FRANCOLISE-DELUSIONE A FRANCOLISE PER LA MANCATA ELEZIONE DI CONSOLI(UNA IPOTESI DELLE ULTIME ORE LO VUOLE ASSESSORE PROVINCIALE AL FIANCO DI ZINZI) AL CONSIGLIO REGIONALE.

 

Municipio Francolise

OTTIME AFFERMAZIONI PER SALVATORE SPAGNUOLO(NUOVO PSI) E ENZA MOTTOLA(ITALIA DEI VALORI). TONFO, INVECE, PER IL DIPETRISTA VINCENZO PASCUCCI.

di Daniele Palazzo

 

Analizzando attentamente i risultati  elettorali del Comune di Francolise, numerosi gli argomenti di discussione ed approfondimento che si presentano a chi, attento osservatore, cerca di leggere tra le righe per farsi un quadro il più plausibile che si può degli scenari che hanno determinato la tale affermazione o la talaltra debacle. A parte il dato dell’affluenza alle urne, che, sia per quanto riguarda le regionali che le provinciali, ha fatto registrare oltre cento voti validi in più rispetto alle tornate elettorali di cinque anni fa, è da notare subito che, per la seconda volta nella sua carriera politica, il Dottor Angelo Consoli fallisce un obiettivo elettorale per una manciata di voti. Al termine di una campagna elettorale nella quale hanno prevalso più i trasversalismi e i “si salvi chi può” che il rispetto delle regole politico-morali più elementari, lo stimato professionista francolisano, candidato ad un posto nel Consiglio Regionale per la Campania, ha ottenuto la bellezza 7266 preferenze(appena 567 quelle incamerate in “patria”), risultando il primo dei non eletti dello schieramento dell’UDC di Pierferdinando Casini. Davanti a lui, unico eletto della sua lista, il maddalonese Pasquale De Lucia, che ha messo in carniere 8.575 voti. Dando uno sguardo anche ai risultati numerici nelle roccaforti del nuovo Presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, risulta lampante che nè quest’ultimo né il resto dei cosiddetti vip delle schiera casiniane di Terra di Lavoro hanno mosso un dito in favore di Consoli. Delusione e rammarico anche tra gli elettori e i sostenitori del mancato consigliere regionale, che pure si erano impegnati al massimo che potevano per centrare un  risultato che, per la comunità francolisana, sarebbe stato di portata storica. Infatti, a memoria d’uomo, mai un cittadino francolisano ha avuto opportunità di sedere tra le panche di Palazzo Santa Lucia. Ora, alla luce del fatto che Consoli, fatto gravissimo per chi non lo ha sostenuto a dovere, riveste la carica di Segretario Provinciale dell’Unione di Centro, in tanti si chiedono quale sarà la prossima mossa dell’uomo politico targato Francolise. I suoi sostenitori più motivati non hanno dubbi: dimissioni dalla carica e restituzione della tessera di partito. Questa è chiaramente una ipotesi abbastanza plausibile, ma, due più due non è mai uguale a quattro. Per poter dire una parola certa sull’argomento, è bene essere prudenti e pronunciarsi ad evento avvenuto. Infatti, nelle ultime ore, si è fatta largo una ipotesi che, se confermata, rendebbe giustizia ad un uomo che, per il suo partito di appartenenza, si sempre sacrificato oltre ogni limite umano. Pare che i vertici casertani dell’UdC, spronati in merito anche dalla direzione nazionale del partito, stiano correndo ai ripari per quanto riguarda il caso-Consoli. Sembra, infatti, che il quotato uomo politico francolisano debba essere chiamato a collaborare con Zinzi quale componente della Giunta Provinciale che, di qui a qualche giorno, andrà a costituirsi. Altri spunti di rilievo delle votazioni appena consegnate agli archivi, sono costituiti dalla bella affermazione della giovane Enza Mottola(IdV), che, alla sua prima esperienza di candidatura provinciale, ha ottenuto ben 309 voti di preferenza, e, al contrario, il nettissimo tonfo del candidato dipietrista locale al Consiglio regionale, Vincenzo Pascucci. Questi, tradito da quelli che dovevano essere i suoi sostenitori più vicini e, in primis, dai suoi compagni di amministrazione al Comune di Francolise(l’interessato, forte dei 110 voti ottenuti in occasione delle ultime amministrative targate Francolise, riveste la carica di Assessore comunale alla Politiche Sociali con delega alla Protezione Civile), si è dovuto accontentare con la miseria di 321 voti locali e di quello che per lui, alla terza esperienza quale concorrente ad uno scanno i Consiglio Regionale, rappresenta il “minimo storico”, cioè 2156 preferenze totali, contro le circa quattromila delle volte precedenti. Ottimo anche lo score locale del terzo candidato in corsa verso Palazzo Santa Lucia, Salvatore Spagnuolo, che era in lizza sotto l’egida del Nuovo PSI. Spagnuolo, pur ottenendo un ottimo riscontro nella sua Francolise, dove ha messo una dietro l’altra ben 718 preferenze, non è riuscito nell’impresa. Con appena 4153 voti totali, infatti, ha dovuto inchinarsi davanti alla marea di voti ottenuti dal consigliere regionale uscente, Massimo Grimaldi, che, con 10.847 voti,  ha letteralmente sbaragliato il campo, riconfermandosi nella carica. Tutto come previsto, dunque. Quello che, con la tornata elettorale del 28 e 29 marzo scorsi, è accaduto a Francolise sembra l’esatta parafrasi di un antichissimo adagio popolare che recita “Cient vall a cantà, nun se fà maij juorn”(Cento galli a cantare non si fa mai giorno), vale a dire troppi candidati locali che concorrono allo stesso obiettivo, si resta tutti al palo o, se volete, con un pugno di mosche in mano. E’ quanto si è verificato, per l’ennesima volta, a Francolise, che, sempre più terra di conquista per candidati esterni, ha visto uscire fuori città oltre mille voti. Un altro proverbio popolare, molto in voga a Francolise e dintorni, sentenzi argutamente “Spart ricchezz e addeventa puvertà”(Dividi ricchezza e diventa povertà”). Anche questo spunto di saggezza popolare è molto calzante nel comprendere le ragioni dei continui insuccessi di candidato locali ad elezioni per la composizione di organi amministrativi extralocali. Infatti, fatta salva l’elezione di Vincenzo Iovine al Parlamento Europeo, per la quale, però, le condizioni sono del tutto diverse e particolari, mai, negli annali della cronaca politica nazionale, il caso di un candidato francolisano che abbia avuto successo fuori della sua cittadina di residenza. E’, questa, una costante che la dice molto lunga su un argomento che, pur essendo molto dibattuto e commentato criticamente in città, non impedisce alla classe politica locale di commettere gli stessi errori ogni volta che se ne presenta l’occasione. Con il risultato che, con tanti voti locali che prendono il largo e con tanti altri che si dividono qua e là sul piano interno, i politici francolisani e i loro elettori assurgono solo a sempiterni porta-acqua di piccoli e grossi poli politici di estrazione non locale. E’ un maleficio, questo, che sta molto stretto a tutti, ma, come farlo capire a chi, ogni volta, in barba agli interessi supremi della comunità e ogni codice di deontologia, quali improbabili candidati ad uno scanno di consigliere che, se la matematica non è una opinione, non arriverà mai?

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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