GLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI STANNO PROMUOVENDO NELLE SCUOLE SECONDARIE DI I E II GRADO UN PROGRAMMA DI PREVENZIONE ALL’USO E ABUSO DI TABACCO, ALCOOL E ALTRE SOSTANZE, DENOMINATO UNPLUGGED.

Prof.ssa Angela Nespoli

UNPLUGGED

 

Si tratta di un programma di prevenzione delle dipendenze e promozione della salute basato sul modello dell’influenza sociale, disegnato da un gruppo di ricercatori europei e valutato nell’ambito dello studio EU-DAP (European Drug Addiction Prevention trial). Allo studio EU-DAP hanno partecipato 9 paesi europei, 143 scuole e più di 7.000 ragazzi di età compresa tra i 12 e i 14 anni. I risultati della valutazione mostrano che il programma è efficace nel prevenire e ritardare l’uso di tabacco, alcool e cannabis. “Unplugged” è, quindi, il primo programma europeo di provata efficacia, riconosciuto ed inserito nella relazione annuale sullo stato delle tossicodipendenze in Italia e nei progetti regionali “Guadagnare salute in adolescenza”.

Unplugged mira a migliorare il benessere e la salute psicosociale dei ragazzi attraverso il riconoscimento e il potenziamento delle abilità personali e sociali necessarie per gestire l’emotività e le relazione sociali e per prevenire e ritardare l’uso di sostanze. Unplugged è basato sul modello dell’influenza sociale e ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo e il consolidamento delle competenze interpersonali; correggere le errate convinzioni dei ragazzi sulla diffusione e l’accettazione dell’uso di sostanze psicoattive; migliorare la conoscenza sui rischi dell’uso di tabacco, alcool e sostanze psicoattive e sviluppare un atteggiamento non favorevole all’uso delle stesse. Oltre all’abuso di sostanze stupefacenti, problema così diffuso da non fare più notizia, gli studi confermano che si stanno presentando altre forme di dipendenza, che caratterizzano sempre di più la nostra società.

Basti pensare alla dipendenza dal cellulare, da internet, dallo shopping, dal cibo, dalle slot machine. Si può diventare dipendenti persino dal calcio, dalle serate in discoteca con gli amici o dai social network.

Insomma, pare proprio che ai nostri giorni sia difficile non essere dipendenti da qualcosa. La diffusione sempre più ampia delle dipendenze può essere ricondotta alla perdita collettiva della funzione immaginativa. La nostra è l’epoca del pensiero, della razionalità, dell’analisi, questo porta inconsapevolmente a considerare straniere tutte le funzioni del mondo interno, come gli affetti, i sentimenti, le emozioni, le immagini, i sogni. In questo modo, si crea una frattura tra l’IO che domina con la ragione e le immagini interne che sembrano non affiorare più. Lo scenario di oggi racconta di una società che ha perso l’orientamento, di un uomo che cerca il senso autentico della propria vita lontano dagli unici riferimenti veri in cui potrebbe trovarlo: il mondo interno e le sue immagini. In questa realtà, il ruolo di mediatore sociale è sicuramente realizzabile dalla scuola come luogo dove i ragazzi trascorrono molto del loro tempo, tant’è che il progetto Unplugged è già attivo in molte realtà scolastiche. In esse, dopo aver formato i docenti, gli alunni stanno effettuando un percorso di formazione e riflessione sui danni che l’uso di determinate sostanze può arrecare alla loro mente.

Prof.ssa Angela Nespoli

Mattia Branco

Ho diretto, ho collaborato con periodici locali e riviste professionali. Ho condotto per nove anni uno spazio televisivo nel programma "Anja Show".

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *