FINALMENTE ,L’ELMO DEL FAMOSISSIMO E STORICO CAVALIERE CAPUANO ,EROE DELLA DISFIDA DI BARLETTA ,TRA QUALCHE GIORNO POTRA’ ESSERE AMMIRATO NELLA SUA STORICA BELLEZZA.

DI BERNARDINO MANZO

CAPUA03/05/2016Ci siamo la grande opera che rappresenta secoli di storia nell’elmo del capuano Ettore Fieramosca sta per essere completata .orami siamo agli ultimi ritocchi in ultimazione dei lavori di installo dell’elmo di Ettore Fieramosca,il Cavaliere Capuano famoso tra l’altro per essere stato il vincitore della famosissima e mai dimenticata DISFIDA DI BARLETTA quando I tredici cavalieri italiani, guidati da Ettore Fieramosca e dallo spagnolo Consalvo da Cordova,dopo aver sconfitto i francesi , si diressero alla volta della chiesa di Maria Maddalena, la dove li attendevano le più alte cariche cittadine per conferirgli le dovute onorificenze cavalleresche, oltre che alcuni possedimenti, in cambio dell’onore portato alla città. Questo il racconto storico della DISFIDA DI BARLETTA :”I cavalieri, schierati in file opposte, una di fronte all’altra, si lanciarono veloci al galoppo. Lo scontro fu violentissimo, e dopo il primo ci fu il secondo, e poi un’altro, con ogni tipo di arma e vigore e odio e passione. Tra la polvere, tra le urla, tra l’emozione, all’ennesimo assalto, si profilò la vittoria degli italiani, che diedero il colpo finale ai francesi proprio con il valoroso, quel giorno valorosissimo, Ettore Fieramosca.
Questi puntò diritto sul Monsieur, scontrandosi con lui nel più classico dei duelli all’ultimo sangue. Solo che, durante lo scontro, prima ancora che qualcuno dei due potesse imporsi, il La Motte, improvvisamente, cadde da cavallo…
In pieno spirito cavalleresco, il Fieramosca, nell’improvviso silenzio che si creò, scese dal suo cavallo per poter lottare ancora ad armi pari contro il capitano francese.
Bastò un rapido corpo a corpo, con le asce e con le spade, affinchè il La Motte, sfinito e già psicologicamente sconfitto, si gettasse ai piedi del trionfatore italiano, arrendendosi.
Gli italiani, rappresentanti di un paese diviso ed invaso, avevano vinto.
I francesi, con il loro paese che si stava avviando a diventare un moderno stato nazionale, avevano, senza scampo, perso.
Una volta terminata la sfida, i francesi furono fatti prigionieri, anche perché, convinti della loro vittoria, non si erano portati con se i soldi che era previsto dovessero essere pagati dai perdenti. Dovettero quindi sopportare l’umiliazione del corteo trionfale nella città di Barletta, dove furono denigrati e derisi dalla popolazione, circondati dai fuochi della città in festa. Alcuni preti portarono in processione una icona della Madonna dell’Assunta, da allora ribattezzata Madonna della Sfida e ancora oggi conservata nella Cattedrale di Barletta”.Ricordiamo che gli appassionati di storia fanno ore di fila per ammirare alcuni disegni che riportano le gesta dei nostri eroi dell’epoca ,esposti nell’apposito museo storico nel castello di Carlo V D’Aragona a Barletta ,il nostro auspico è che l’elmo del cavaliere Capuano possa Attrarre l’attenzione di tantissime persone ad ammirare un opera che segna secoli di storia. BERNARDINO MANZO.

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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