Esodati: forse un’ottava salvaguardia

Unione Provinciale di Caserta
Edicola del 03.11.2015
Lavoro
Esodati: forse un’ottava salvaguardia
Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera – spiegando che le risorse
per la settima salvaguardia non sono nuove risorse impegnate, bensì l’utilizzo dei risparmi
realizzati nel Fondo degli esodati – ha affermato che, secondo le stime dell’INPS, rimangono
circa 20.000 lavoratori ancora da tutelare, finora esclusi. A tal proposito, Damiano ha
confermato che se sarà necessario sarà effettuata l’ottava salvaguardia, per chiudere
definitivamente il capitolo esodati.
CCNL Studi Professionali. Come applicarlo
Con un approfondimento del 2 novembre 2015, Confprofessioni ha illustrato le soluzioni
operative su come passare al CCNL degli studi professionali, stipulato dall’Organizzazione stessa
con le OO.SS. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. Stante la piena facoltà di autodeterminazione
del datore di lavoro nella scelta del CCNL da applicare ai rapporti con i propri dipendenti, per
l’Organizzazione che rappresenta e tutela gli interessi generali dei liberi professionisti, è ormai
pacifico che la decisione di sostituire il CCNL applicato presso la propria azienda sia pienamente
legittima e attuabile e non richieda neppure l’adempimento di alcun obbligo di comunicazione
nei confronti dei Centri per l’Impiego e dell’INPS.
Tale interpretazione, si legge nell’approfondimento, è supportata dalla prassi normativa e dalla
giurisprudenza.
Tuttavia, anche se il nuovo contratto collettivo sarà integralmente applicabile ai nuovi impiegati,
per i dipendenti assunti nel periodo precedente la variazione rimane l’obbligo del rispetto dei
diritti maturati, l’irriducibilità della retribuzione ed il divieto di mutamento peggiorativo delle
norme inderogabili di legge e di contratto collettivo.
Per passare al nuovo CCNL, spiega Confprofessioni, si può:
•ricorrere ad un accordo collettivo;
•procedere con intesa fra datore di lavoro e lavoratore.
Associazioni di promozione sociale: richiesta di contributi entro il 10 novembre 2015
A seguito dell’adozione delle “Linee di indirizzo 2015” per la presentazione di progetti e
iniziative per le associazioni di promozione sociale (Legge 383/2000), da finanziare con il Fondo
nazionale per l’associazionismo, è possibile presentare, entro le ore 12:00 del 10 novembre
2015, la richiesta di contributo, il progetto descrittivo e il piano economico. Tale richiesta va
inviata al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione generale del terzo settore e
Unione Provinciale di Caserta
della responsabilità sociale delle imprese – esclusivamente attraverso la piattaforma informatica
all’indirizzo: www.direttiva383.it
Si evidenzia che alle Linee di indirizzo 2015 è allegato un formulario per la presentazione delle
proposte progettuali, composto da:
•richiesta di contributo;
•descrizione dell’iniziativa o del progetto;
•piano economico;
•patto di integrità;
•modello di dichiarazione.
Il Ministero del Lavoro ha, inoltre, fornito risposte ai quesiti pervenuti dall’utenza (FAQ) in
merito alla presentazione dei progetti e delle iniziative.
Professionisti \ Lavoro
Diffida e costituzione in mora per l’INPS
Continua la querelle fra i Consulenti del Lavoro e l’INPS.
L’ultimo atto è la formale diffida e costituzione in mora da parte dell’ANCLSU all’Istituto
Nazionale della Previdenza Sociale (Prot. n. 1751/Pres.) inviato il 29 ottobre 2015 a seguito dei
disservizi che si sono verificati nelle giornate del 28 e 29 ottobre 2015 e che hanno impedito di
ottenere:
•il DURC on-line;
•il rilascio del codice aut. 4R per il regime de minimis per assunzione apprendisti;
•la registrazione e l’attivazione di voucher INPS;
•tutti gli altri servizi telematici.
Chiarisce l’Associazione che, poiché l’Istituto ha informatizzato tutte le procedure non
permettendo l’assolvimento in maniera diversa degli adempimenti di legge a carico delle
imprese, ogni inadempienza eventualmente intervenuta in tali giornate o in altri giorni in cui i
servizi telematici INPS abbiano avuto anche brevi periodi di malfunzionamento, non potrà
minimamente essere addebitata alle aziende né produrre alcun tipo di addebito o di sanzione o,
comunque, conseguenza negativa a loro carico.
Unione Provinciale di Caserta
Fisco
Trasparenza internazionale, 96 Paesi pronti allo scambio automatico di informazioni
Si è tenuta il 29 e 30 ottobre a Bridgetown (Barbados), l’ottava edizione del Global Forum sulla
trasparenza e lo scambio di informazioni in materia fiscale, cui hanno preso parte 128 Stati.
L’evento si è confermato come l’occasione per ribadire il crescente interesse internazionale al
contrasto delle frodi fiscali, alla luce del nuovo standard internazionale di scambio automatico di
informazioni (Aeoi). Sono, infatti, 96 le giurisdizioni che – a partire dal biennio 2017/2018 –
saranno pronte ad abbattere le frontiere dell’evasione fiscale e ad effettuare il primo invio dei
dati. Lo scambio automatico di informazioni, infatti, sarà applicato da gran parte dei maggiori
paradisi fiscali, già a partire dal 2017, per completarsi poi nel 2018, quando anche Panama e le
Isole Cook saranno pronti a dare il loro ok allo scambio automatico di informazioni, insieme a
Bahamas, Singapore e Svizzera.
Peer reviews
Nel corso del Forum sulla trasparenza internazionale sono stati presentati 15 nuovi rapporti
(peer reviews), che hanno l’obiettivo di valutare complessivamente il livello di adesione delle
giurisdizioni agli standard internazionali, che si basano sul modello Ocse di convenzione su
redditi e capitale, sulle linee guida per la trasparenza contabile e sulle raccomandazioni contro il
riciclaggio di denaro. Durante la stesura dei rapporti è stata verificata la presenza di tre requisiti:
disponibilità a fornire informazioni, accesso a queste ultime da parte delle autorità fiscali e
adozione del meccanismo di scambio automatico.
Anche in : ItaliaOggi, p. 24 – Paradisi fiscali amici dell’Ocse – Grigolon
Reddito lavoro dipendente. Rimborso chilometrico tassato se la distanza da casa è maggiore
Con la risoluzione n. 92/E del 30 ottobre, l’Amministrazione finanziaria risponde ad un interpello
sollevato da una compagnia di assicurazioni, i cui dipendenti sono soliti svolgere trasferte,
utilizzando la propria vettura, anche fuori del territorio comunale. Si chiedeva di conoscere
l’esatto trattamento fiscale da applicare ai rimborsi chilometrici erogati ai propri dipendenti, che
fanno uso dell’autovettura personale per effettuare mansioni in trasferta. La soluzione
prospettata dall’Agenzia è in linea con i precedenti orientamenti di prassi e fa riferimento a
quanto espressamente disciplinato dal Tuir. Secondo l’Agenzia, infatti, tutte le somme
corrisposte dal datore di lavoro al dipendente, anche a titolo di rimborso spese, costituiscono
per il lavoratore reddito di lavoro dipendente, salvo quanto stabilito dai commi 2 e seguenti
dell’articolo 51 del Tuir.
Somme corrisposte per trasferte tassate in base alla distanza
Pertanto, secondo la risoluzione tutte le indennità corrisposte per le trasferte all’interno del
comune concorrono a formare il reddito tassabile, mentre per le trasferte fuori del territorio
comunale sono previsti tre diversi sistemi di tassazione in ragione del tipo di rimborso (analitico,
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forfetario o misto) scelto, e non è possibile individuare diversi sistemi di calcolo degli importi
che non concorrono al reddito. Le somme, dunque, corrisposte come indennità per prestazioni
lavorative fuori dal comune sono esenti da imposizione a condizione che l’ammontare
dell’indennità sia calcolato in base alle Tabelle ACI, tenuto conto del tipo di auto utilizzata e
della distanza percorsa.
A questo proposito si distinguono due casi.
Nel caso in cui la distanza percorsa dal dipendente per raggiungere, dalla propria abitazione, la
sede della missione risulti inferiore a quella calcolata partendo dalla sede di lavoro, il rimborso
chilometrico ricevuto è da considerare non imponibile ai sensi dell’articolo 51, comma 5 del Tuir.
Viceversa, quando, invece, la distanza fra la residenza del dipendente e il luogo della missione è
maggiore rispetto a quella calcolata dalla sede di servizio, la differenza, se rimborsata, dovrà
essere considerata reddito imponibile ai sensi dell’articolo 51, comma 1, del Tuir Per l’esenzione
dalla tassazione – conclude l’Agenzia – dunque, si riconferma la tesi del minor percorso svolto.
Diritto \ Lavoro
Utilizzo illecito di internet e posta elettronica sul posto di lavoro
L’utilizzo personale della posta elettronica e della navigazione in internet, di difficile
quantificazione temporale, la presenza di file di natura multimediale non legati all’attività
lavorativa e l’istallazione di alcuni programmi coperti da copyright, di cui non sia stata accertata,
però, l’utilizzazione oltre il periodo concesso come dimostrativo, esclude la particolare gravità
del comportamento addebitabile al lavoratore sotto il profilo della sussistenza della giusta causa
di licenziamento. Sulla base di tale asserzione, la Corte di Cassazione, con sentenza n. 22353 del
2 novembre 2015, ha ritenuto illegittimo un licenziamento intimato ad un dipendente
responsabile delle suddette mancanze. D’altra parte, nel caso di specie, non era emerso che
l’utilizzo personale della posta elettronica e della navigazione in internet avessero determinato
una significativa sottrazione di tempo all’attività di lavoro, né che la condotta del lavoratore
avesse realizzato il blocco del lavoro, con grave danno per l’attività produttiva.
Anche in : Il Sole 24 Ore – Norme e Tributi, p. 45 – Il tempo non rilevante salva dall’uso personale
della mail – Moraglio
Fisco \ Economia e Finanza
Legge Stabilità 2016, dubbi dalla Commissione sull’eliminazione della Tasi
La Commissione Bilancio del Senato ha esaminato il Ddl Stabilità per il 2016. Secondo i tecnici la
compensazione del mancato gettito con l’aumento del fondo di solidarietà comunale, per
ovviare all’eliminazione della Tasi, rischia di comprimere i margini di manovra dei Comuni
determinando un irrigidimento dei bilanci: “si limita la possibilità di manovra dei Comuni a
valere sulle proprie entrate a scapito della voce maggiormente rigida e fissa del Fondo in
esame”. Dunque, è preso in considerazione l’avvertimento da parte delle Regioni, nell’audizione
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parlamentare, sul rischio di un aumento delle tasse. Sul punto il premier Renzi assicura che le
tasse non saranno aumentate. Il gettito è sovrastimato, dice la Commissione, anche per la
questione della salvaguardia Iva. Gli incassi sia della voluntary disclosure che dei giochi non sono
certi. Ed infine, le tensioni sulla sanità dovrebbero stimolare una valutazione da parte del
Governo in merito alla effettiva praticabilità dei tagli del triennio 2017-2019.
Anche in : Il Sole 24 Ore, p. 5 – Dubbi del Senato sulla «clausola» Iva – Mobili / ItaliaOggi, p. 22 –
Tax expenditure in aumento – Bartelli
Una Produzione a Cura del
Consiglio U.P. ANCL SU di Caserta

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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