibo e dalla Terra di cui esso è frutto; sono racconti di tempi lontani, in cui il cibo era inteso soprattutto come sostentamento. I nostri tempi vedono, al contrario, prevalere stili di vita e modelli di comportamento improntati al consumismo e, quindi, allo spreco. Non si rispettano più i cicli biologici della Natura; non si ha più attenzione per le risorse e così anche la convivialità e il piacere legati al cibo vanno lentamente scomparendo. Al contrario noi oggi vogliamo parlare di un cibo che sia buono, pulito e giusto: buono, perché capace di risvegliare la piacevolezza, sempre più spesso cancellata da un cibo omologato; pulito e giusto, perché prodotto nel rispetto della natura, dei contadini, dei pastori, degli allevatori e di quanti contribuiscono quotidianamente con il loro lavoro a portare il cibo sulle nostre tavole. L’identità di una Comunità è, dunque, profondamente legata al cibo: dal racconto dei nonni, depositari dei saperi tradizionali, al lavoro nei campi, nei pascoli dei nostri genitori, alle tavole imbandite nei giorni di festa, quando la famiglia si unisce intorno al cibo. L’augurio per voi, ragazzi, è che siate consapevoli di essere “la generazione che riconcilierà il genere umano con la Natura”, per dirla con le parole di un vostro coetaneo, Sam Levin, impegnato nella sua scuola nel Massachusetts a portare avanti il ‘Progetto Germoglio’. Alle famiglie – questo l’appello finale della dirigente scolastica e della responsabile di Slow Fod –  il compito di consegnare ai propri figli un mondo meno fragile”.

Il progetto ‘I 150 anni della Provincia: Protagonisti e Istituzioni, Fatti e Idee’ si è avvalso del patrocinio della Provincia di Benevento e della partecipazione dei Comuni di Cusano Mutri e di Pietraroja.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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