Festa della Repubblica Italiana
In questa data si ricorda il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946 con il quale gli italiani furono chiamati a scegliere la futura forma di governo, nel ballottaggio monarchico-repubblicano.
La Monarchia ricevette 10.719.284 preferenze; con 12.717.923 voti a favore era nata la Repubblica Italiana!
Sofferta la vittoria repubblicana, che ottenne al Centro-Nord un buon 63%, mentre al Sud vinse la Monarchia con il 67% dei voti.
Al voto di Ravenna, la città più repubblicana (91,2%) si contrapponeva l’85,4% monarchico di Messina.
Comunque su scala nazionale la sconfitta monarchica provocò l’esilio dei regnanti di Casa Savoia, che sono tornati in Italia solo nel 2003, dopo 57 anni d’esilio.
Importante aggiungere che per l’occasione si ebbe la prima tornata elettorale italiana a vero suffragio universale: finalmente anche le donne andarono alle urne.
Nel giugno 1948 ai Fori Imperiali di Roma si svolse la parata militare in onore della Repubblica.
Nel 1961, centenario dell’Unità , le celebrazioni si svolsero anche a Torino e Firenze, prime capitali dell’Italia unita.
Tutt’oggi la Festa della Repubblica prevede la deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria a Roma (il Vittoriano) e una parata militare ai Fori Imperiali alla presenza delle più alte cariche dello Stato.
Nel pomeriggio vengono aperti al pubblico i giardini del Palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica Italiana.
La giornata del 2 giugno di recente è diventata anche Giornata Nazionale dello Sport.
La Festa della Repubblica è l’occasione per rivisitare i simboli della nostra Patria.
Lo stemma della Repubblica, ad esempio, è formato da tre elementi: la stella, la ruota dentata, un ramo di ulivo a sinistra e uno di quercia a destra.
La stella è da sempre uno degli emblemi d’Italia, già nell’iconografia del Rinascimento. Il simbolo della stella indica tra l’altro l’appartenenza alle Forze Armate del nostro Paese.
La ruota dentata d’acciaio è il simbolo dell’attività lavorativa e traduce il primo articolo della Carta Costituzionale: “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoroâ€.
Arriviamo ai ramoscelli, ai quali raramente si presta attenzione.
Sono due differenti presenze arboree nostrane.
Il ramo di ulivo simboleggia la volontà di pace della nazione, sia interna che internazionale, mentre la quercia incarna la forza e la dignità del popolo italiano.
Del Tricolore, bisogna ricordare che, come bandiera nazionale, nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, nell’ambito della Repubblica Cispadana.
La foggia a tre fasce verticali si ispira al modello repubblicano francese del 1790.
Proprio i vessilli dei reggimenti della Legione Lombarda che affiancavano le truppe napoleoniche presentavano i colori bianco, rosso e verde, di forte radice regionale: il bianco e il rosso, sono nello stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre verde era il colore delle uniformi della Guardia civica milanese.
Sotto il Regno d’Italia si aggiunse in campo bianco lo stemma della corona reale.
Lo stemma, ma questa volta della Repubblica, campeggia invece nel vessillo ideato per il Presidente della Repubblica.