Francolise,DELLA PIETRA: “A SANT’ANDREA DEL PIZZONE, INTERNET E’ SOLO UN MIRAGGIO”

di Daniele Palazzo

FRANCOLISE-“2010, anno di grandi rivoluzioni tecnologiche, di strabiliante annullamento di ogni distanza in fatto di comunicazione interpersonale e di gruppo, di progressi inenarrabili in campo telematico e di conoscenza ed approfondimento del mondo che, sempre più meraviglioso e sorprendente, ci circonda. Il mondo dell’informatica e quello dell’elettronica corrono a velocità incredibili. Troppo spesso, però, questo trend non trova seguito, venendo addirittura ignorato in diversi ambiti geografici, specialmente del nostro Sud.” Sono, questi, i primi passi di un comunicato-stampa, giunto sul nostrio tavolo di lavoro a cura del giovane webmaster Egidio Della Pietra, che, nello stesso documento, stigmatizza soprattutto la gravità della situazione in quanto all’accesso alla rete internet da parte dell’utenza del Comune di Francolise. “Quì, continua Della Pietra,  i cittadini stanno a guardare a bocca aperta, quasi contenti di vivere nell’ignoranza e di trovarsi venti anni in dietro rispetto al resto del Paese, quello che passa sopra le loro teste. Come ho già accennato, seguita ancora l’esperto francolisano di tutto quanto è connesso al mondo dei computer e della navigazione web, Il problema più grande è il collegamento internet. Si sa, senza internet ormai non si può accedere alle grandi opportunità che, altrimenti, si schiuderebbero davanti a tutti noi. Mi riferisco alle attività commerciali, che non disponendo di alcun collegamento via cavo, sono costretti collegare il telefono cellulare al personal computer ed utilizzare lo stesso apparecchio di telefonia mobile come modem. Stante la situazione, però(chi parla è sempre Della Pietra), si tratta solo di un misero  escamotage. In città, infatti, tutti navighiamo alla velocità di una lumaca moribonda. I pochi, pochissimi fortunati che hanno un collegamento via cavo viaggiano ad una velocità a dir poco vergognosa. Ma, entriamo un po’ nello specifico. Un collegamento ad internet è basato innanzitutto sulla velocità. La velocità di trasferimento dei file viene misurata, negli ultimi anni, in Mb/s (oppure Mib/s o Mbps), cioè Megabit per secondo. Un collegamento standard ad internet, oggi, raggiunge circa i 3Mb/s. Le grandi compagnie telefoniche riescono a fornire una copertura fino a 20 Mb/s. In alcune città europee, la velocità arriva addirittura a 100 Mb/s. Ma 1 Megabit al secondo è già fantascienza per  Sant’Andrea del Pizzone, chè è la frazione più grossa e popolosa del Comune di Francolise. Come malefica consuetudine della cittadina, è d’obbligo fare un passo indietro. Alla stregua di qualsiasi unità di misura, il Mb/s ha dei multipli e dei sottomultipli. Lasciamo da parte i multipli poiché non sono stati ancora introdotti nel linguaggio comune e, quindi, forzatamente inutilizzati. Concentriamoci sui sottomultipli. Al Megabit per secondo è sottoposto il Kilobit Per Secondo , abbreviato in Kb/s , Kbit/s o Kbps. I multipli e i sottomultipli sono definiti da esponenziali. Non stiamo quì a fare una lezione su logaritmi ed esponenziali, ma indichiamo una uguaglianza: 1Mib/s = 1000 Kbit/s(non 1024, come erroneamente molti pensano, perché si tratta di una unità di misura utilizzata nelle comunicazioni, non nella memoria di un PC). Detto ciò, si legge ancora nel documento inoltratoci da Della Pietra, ecco dei test effettuati da me personalmente, con l’aiuto di due amici, uno residente presso Mantova, l’altro in Finlandia. Sono test indicativi, con margine di errore prossimo allo 0,3%. Sono stati presi tre fattori di riferimento: Velocità di Download (ossia la velocità raggiunta nello “scaricare” un file dal peso di 4 Megabyte), Velocità di Upload (ossia la velocità raggiunta nell’inviare un file dal peso di 4 Megabyte) e Ping (ossia il tempo di risposta di un server ad un utente, misurato in Millisecondi). Il Ping è un numero intero, e, detto in parole povere, più basso è meglio è. E’ stato preso come riferimento un server attivo presso Madrid, in Spagna, in quanto fondamentali sono le distanze(più sono grandi, maggiore è il numero di Ping). Indicando con DL il DownLoad, UL l’UpLoad, si ha il quadro che segue.

              S.Andrea del Pizzone                          Mantova                                Pori (Finlandia)

 

DL     65.2 Kb/s                               9.7 Mb/s                                         98.7 Mb/s

UL          13.3 Kb/s                                   3.0 Mb/s                                         29.9 Mb/s

PING     380ms                                         95ms                                                              21ms

Considerato che 1Mb/s=1000Kb/s, trasformiamo tutto in kb/s, in modo da renderci conto delle cifre: Sant’Andrea del Pizzone rimane col suo 65,2 kb/s di DownLoad in bella mostra, orgogliosi di averne così tanti, Mantova ce ne rinfaccia 9700 Kb/s, I Finlandesi se la ridono con 98700 Kb/s. A mio parere, dovremmo vergognarcene. Assodato che, malgrado la gravità della situazione or ora denunciata, si registrano pochissimi moti di rimostranza e protesta tra i cittadini della nostra  Sant’Andrea del Pizzone, pare quasi alla massa e a chi la guida piaccia essere sempre la coda del carro e calpestare ciò che gli animali in testa al carro “rilasciano”. Quì,si fanno promesse e non si mantengono, ma si fanno anche richieste che, ovviamente, non vengono ascoltate. Sono state raccolte firme, inviate e-Mail, ma sembra che neanche sappiano aprirla un e-Mail. Le precedenti amministrazioni lo hanno ignorato, ma le nuove amministrazioni non è che facciano di meglio. Progresso? Si, ma non qui! La gente spende soldi inutilmente alla ricerca di un metodo per connettersi ad internet ed avere agevolazioni sul lavoro e di accedere a tutte le altre opportunità che gli si parano davanti. E chi ce l’ha, cosa assai più disdicevole di tutte, è costretto a pagare un servizio di cui utilizza solo l’1/100! In conclusione, desidero esortare i cittadini, i lavoratori, ma soprattutto gli studenti come me e tutti quanti hanno bisogno di internet, a non permettere più che la nostra amata cittadina continui ad essere l’ultima ruota del carro. Il mondo corre e noi abiamo il diritto-dovere di stare al passo dei tempi.”

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

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