FESTA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE — 7 GENNAIO 2024


1) Noi oggi dobbiamo riscoprire la grandezza e le esigenze del nostro
battesimo; purtroppo, il battesimo non occupa nella nostra coscienza
il posto che merita. Per questo, è necessario non tanto fissare la data
del battesimo, ma percorrere un cammino di fede! Se chiedessimo:
“cos’è il battesimo?”, avremmo qualche risposta, perché “battesimo”,
“battezzare” sono termini ricorrenti; significano: iniziare, inaugurare,
abbiamo così il battesimo dell’aria, di una nave, di un bambino.
Battesimo significa inizio. Il sacramento del battesimo ci rende figli di
Dio non in senso naturale ma adottivo; l’adozione non è solo esteriore ma interiore, per cui
possiamo rivolgerci a Dio e chiamarlo Padre. Questa è la nostra nuova dignità: formiamo la famiglia
di Dio. Chi ha adottato un bambino, può meglio comprendere questa verità. Non si tratta di
un’adozione a distanza, ma Dio chiama noi, estranei, nella sua casa, e ci dà tutto: nome, cognome,
affetto, vita eterna. Questa scena del battesimo è stata scritta per noi, perché almeno una volta
all’anno facciamo memoria di questa misteriosa e dimenticata adozione. Purtroppo nessuno di noi
ricorda il giorno del suo battesimo! È un male! Chi di noi ricorda di essere stato profumato con olio
benedetto, di avere ricevuto una veste bianca, di avere promesso di seguire Gesù e di rinunziare al
male? Ricordi lontani, e perciò è urgente riflettere su quell’inizio della nostra storia di salvezza: da
quel momento siamo entrati nella chiesa, famiglia di Dio. Il battesimo di acqua, di privilegio, di
separazione, lo hanno chiesto altri per noi; ma il battesimo di fuoco, di consacrazione, di
testimonianza, dobbiamo chiederlo noi. Poiché siamo nati e vissuti in una religiosità senza fede, in
una cristianità senza cristianesimo, dobbiamo riscoprire, come i neocatecumenali, le esigenze e la
grandezza della nostra fede. “Riconosci, o cristiano, la tua dignità!”.
2) È difficile, perché viviamo in una religiosità scenografica, folcloristica, postcristiana, ricca di
giocattoli religiosi, ma povera di valori autentici. Se pensiamo che la famiglia non è più oggi l’unica
agenzia educativa, che i genitori non possono fare scelte definitive per i figli, che molti figli non
avranno un’educazione religiosa, che molti genitori chiedono il battesimo per paura o per tradizione
o per convenienza (un padrino importante!), se pensiamo che è in atto un calo demografico, che
dobbiamo convivere con culture e religioni diverse dalla nostra, se pensiamo che solo il 15% di
giovani fa riferimento al Vangelo nella vita, che il 70% rifiuta l’etica della chiesa, che l’80% si stacca
dalla parrocchia dopo la cresima … è a tutti evidente che cristiani non si nasce, ma si diventa! Nati e
vissuti in una “religiosità da scenario”, in una “cristianità senza cristianesimo” (S. Kierkegaard),
dobbiamo riscoprire le esigenze e la grandezza, la gioia e la fatica di essere cristiani. Non è facile,
perché viviamo in un’epoca da molti definita post-cristiana, dove sarà sempre più necessario
scegliere, rischiare, schierarsi. Qualcuno addirittura sostiene che i cristiani sono una razza in
estinzione! Ciò che deve contare non è fissare la data o il ristorante o il regalo, ma percorrere
insieme un cammino di fede.
3) Dobbiamo passare dal battesimo di “acqua” al battesimo di “Spirito”. Mentre il battesimo di
“acqua” è un rito che separa il neonato dalla comunione degli uomini, il battesimo di “Spirito” rende
il battezzato solidale con tutte le gioie e le speranza del mondo, al di fuori di ogni discriminazione.
Senza gridare nelle piazze, senza spettacolarismi, ma nel segreto e nel silenzio: è un compito di
straordinaria importanza. Abbiamo tutti la possibilità di fare il bene nella famiglia, nella scuola, nella
società. Questo vivere “secondo le beatitudini” dovrebbe diventare lo stile del cristiano, che non si
distinguerà più per il cumulo delle pratiche religiose; noi siamo nella possibilità di vivere come
fermento dentro la pasta: la pasta non è per il lievito, ma è il lievito per la pasta; il mondo non è per
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i cristiani, ma i cristiani sono per il mondo. Il battesimo esce così dalle angustie sacrali e diventa,
invece, assunzione di responsabilità. Buona vita!
Gruppo biblico “Le Sante Radici” השרשים הקדושים
francescogaleone@libero.it
Ricordo che

il corso sul vangelo riprende sabato 6 gennaio 2024, alle ore 18.00
il corso di mistica ebraica riprende domenica 7 gennaio 2024, alle ore 18.00

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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