DDL STRUMENTO REVISIONE MILITARE, AMOROSO (GRANDE SUD) INVITA IL CENTRO DESTRA A NON APPROVARLO IN PARLAMENTO. DEPAUPERA LE FORZE ARMATE

 

“Nel mio territorio c’è un elevato numero di Militari delle varie Forze Armate i quali hanno espresso, più volte, il loro pieno dissenso riguardo la posizione assunta dalla Politica rispetto al decreto riguardante la revisione dello strumento militare.”

Lo afferma in una nota Paride Amoroso , coordinatore Provinciale di Grande Sud di Caserta.

“Purtroppo – continua Amoroso – all’esterno si sta percependo la convinzione che ci sia una volontà comune delle principali forze parlamentari di approvare tale provvedimento ad “ogni costo”, prima del termine della legislatura, al solo scopo di evitare di ritrovarsi nella prossima legislatura un provvedimento che, come noto, è molto “scomodo” dal punto di vista elettorale. Tali simpatizzanti, quindi, hanno espresso la loro convinta volontà di allontanarsi definitivamente dai principali partiti, qualora questi non saranno disposti ad esprimere la loro contrarietà al decreto. Contrarietà al decreto così com’è, pur  ritenendo necessaria una riorganizzazione della difesa nazionale, proponendo però un diverso iter procedurale per giungere ad una revisione generale dello strumento miliare.

La convinzione prevalente – aggiunge il coordinatore arancione – è che una tale riforma non può essere affrontata con discussioni sterili e con sedute lampo, come quelle avvenute in Commissione Difesa della Camera, assolutamente prive di un serio confronto sul merito delle delicatissime questioni che essa comporta. Né, ovviamente, convincono le perplessità espresse su alcuni elementi critici del provvedimento dal relatore che, ciò nonostante, ha invitato l’Assemblea ad approvare il provvedimento senza alcuna modifica. E’ proprio per l’aleatorietà di tali elementi, tra cui le modalità di riduzione del personale, che il DDL Delega presenta criticità non ammissibili. Anche gli impegni assunti dal Governo per colmare tali lacune in sede di emanazione dei successivi decreti attuativi sono di scarsa rilevanza e affidabilità, in considerazione che l’attuale Governo è ormai giunto al termine del suo mandato ed inoltre, per quanto attiene il personale militare, la famigerata “specificità”, che comprime ulteriormente i loro già limitati diritti, costituirà lo strumento prevalente per attuare indiscriminate procedure di mobilità interna. Questi elettori sono pienamente coscienti che il tema della sicurezza e della difesa nazionale deve essere affrontato attraverso una seria definizione delle politiche di difesa nazionale da adottare ed il conseguente strumento militare da implementare, tenendo anche conto del contesto internazionale in cui il nostro Paese si trova ad operare. E questo processo richiede un percorso complesso ed alquanto diverso da quello che si sta adottando in questi giorni in Parlamento. Pertanto l’eventuale approvazione di tale provvedimento comporterebbe una notevole erosione del consenso elettorale nei riguardi di tutto il centrodestra, cosa che nessun movimento politico può permettersi di trascurare.

Altresì, quindi, – conclude Amoroso – appare evidente che occorre intraprendere azioni ed iniziative importanti e “virtuose” affinché il DDL Delega non venga approvato in tale legislatura, per non subire un ulteriore e sensibile deterioramento del consenso elettorale, che andrebbe ad aggiungersi a quello già in atto, compromettendolo definitivamente.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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